lunedì 5 dicembre 2016

Ogni tanto ci va bene

Oggi vi parlo delle aliquote ridotte, come per i libri e i giornali di carta, anche per gli ebook. L'articolo completo lo trovate qui: ilsole24ore/ivaebook. Nel Sole trovate molti altri articoli in merito. Sono citati anche nell'articolo che vi ho appena citato.

In poche parole l'obiettivo della UE è di semplificare l'onere amministrativo delle imprese, facilitare la lotta contro la frode, promuovere il commercio su Internet. 
Tra le altre cose, l'esecutivo comunitario ha anche deciso di permettere ai governi di applicare alle pubblicazioni online le stesse favorevoli aliquote oggi in vigore per le pubblicazioni su carta.
In questo momento, la legislazione permette l'Iva ridotta solo ai libri e ai giornali di carta. La differenza tra le due aliquote, a tutto svantaggio delle pubblicazioni online, può raggiungere in alcuni casi i 10-20 punti percentuali. La decisione di consentire aliquote ridotte anche agli ebook giunge in un momento di crisi dell'industria dei giornali e dei libri. 
La questione è molto sentita in alcuni Paesi e in particolare in Italia, infatti questa decisione è una bella vittoria per il nostro paese. 
Attualmente, le pubblicazioni online hanno una quota di mercato nell'Unione del 5%, che dovrebbe salire al 20% entro il 2021. 
Infine, la Commissione ha anche proposto di eliminare il prezzo minimo di applicazione dell'Iva per la merce proveniente da Paesi terzi. Oggi la merce con un valore inferiore a 22 euro non viene tassata. Il risultato è che la norma è oggetto di frodi e abusi: 150 milioni di pacchetti arrivano ogni anno in Europa chiedendo l'esenzione dell'Iva. Se la frode viene scoperta, il pagamento della tassa spetta all'acquirente. Bruxelles vuole eliminare l'esenzione, tassando così tutti i beni provenienti dall'estero.


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