E venne il giorno in cui le schede elettorali fraintesero la volontà degli elettori... A Milano, come a Napoli e in tante altre città italiane il duro colpo a Berlusconi è arrivato. Non certo per merito del PD, con i suoi esponenti troppo politici e troppo poco calati nella realtà italiana. Molto più merito ce l'ha Vendola e il suo movimetno/partito e pure Grillo, che lo voglia o no, il suo elettorato è spostato a sinistra. Non darà così tanto fastidio a Beppe, vero? Ma la vittoria è della società civile, quella che governa le migliaia di piccoli e medi Comuni italiani, la società che va oltre i partiti, l'Italia delle persone che si commuovono a cantare l'inno. Senza se e senza ma. Siamo italiani, punto e basta! L'Italia che vuole risolvere i problemi, di tutti e non rendere i problemidi uno, i problemi di tutti. Capiamoci, il Berlusconismo non è finito, ritengo che buona parte del PD non sia tanto diverso nel modus pensandi e nel modus operandi del PDL. Ma almeno Silvio, la più grande donna travestita da uomo della Repubblica, ha avuto la conferma la sua fine, iniziata dopo la "vittoria" (in relatà della Lega) alle ultime politiche, è arrivata quasi al compimento.
Non sono così ottimista per il futuro, e qui do ragione ai grillini, la classe politica italiana ha bisogno di un vero rinnovamento, e non solo a parole. Ma intanto, un mio coetaneo è il nuovo sindaco di Cagliari, un ex magistrato è il nuovo sindaco di Napoli e, soprattutto, i milanesi, tutti e indistintamente, hanno scelto il loro candidato e l'hanno portato al trionfo. C'è un'aria di democrazia e partecipazione, il vento delle gerarchie oligarchiche se ne sta andando, forse... Forse, tornerò a votare.
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