lunedì 30 maggio 2011

La democrazia volontaria degli elettori

E venne il giorno in cui le schede elettorali fraintesero la volontà degli elettori... A Milano, come a Napoli e in tante altre città italiane il duro colpo a Berlusconi è arrivato. Non certo per merito del PD, con i suoi esponenti troppo politici e troppo poco calati nella realtà italiana. Molto più merito ce l'ha Vendola e il suo movimetno/partito e pure Grillo, che lo voglia o no, il suo elettorato è spostato a sinistra. Non darà così tanto fastidio a Beppe, vero? Ma la vittoria è della società civile, quella che governa le migliaia di piccoli e medi Comuni italiani, la società che va oltre i partiti, l'Italia delle persone che si commuovono a cantare l'inno. Senza se e senza ma. Siamo italiani, punto e basta! L'Italia che vuole risolvere i problemi, di tutti e non rendere i problemidi uno, i problemi di tutti. Capiamoci, il Berlusconismo non è finito, ritengo che buona parte del PD non sia tanto diverso nel modus pensandi e nel modus operandi del PDL. Ma almeno Silvio, la più grande donna travestita da uomo della Repubblica, ha avuto la conferma la sua fine, iniziata dopo la "vittoria" (in relatà della Lega) alle ultime politiche, è arrivata quasi al compimento.
Non sono così ottimista per il futuro, e qui do ragione ai grillini, la classe politica italiana ha bisogno di un vero rinnovamento, e non solo a parole. Ma intanto, un mio coetaneo è il nuovo sindaco di Cagliari, un ex magistrato è il nuovo sindaco di Napoli e, soprattutto, i milanesi, tutti e indistintamente, hanno scelto il loro candidato e l'hanno portato al trionfo. C'è un'aria di democrazia e partecipazione, il vento delle gerarchie oligarchiche se ne sta andando, forse... Forse, tornerò a votare.

sabato 28 maggio 2011

Quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due, o tre...

Ci sono persone che non sanno vivere l'attesa, altre ne sono addirittura angosciate. Alcune, la vivono come l'attesa del trionfo; altre ancora, come l'inizio del disastro. L'attesa di un evento, è proprio questo che ci fa cambiare. Più dell'evento in sé. Oggi e domani il silenzio elettorale mi regala il frastuono della non idiozia, eppure, molte persone vivono in questo periodo una attesa ancora più snervante dei politici. La vita vuole che il 9 giugno  regalerà a me e a molte altre persone delle verità, che già conosciamo ma che non vogliamo ancora ammettere a noi stessi. Come bimbi fuggiamo alle nostre responsabilità, dalle nostre responsabilità e ai nostri dolori. Siamo gli adulti più fragili degli ultimi 2000 anni. Guardandoci allo specchio, ci vuole fantasia a sentirsi in due!

mercoledì 25 maggio 2011

La letteratura è una cosa seria

La letteratura è una cosa seria, come bere, dormire o andare al bagno. Cose semplici e naturali ma anche fondamentali per un uomo. Chi scrive, non si chiede il perché di questa sua attività. Chi scrive, lo fa e basta! E' il più grande mezzo di evoluzione dell'essere umano che, però, molto spesso non sa trarne i benefici.
La letteratura è il mio ossigeno, questo blog farà lo stesso rumore di una foglia che muore. Nulla cambierà, ma nulla sarà più come prima.