martedì 26 gennaio 2021

Kobe

Esattamente un anno fa, il 2020 iniziò in questa tragica maniera e continuò peggio, se ne andava Kobe Bryant, se non sapete chi era Kobe non meritate i regali a Natale!  
Questa è la sua lettera quando smise con il basket, nel novembre del '15, poi ditemi che il basket non è poesia. A proposito, la poesia, proprio come l'amore, non si può spiegare, definire. E' per questo che quello che leggerete vi farà battere forte il cuore e vi emozionerà. E' poesia.

Caro basket,
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum
ho saputo che una cosa era reale:
mi ero innamorato di te
Un amore così profondo che ti ho dato tutto
dalla mia mente al mio corpo
dal mio spirito alla mia anima.
Da bambino di 6 anni
profondamente innamorato di te
non ho mai visto la fine del tunnel.
Vedevo solo me stesso
correre fuori da uno.
E quindi ho corso.
Ho corso su e giù per ogni parquet
dietro ad ogni palla persa per te.
Hai chiesto il mio impegno
ti ho dato il mio cuore
perché c’era tanto altro dietro.
Ho giocato nonostante il sudore e il dolore
non per vincere una sfida
ma perché TU mi avevi chiamato.
Ho fatto tutto per TE
perché è quello che fai
quando qualcuno ti fa sentire vivo
come tu mi hai fatto sentire.

Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere uno dei Lakers
e per questo ti amerò per sempre.
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione.
Questa stagione è tutto quello che mi resta.
Il mio cuore può sopportare la battaglia
la mia mente può gestire la fatica
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.
E va bene.
Sono pronto a lasciarti andare.
E voglio che tu lo sappia
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme.
I momenti buoni e quelli meno buoni.
Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo.
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò,
che rimarrò per sempre quel bambino
con i calzini arrotolati
bidone della spazzatura nell’angolo
5 secondi da giocare.
Palla tra le mie mani.
5… 4… 3… 2… 1…
Ti amerò per sempre,
Kobe

Fonte: web

Sono usciti molti libri su Kobe, uno esce proprio oggi: "La meravigliosa, incredibile e tragica storia del Black Mamba", ed. Piemme, Simone Marcuzzi. 
Io vi consiglio "Il morso del Mamba", di Fabbri e Caianiello, Lit Edizioni. 

martedì 19 gennaio 2021

Si può fare di più

 Buongiorno.

Oggi parlo di libri, editati e letti, più precisamente del mercato editoriale durante questo nefasto 2020. L'articolo completo lo trovate qui: giornaledibrescia.it/reditoriperditecovid. Sono un bel po' di numeri, sostanzialmente i dati interessanti sono due: le difficoltà delle case editrici per quanto riguarda le pubblicazioni e gli eventi; le letture di libri, che fanno segnare un piccolo aumento.

Il 2020 ... è stato per gli editori «estremamente difficile e incerto»: nove su dieci... hanno previsto per il 2020 una perdita consistente del proprio fatturato rispetto al 2019. Uno su tre editori dal 25% al 50% in meno (32,0%), circa uno su quattro tra il 50% e il 75% (24,9%). Solo il 7,4% ha previsto di non subire perdite. È quanto emerge dalla rilevazione Istat su «Produzione e lettura di libri in Italia». Gli scenari più negativi, in termini di fatturato, sono stati prospettati dagli operatori della piccola e micro-editoria: un micro editore su cinque ha previsto una perdita di oltre il 75%, circa un piccolo editore su quattro ha stimato tra il 50% e il 75% in meno. Il 40% dei medi invece ha previsto una riduzione di circa un quarto del proprio fatturato (fino al 25% in meno), mentre l'8,6% dei grandi ha previsto di non avere alcuna variazione significativa. Tra le conseguenze più evidenti che la prima fase dell'emergenza sanitaria ha avuto sull'attività editoriale, gli intervistati segnalano: la cancellazione o la sospensione degli eventi e delle manifestazioni per la presentazione al pubblico delle nuove proposte editoriali (83,4%), la mancata partecipazione a saloni/festival letterari (74,1%), il ricorso alla cassa integrazione per il proprio personale (30,3%) e la sospensione o la cessazione di contratti con clienti o fornitori (29%). Per fare fronte all'impatto della pandemia, le iniziative promosse e realizzate dagli operatori sono state in primo luogo: il rinvio delle nuove uscite editoriali in programma (79,6%), la revisione del piano editoriale 2020 (74,4%), il potenziamento dei canali di vendita online (56,4%), il ricorso al lavoro in modalità smart working per il personale interno (54,4%). Quasi un operatore su tre (29,2%) ha inoltre promosso l'ampliamento dell'offerta di titoli in formato digitale... gli editori hanno attuato anche delle iniziative di promozione della lettura: il 43,6% ha attivato reti con le librerie indipendenti per la vendita e la consegna di libri a domicilio, il 42,8% organizzato eventi di promozione e interazione con i lettori attraverso i canali social o il proprio sito internet. Il 26,9% degli editori ha organizzato presentazioni online, letture e consigli di lettura.. Durante la prima fase della pandemia la lettura ha accompagnato le giornate di più di 6 persone su 10 (62,6%), rappresentando la terza attività del tempo libero maggiormente svolta... Secondo il rapporto Istat, nel 2019 sono stati pubblicati in media 237 libri al giorno, quasi 1,3 libri ogni mille abitanti; di questi, due terzi sono novità (58,4%) e nuove edizioni (8,5%). Il 40,0% della popolazione di 6 anni e più legge almeno un libro all'anno. Il 77,2% dei lettori legge solo libri cartacei, il 7,9% solo e-book o libri online...

Fonte: web

...Il 53% (considerando il volume complessivo della produzione editoriale in termini di quantità di copie stampate nell'anno di riferimento) di queste sono definibili «micro-editori» (hanno stampato non più di 5.000 copie), il 38,1% piccoli editori (tiratura massima di 100.000 copie), il 6,8% medi editori (tiratura non superiore a un milione di copie), il 2,1% grandi editori (hanno pubblicato titoli per una tiratura superiore a un milione di copie). I «grandi» e «medi» editori insieme realizzano oltre la metà (il 59,1%) della produzione in termini di titoli e il 91,3% della tiratura. Accanto agli operatori di maggiori dimensioni, l'ampia e variegata platea di piccoli e micro-editori... contribuisce per il 40,9% all'offerta dei titoli pubblicati e per quasi un decimo del mercato (8,7%) in termini di tiratura. In media, se i micro e i piccoli editori hanno pubblicato rispettivamente 8 e 43 titoli all'anno, i medi editori hanno prodotto 208 opere librarie e le grandi case editrici 771. I grandi editori contribuiscono per il 63,3% al valore totale della produzione libraria, i medi per il 30,1%, i piccoli e i micro per il rimanente 6,6%. Oltre il 50% degli editori attivi ha sede nel Nord del Paese (31,3% nel Nord-ovest e 18,8% nel Nord-est), il 28,7% al Centro e il 21,2% nel Mezzogiorno (14,7% al Sud e 6,5% nelle Isole)... In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro nell'anno). La quota di lettrici scende sotto il 45% dopo i 55 anni, mentre per i maschi è sempre inferiore al 50% a partire dai 20 anni. Il traino è l'editoria scolastica e per ragazzi: delle 86.475 opere pubblicate nel 2019 più di nove titoli su dieci sono libri (92,6%) mentre i restanti sono opuscoli (7,4%). L'offerta editoriale sta progressivamente integrando la produzione cartacea con quella digitale: ormai quasi la metà (il 45,3%)...

mercoledì 13 gennaio 2021

Un racconto per tutti

Buongiorno.
Oggi vi propongo un articolo, completo lo travate qui illibraio.it/raccontidaleggere, che suggerisce un po' di libri di racconti da leggere, di vario genere e di lunghezze diverse. Personalmente, amo molto la forma racconto, ho già pubblicato due libri di racconti e un terzo è in uscita. Nell'articolo si legge, a proposito di racconti... Visti da alcuni autori come una fertile palestra di scrittura, dove sperimentare temi e linguaggi sempre differenti, i racconti si distinguono dai romanzi non solo per la lunghezza, ma anche per il respiro e il ritmo: sono storie da divorare in un sol boccone, finestre che ci permettono di osservare un piccolo squarcio di mondo, per poi richiudersi subito dopo e lasciarci immaginare tutto il resto.
Tra i vari libri consigliati, ce ne sono alcuni che ho apprezzato, o che addirittura amo molto: stiamo parlando di James Joyce, uno dei più grandi e geniali scrittori di sempre. E "Gente di Dublino", la sua prima raccolta di racconti pubblicata nel 1914, ne è sicuramente una delle prove più evidenti. Oppure: In questa selezione non poteva mancare Charles Bukowski: sardonico, corrosivo, ironico,...  Bukowski si dedica ai suoi temi più cari, diventati ormai un feticcio: le donne, il sesso, l’alcol, le corse dei cavalli, gli incontri di pugilato… "Taccuino di un vecchio sporcaccione". Considerato da molti “il racconto perfetto”, Cattedrale, Raymond Carver, racchiude tutto quello che una storia breve dovrebbe possedere. Chi mi segue sa che questi ultimi due autori sono fondamentali per me. Bukowski era estremamente sensibile e molto profondo, quindi attenti a non vedere solo sesso, alcol e puttane... Carver, che molti definivano minimalista, soleva definirsi perfezionista. Ho detto tutto sull'opera letteraria di Carver. Perfetto.
Non mancano i consigli di lettura per i bambini, come "Favole al telefono", di Gianni Rodari.
Per quanto riguarda la letteratura horror, ovviamente non può mandare Poe con "Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore": un condensato raffinato di adrenalina, tensione e paura, in piena linea con lo stile gotico dell’autore. Presenze oscure, sataniche, atmosfere cupe e inquietanti.
Prima di lasciarvi con alcune curiosità, vi consiglio qualche libro non presente nella lista: "Stagioni diverse" di King, una vera chicca della letteratura del maestro del Maine, che sa scrivere benissimo anche quando non ci sono morti e sangue ogni due righe. "Racconti" - vedi foto -, di F.S. Fitzgerald, dove troverete il vero spirito della produzione letteraria di Fitzgerald. Da leggere ancora prima dei suoi romanzi. 
Fonte: web

Come vi avevo detto, vi lascio con qualche curiosità, sempre dall'articolo: Tra i racconti più brevi della storia della letteratura, ce n’è uno di sette parole e una virgola, capace di aprire un immaginario vastissimo e di generare domande e supposizioni. Breve, ma così breve che non possiamo non riportarlo qui: “Al suo risveglio, il dinosauro era ancora lì”... Altro racconto brevissimo ed estremamente evocativo. Secondo una leggenda Hemingway, durante un pranzo tra amici, decise di scommettere che avrebbe potuto scrivere un’intera storia usando soltanto sei parole (e infatti è diventata famosa l’espressione six word story, che ha dato vita a numerosi esperimenti letterari). Ecco allora che nacque “For sale: baby shoes, never worn“, che riesce a mostrare, in tutta la sua compattezza, il potere infinto delle parole.
 

giovedì 7 gennaio 2021

La Repubblica delle banane

 Buongiorno e buon golpe...

A Trump la democrazia non è mai piaciuta e con i fatti delle ultime ore ne abbiamo la conferma definitiva, anche se non serviva. Ha usato - letteralmente - la democrazia fino a che il sistema democratico gli dava ragione. Poi ha fatto quello che a ha sempre fatto: il bambino viziato, despota e irrispettoso di tutto e di tutti. Il problema vero è che una parte degli americani non ha mai capito la vera pericolosità di Trump, nemmeno all'interno del Partito Repubblicano, che ora rischia la scissione. Quello che è successo ieri (l'ultima volta che il Capitol era stato violato era il 1814...) è stato il colpo di grazia, fisico, alla democrazia. E' stato Trump, tramite le milizie Proud Boys e Boogaloo, e ancora i complottisti come i seguaci che si ispirano a QAnon, ma non solo. Questo deve essere chiaro a tutti. La democrazia, minacciata ieri in maniera così grave, è stata, paradossalmente, la vera causa di tutto ciò. Un vero processo democratico permette, a volte, di dare il potere a persone come Trump, a persone tutt'altro che democratiche. 
Vi propongo un racconto, tratto da Racconti americani, che spero vi faccia capire meglio quello che sostengo qui sopra. 

Fonte: Kotiomkin


Gli idioti degli aventi diritto al voto

-Buongiorno, signor Smith. Vedo dai suoi esami che tutto sommato non sta male. Direi solo un po’ di stress, dovrebbe riposare e fare una cura ricostituente. Non si deve preoccupare per il suo futuro. Il momento difficile è alla spalle!
-Futuro? Ma quale futuro vuole! Dopo quello che è successo non c’è più nessun futuro, siamo fottuti. Il momento difficile, come dice lei e non capisco con quale coraggio, non è affatto alle spalle! Io sono un uomo distrutto, professionalmente e umanamente. A me non interessa un cazzo che gli esami dicano che io sto bene, vada a farsi fottere lei e i suoi esami. Io neanche volevo farli quei fottutissimi esami. Sto vivendo un dramma umano, per colpa del popolo americano che non capisce un cazzo. Ma lei lo sa chi sono io? Sì che lo sa. Eccome. Io sono un cronista della più famosa testata giornalistica del Texas caduto in eterna disgrazia. E sa perché? Sì che lo sa, ma glielo ricordo. Tutta colpa del merdoso popolo di questo paese. Cos’altro le devo dire? In teoria nulla. Capisco perché il candidato repubblicano, che poi adesso è il nostro presidente da qualche mese, abbia vinto in questo benedetto stato, ma non riesco a capacitarmi del perché abbia vinto anche in molti stati dell’est, stati che dovevano andare ai democratici. Ha vinto le elezioni prendendo meno voti sul piano nazionale. Solo altre quattro volte era capitato, tre nell’Ottocento, ha capito bene, Ottocento! L’altra volta era capitato a Bush nel 2000. Gli americani sono dei pazzi e il sistema ancora di più. Pennsylvania e Ohio hanno votato repubblicano, come se Colombo fosse arrivato qui in aereo, si rende conto? A fine 1400 in aereo, una cosa praticamente impossibile. E invece è successo. Porca puttana! E non mi interrompa… Io, e così come me anche il 99,9% dei cronisti, davamo per sicura la vittoria democratica. Trecentosassantaquattro quotidiani appoggiavano la causa democratica e so che lo sa come è andata a finire ma glielo ricordo, è finita che quel fottuto elefante gliela ha messa nel culo all’asino. Il ciuchino si è chinato a piangere finché il cazzo dell’elefante lo trapanava, eccome lo trapanava. E sa dove è andato a eiaculare? Proprio alla casa bianca, rendendola ancora più bianca. E per di più l’asino aveva le emorroidi, ha sofferto le pene dell’inferno e l’ha presa nel culooo! Cose da pazzi. Sa chi dobbiamo ringraziare per tutto questo? Il popolo americano. Il fottutissimo popolo americano! Sono sei mesi che mi prendono per il culo tutti. Da mia moglie, ai miei figli, ai colleghi delle rubriche sportive e quelli di moda, per non parlare di quelli di cronaca. Ero ospite fisso di un programma radiofonico di una delle radio più famose di Austin, e sa perché lo ero? Perché nelle settimane successive a quel maledetto giorno di novembre, le mie presenze alla radio erano commentate da ascoltatori che mi prendevano per il culo. Gente che scriveva mail chiedendomi se le mie previsioni riguardo al sesso coniugale erano sicure come quelle per le elezioni. Un giorno una signora in diretta radiofonica mi ha chiesto se le mie erezioni erano deludenti come le mie previsioni delle elezioni. Si rende conto? Quella vecchia mi ha preso per il culo in diretta radiofonica. Non ho sopportato così tanta umiliazione, non riesco neanche più ad andare a troie, a fine anno ho comunicato al direttore della radio che non sarei più andato e questo stronzo non mi ha detto nulla. Mesi di trasmissione in cui dovevo giustificare i miei errori. Ora vivo con l’ansia di non fare più bene il mio lavoro. Me ne accorgo dai miei articoli, sa?! Tutta colpa degli americani. Capisco il nostro presidente, ha blaterato e promesso cose impossibili per tutta la campagna elettorale, ma il popolo è coglione. Ma come hanno fatto gli americani ad andare contro a tutte le previsioni di noi esperti? Ma le pare giusto? I democratici hanno speso quasi due miliardi di dollari per la fottutissima campagna elettorale, noi esperti del settore, abbiamo analizzato alla perfezione l’andamento delle primarie, prima, e delle elezioni, dopo, ma gli idioti degli aventi diritto al voto non hanno capito un cazzo. Porca puttana, questa non è democrazia!
 
Proprio mentre il signor Smith emise quell’ultima parola, dalla quale erano iniziate le sue disgrazie -democrazia, il potere del popolo - l’afflusso di sangue diretto al cervello si interruppe improvvisamente per la rottura di un’arteria, evento comunemente chiamato emorragia cerebrale.
Questo processo, che interessa prevalentemente le arterie del collo, denominate carotidi, è favorito dall’azione prolungata dell’ipertensione arteriosa non curata sulle pareti dei vasi. A carico di questi depositi, si formano depositi di sangue che possono staccarsi, andare in circolazione e ostruire le arterie. Il risultato finale è una sofferenza delle cellule nervose che non ricevono più i nutrimenti e l’ossigeno necessari per la loro sopravvivenza.
Il signor Smith, cadde rovinosamente al suolo. Il medico provò con la rianimazione e chiamò subito l’ambulanza. Dopo pochi minuti arrivarono i soccorsi. Il signor Smith morì alle 16.42, esattamente dodici minuti dopo quell’ultima parola, democrazia.

lunedì 4 gennaio 2021

Libri e lettori

Buon pomeriggio e buon anno.

Oggi parlo di lettori e di lettura e dei recenti dati, incoraggianti, che ho trovato leggendo questo articolo sole24ore/lettura, e che riporto in parte. Contrariamente a quanto era successo ad inizio pandemia, la ripresa sull'acquisto di libri, in vario formato, è evidente e, come nel caso ebook, marcata. 
Comunque, come si legge nell'articolo... Nell’anno del Covid-19 il mondo dei libri sembra poter tirare un sospiro di sollievo, con la «speranza fondata» di una chiusura «in termini di vendite e fatturati con dati non troppo distanti da quelli dello scorso anno», per dirla con le parole del presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Ricardo Franco Levi... Il dato più immediato sta nell’aumento di tre punti in un anno in Italia nel numero dei lettori (chi nella fascia 15-74 anni ha letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi): 61% a ottobre, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018. 
La riscoperta della lettura può apparire ovvia nell’anno della chiusura forzata da lockdown. Ma un’indagine di luglio, su dati a fine maggio, andava in senso diametralmente opposto. C’erano probabilmente da prendere le misure su una situazione nuova, con cambiamenti improvvisi nelle abitudini familiari e uno stato di preoccupazione generale finora sconosciuto.
I primi segnali che le cose stessero andando per il meglio si sono tuttavia avuti quando Aie a settembre ha messo agli atti un calo di fatturato della “varia” (romanzi e saggi) rispetto al 2019 che dal -11% di luglio era migliorata al -7% di settembre (-20% a metà aprile). 
...con un’impennata dei lettori attraverso supporti digitali. Quelli di ebook hanno raggiunto il 30% (erano il 26% a maggio e il 25% nel 2019) e per gli audiolibri si è arrivati al 12%, contro l’11% a maggio e il 10% nel 2019. Su 100 lettori, 40 usano supporti perlopiù digitali (32 nel 2019). Gli store online hanno così smesso i panni degli sconosciuti: dal primo lockdown 3,4 milioni di italiani hanno comprato per la prima volta un libro online; 2,3 milioni un ebook.
...I lettori di libri cartacei a ottobre erano il 55%, esattamente come un anno prima e in aumento dal 53% di maggio. In più, aumento degli ebook non ha significato la morte delle librerie: hanno dichiarato di frequentarla il 67% dei lettori a ottobre, contro il 74% del 2019, ma in netto recupero sul 20% di maggio...



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