giovedì 21 febbraio 2019

Chi legge (pochi), e chi no (molti), #5

Buongiorno.
Tra quelli che leggono, in quanti scrivono? Oggi vi spiego perché, per migliorare la propria scrittura, bisogna anche leggere. E pure molto! Prendo spunto da un articolo che ho letto il mese scorso, completo lo trovate qui: libreriamo.it/leggereaiutaascriverebene.

...Scrivere non è affatto facile, anzi è un’abilità e un talento, che di certo non si impara: non si esce da un corso di scrittura creativa con il diploma di “scrittore professionista”. Scrivere infatti non significa solo rispettare le regole grammaticali, usare in modo appropriato i segni di punteggiatura, conoscere le tecniche di scrittura... essenziale per produrre un testo corretto, ma non è tutto. L’unico modo per migliorare la propria scrittura, qualunque siano i nostri scopi, è leggere...
È un dato di fatto che ogni scrittore scriva per un proprio ideale lettore, che sia un vasto pubblico... o semplicemente se stesso. Come puoi capire se il tuo testo possa piacere al tuo lettore se tu stesso non leggi?
Leggere ti procura moltissimi vantaggi, tra cui trovare ispirazione, aumentare la tua conoscenza, conoscere i generi letterari in modo più accurato, allargare il tuo vocabolario, comprendere meglio il linguaggio letterario. Ma aggiungo io, se non avete tempo per leggere, come potete pensare di avere del tempo per scrivere? Scrivere un libro, un racconto, una poesia, è uguale, non il risultato in sé. Che il prodotto sia bello, vendibile, o meno. Quello che conta è il percorso, il tempo che si dedica. Se non vi piace leggere, quindi "perdere del tempo" a leggere, come potete pensare che vi piaccia scrivere?
“Se non hai tempo per leggere, non hai il tempo per scrivere.” afferma Stephen King.
Anche leggere i giornali cartacei o online aiuta a migliorare il proprio scrivere, perché ti rende sensibile alle tematiche attuali e al linguaggio a cui i tuoi lettori probabilmente sono abituati.

Fonte: web

Vale lo stesso discorso per tutte le forme d'arte, come puoi pretendere di essere musicista se non vai a concerti o non ascolti musica? In Italia troppi si definiscono scrittori, o peggio ancora poeti, ma pochi lo sono - lo siamo, scusate l'UMILTA' -. Tenere un diario o scrivere una pagina di un quaderno non vuol dire essere un letterato. Utile? Certo, per conoscere se stessi, per interiorizzare traumi o superare periodi difficili della propria vita, ma essere uno scrittore è altro.

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