giovedì 31 gennaio 2013

Elezioni 2013, #7



Brevi ragionamenti sulle elezioni sui programmi e sui candidati, sempre con Moreno:


C’è lavoro e lavoro…
Una mia conoscente oggi mi comunicava di un posto di lavoro aperto per i servizi sanitari di un consorzio di comuni (8 comuni) nel tema dell’affido familiare, che non è proprio una passeggiata di salute: tratta di minori in situazioni di estrema difficoltà che vengono accolti in famiglie. In questi casi serve uno PSICOLOGO (con di norma 5 anni di studi, laurea e specializzazione, altri 4/5 anni) che bisogna coinvolgere per supporto sia al minore che alla famiglia.
L’offerta economica era di 20 EURO lordi ora, versati ad una cooperativa (perché il Comune dovrebbe assumere e non usare contratti atipici, che sono meno onerosi…), che ha dichiarato di trattenerne la metà, per un lavoro di 40 ore settimanali di cui 20 da erogare in maniera “volontaria” o comunque non remunerata.
Con una coordinata a progetto restano in tasca al povero Psicologo circa (poco meno) di 7 euro. Per 20 ore a settimana fa 140 €. Per quattro settimane al mese fa circa 560 euro.
E’ uno stipendio da laureato questo?
D’altra parte anche i poveri amministratori devono fare i salti mortali.
Siamo in un Paese dove se due senzatetto di 30 anni (forse Somali) muoiono carbonizzati in un sottoponte perché tentando di scaldarsi, il fuoco ha preso il sopravvento (Roma 27 Gennaio 2013) nessuno ci fa più caso. Non fa nemmeno più notizia. Ma lo stesso Paese si preoccupa di tale Fabrizio Corona, bah!
Tutto questo è successo, anche ma non solo, perché negli ultimi 5 anni di Governo (4 Berlusconi e 1 di Monti) i fondi per i servizi sociali, di assistenza e socio sanitari sono stati tagliati del 86% circa.
I 400 milioni per le famiglie bisognose sono scomparsi.
I fondi per lo sport azzerati.
MA CHI NA PARLA IN CAMPAGNA ELETTORALE??? Perché, italiani, non vi svegliate?
Ora ascoltate le campagne elettorali: tagli all’IMU, all’IRAP, all’IVA… ma nessun aumento o rifinanziamento per quelle classi che hanno pagato tasse e balzelli contando su un servizio e su un aiuto dello stato. E NESSUNO NE PARLA. Nessuno dice “investiremo in servizi sociali e per i giovani di qualità.” E’ questo il lavoro che spetta a quelli che riescono a prenderlo? Perché qualcuno non parla di “cambiare questo sistema” invece di parlare di futuri posti di lavoro per il giovani? Se queste sono le regole, non è lavoro dignitoso, è sfruttamento. E intanto a Napoli si va in giro a piedi…

Banche che “producono”
I DERIVATI sono dei prodotti ma non sono succhi di frutta “derivati” da succose pesche o albicocche, ma rischiosissimi “prodotti finanziari”, una sorta di “scommesse” rischiosissime che le banche fanno con i NOSTRI risparmi.
Ma siccome all’inizio rendono guadagni SPAVENTOSI sono difficili da abbandonare per questi squali sempre affamati.
I derivati sono titoli il cui valore (prezzo) è derivato dal valore di mercato di un altro bene o di un'altra attività finanziaria (detta "attività sottostante), a cui sono collegati, e che può avere natura finanziaria (titoli azionari, tassi di cambio, obbligazioni, indici di borsa ecc) o reale (oro, petrolio ecc). Possono avere diversi nomi e funzioni.
Il punto è che, oggi nel mondo, hanno un valore di 637.000 Miliardi di Dollari. Cioè circa 10 volte il PIL mondiale e sono i responsabili di tutte le crisi (locali e/o mondiali) dal 2008 ad oggi. MPS compresa.
Non vi sembra che non solo il sistema comunista sia superato ma anche quello capitalista?
L’operazione Alexandria, di MPS, trattava di derivati, utilizzati, probabilmente, per coprire il rischio dell’acquisto di Antonveneta. Ma la cosa è andata storta perché c’era un accordo non “registrato” con altre entità. E al vaglio delle procure ci sono 14 miliardi di euro di bonifici.
Questi derivati viaggiano su un mercato parallelo (“over the counter”), non ufficiale e non controllato.
Lasciamo stare facili commenti e collegamenti fra politica e banche, perché nel nostro Paese sarebbe come parlare di calcio: ci “giocano”, ci guadagnano e ne parlano in tantissimi. 
Mi chiedo come mai fra le proposte dei nostri politici non ho visto FORTI prese di posizione verso il mercato economico finanziario, che ha messo in ginocchio gran parte del mondo, noi compresi.
Controlli sui derivati. Mettere al bando il loro utilizzo o tassarli pesantemente per il loro alto reddito e per il loro alto rischio? CHI NE PARLA?
A dire il vero il buon Di Pietro (se non si fosse sputtanato con le sue casette) parlava della tobin tax (tassazione sui movimenti di capitale). Magari sui 14 miliardi di euro spesi (non si capisce ancora bene come e perché) da MPS ci sarebbe stato un controllo e forse un guadagno…

Guarda che faccia
E per ultimo… i partecipanti sono ai box. Ma che ne delle campagne per la pulizia delle liste? Come siamo messi con gli ineleggibili?
La soglia stabilita, per l’esclusione, è quella del rinvio a giudizio: nell’analisi (de “La Stampa” sono stati quindi presi in considerazione solo i candidati che hanno raggiunto lo status di imputato e che non ne sono usciti assolti (la prescrizione non è stata considerata come assoluzione). Salvi, quindi, i candidati che sono “soltanto” indagati.
La fotografia scattata assegna il “primato” a due partiti, in base al metodo con cui viene effettuata la graduatoria.
Considerando Udc, Fli e Lista Monti come un unico gruppo (al Senato si presentano sotto lo stesso simbolo), il partito con il tasso più alto di candidati con guai giudiziari è il Pdl (5%), seguito a brevissima distanza dalla Lega (4,8%). La coalizione che sostiene il Professore all’1,4% e il Pd a 0,8%.
Piccola parentesi, regionali in Lombardia. Con la splendida Lega del gerarca Maroni, 5 candidati inquisiti: Dario Bianchi (Como), Giulio De Capitani (Lecco), Fabrizio Cecchetti (Milano), Angelo Ciocca (Pavia) e Ugo Parolo (Sondrio). Che dire…
Massima pulizia (secondo i parametri sopra spiegati) per gli altri partiti che dovrebbero eleggere deputati o senatori, vale a dire Sel, Rivoluzione Civile, Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia.
Se andiamo invece a separare i tre partiti del centro (quelli che appoggiano Monti), emerge chiaramente come gli unici candidati «con macchia» della coalizione siano tutti dell’Udc: vale a dire il 7,7% di quelli che saranno eletti in Parlamento. Non dimentichiamo che alle ultime politiche, l’UDC ha superato lo sbarramento grazie, soprattutto, ai voti raccolti da tale Cuffaro…
E come se voi mangiaste in un ristorante per scoprire poi, che il cuoco mette allegramente una dose di cianuro nel cibo. Voi vi incazzate perché il cianuro uccide. Il cuoco prima prende paura e dice che lo toglierà. Poi cercherà di farvi capire che è difficile toglierlo una volta messo. E poi sotto al vostro naso, tolta la quantità più grossa, ve lo presenta nel piatto. Però… è molto poco!!!! (… e vi uccide lo stesso, ma sarebbe più corretto dire VE LO METTO IN QUEL POSTO…).
Pare sia difficile da capire. Se non ci deve essere nessuno nelle liste che non stia nei parametri di una legge, perché votare liste che bellamente li inseriscono (poco però) dentro??? Nessuno è ZERO !!! Non pochi. Nessuno! Svegliatevi.
Il numero di quanti voteranno PdL e Lega vi farà capire la quantità di sciocchi fessi ci sono in Italia. Ma anche quelli che danno il voto all’UDC (eh… la vecchia tradizione della DC, non muore mai) che hanno il record.
Benvenuto Balotelli…

lunedì 28 gennaio 2013

Elezioni 2013, #6



Oggi si va un po’ più a ruota libera. Sempre assieme a Moreno.
Nel turbinio di esclamazioni, accuse, smentite e difese di questi giorni diventa quasi impossibile distinguere il falso dal vero. Di certo chi parla non fa un grande sforzo per agevolare questa distinzione. A proposito, l’infelice frase di Berlusconi di ieri assume un gran significato perché buona parte di quelli che ieri si sono ricordati del Giorno della Memoria, proprio oggi se ne saranno già dimenticati. La verità è questa, siamo un popolo che non merita una coscienza nazionale e i governanti ne sono il “degno” esempio.
Qualche voce più di altre ci ha svegliato l’attenzione.

La voce di un rappresentante delle nostre Forze armate, dell’aeronautica, che sostiene che i famosi F-35 sono un investimento importante per il nostro paese, perché questi aerei costituiranno “la nervatura” del nostro sistema difensivo. Sempre che non ci siano temporali in corso, ovvio. E non capiamo come la “ragion di stato” scelga strumenti di guerra sulla pelle del lavoro e della povertà del popolo che rappresenta. O meglio. La comprenderemmo per una dittatura centro africana.
E’ vero che da noi, in teoria, c’è più democrazia. Ma sembra… fino a che non dà fastidio. Allora si ferma tutto.  E chi può, chi ha il potere, fa la voce grossa. Come succede ovunque.
I nostri Tornado, volano che è una meraviglia. Sistemiamoli, aggiorniamoli e teniamoci quelli, dai.
P.S. Quel rappresentante delle Forze Armate, dovrebbe soffermarsi sulla nostra Carta Costituzionale e leggere bene cosa dice a proposito dell’Italia che ripudia la guerra…

Ieri sera  Monti era a La7 con Gad Lerner.
Se da un lato ne apprezziamo l’intelligenza, i modi, il suo interloquire colto, a volte sagace, a volte con humor molto inglese, non dimentichiamo che è figlio e rappresentante di un certo potere. Non che ci sia, dietro di lui chissà quale complotto. Ma che la Sua maniera di pensare, il suo “imprinting” mentale, lo tiene lontano (interessato forse ma diplomaticamente neutro) da una posizione veramente innovativa. Di rottura, di cambiamento vero.
Certo, dai modi del venditore di Arcore siamo lontani anni luce. Ma solo perché fa parte di una famiglia differente, della stessa “comunità di persone perbene”.
Con quest’aria neonobile, ha schivato, maniera nemmeno troppo elegante, le richieste di una attivista che ha chiesto se potesse prendere una posizione sui beni comuni e in particolare sull’acqua. Già. Immaginiamo il lettore medio che dice: ma che peso vuoi che abbia? Ce l’abbiamo tutti. Basta pagare la bolletta. E finché la bolletta la pago per i servizi, sono d’accordo anche io. E critico, magari, servizi inadeguati. Ma se l’acqua diventa merce, se dal bene primario ACQUA qualcuno ci specula e ci guadagna, allora no. Abbiamo votato no al referendum (come la maggioranza degli italiani) e non è cambiato nulla. Hanno fatto gli ATO (Ambiti territoriali ottimali) che sono società. E quindi mercato. E quindi grosse multinazionali (tipo Suez francese) controllano ATO italiani, e guadagnano. Che senso ha ancora andare a votare?
Ecco: di fronte alla richiesta di una “rappresentante”, forte, in quel momento della volontà della maggioranza degli Italiani, di fronte a un bene primario, fondamentale per la vita (come l’aria), avremmo apprezzato una risposta coraggiosa. Innovativa per un Italiano. Forte. Diversa. E invece… lo sport dello “stare in mezzo” tipico dell’italica anima ha prevalso. E tipico degli italiani sarà andare a votare, dando la stragrande maggioranza dei voti ai tre partiti di centro (Scelta Civica, Partito Democratico, Popolo delle Libertà).

Concludiamo con il temporale (direi “estivo” se non fossimo in un’altra stagione) dei Monte dei Paschi di Siena e della sua Fondazione.  Siamo in campagna elettorale e quindi tutti,  bene o male, si sentono di dover dire qualcosa e i candidati a voler usare questo ennesimo “scivolone” attuato con soldi pubblici per il privati, gli uni contro gli altri.
Ed è un bel teatrino.
Con Grillo che, coerentemente al suo comportamento, da bravo e scrupoloso azionista, parte alla carica e va al consiglio (di qualche ora fa) a rappresentare tutto il suo disappunto e le sue preoccupazioni per i circa 14 Miliardi di € che servirebbero alla banca per tornare in piedi. (Cifra per ora di cui non dà la provenienza e non giustifica).
Oppure lo stesso Monti (sempre da Gad)  nell’ammettere che l’aiuto alla Banca del Monte dei Paschi c’è stato, salvo poi giustificare che non erano 3,9 Miliardi cash, ma solo due. Che gli altri due erano un prestito a tasso oneroso, e che se la banca non onorerà dovrà cedere allo stato le sue azioni.
Abile mossa per non dire che, di fatto:
Sì, i soldi sono stati dati;
Si, è un processo che porterà alla statalizzazione della banca.
Insomma. Allegramente ha tolto 3,9 Miliardi di € dalle tasche degli Italiani e li ha messi in una banca. Ma cosa c’è di strano? Non lo avevano fatto anche altri? Provate a ricordare. Sarcasmo…
La cosa che gela il sangue è la nonchalance del Leader non candidato del PDL che sostiene “l’incompetenza manageriale” dei rappresentanti del PD nella gestione della “loro” banca. “Se gestiscono così una banca, come faranno con il Governo?“
Forse è stato così morbido a causa della cifra relativa alle concessioni di MPS alle imprese del Leader con le zeppe.  (… ma se MPS è di sinistra… dà concessioni al miglior nemico??? E la risposta è: italiani stupidi… mica è politica, questi sono affari. Che sciocchini che siete…  la politica è la politica, MA GLI AFFARI SONO AFFARI.)
E alla fine… TUONA Bersani: “Non ci provassero. Li SBRA-NIA-MO.”
Simpatico, se non fosse ilare e del PD. Strano faccia la voce grossa ora, che gli hanno pestato un callo. Doloroso, pare.
Con che denti li vorrebbero sbranare? Quelli con cui la destra li accusava di mangiare i bambini? No. Proprio ancora non ci siamo. Che pena il PD, inadatto anche a fare figure di m…

Dove sono i nuovi valori e le nuove scelte?
Siamo come di fronte ad un pasto, rimasticato e mezzo putrefatto, condito di nuovo e presentato come fresco.

domenica 27 gennaio 2013

La fatica di non pensare, prossimo appuntamento

Vi aspetto sabato 9 febbraio, a partire dalle ore 15.00, nel privè del Bar Campalto di Campagna Lupia - Ve. Il locale è in via Repubblica 38, trecento metri dopo il luogo di culto dei cristiani, sulla sinistra, ovvio...
Qualcuno di voi forse conosce già il locale perché è anche la sede dell'evento LSCP (facebook.com/versiumani), spazio per poeti ma non solo, che si svolge una volta al mese e organizzato dall'amica poetessa Alessia Bressanin. La prossima data ve la comunicheremo a breve.

Durante l'evento, potrete acquistare non solo la mia ultima raccolta di poesie, La fatica di non pensare (www.edizionidelfaro.it), ma anche quella precedente, Una complessa semplicità
Entrambi i libri si possono acquistare anche online, La fatica di non pensare è acquistabile anche in formato e-book, al prezzo di € 3,49.  Alcuni siti dove poterli acquistare: www.ibs.it, www.amazon.it, www.unilibro.it.
Vi aspetto!!! Anche solo per fare quattro chiacchiere e per berci un bicchierino.


Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore.
Fabrizio De André
 
 
 
 
 
 

mercoledì 23 gennaio 2013

Elezioni 2013, #5



Volutamente abbiamo lasciato alla fine i due schieramenti del panorama politico italiano che riceveranno, loro malgrado, il maggior numero di voti.
In effetti non proprio ultimi. Il prossimo post sarà per tutti gli altri che qualcuno definisce “cespugli” e qualcun altro (un po’ presuntuosamente) voti non utili. Già. Alla faccia della democrazia. E visto che non sono voti utili, quelli dati ai partitini, perché sia PD che PDL hanno trovato l’accordo con molti di loro?

Il Partito Democratico ed il Popolo della libertà.
Già i nomi ci fanno venire la pelle d’oca. Visto che questi due partiti (più il secondo del primo) si sono spartiti, magari in maniera non equa ma comunque colpevole, la storia politica di questo paese, con condivise responsabilità sul disastro attuale.  Condivise perché se uno era al governo, l’opposizione dell’altro era fatta più sulle parole che su fatti.
E ci viene quasi da trattarli assieme. Perché questo PD non ci convince. Si organizza, fa le primarie, fa spot (leggi: promesse elettorali), fa poster (e checché se ne dica, un po’ tristi e poco accattivanti, però molto, troppo, grigi…) e non differisce molto nella sostanza dai suoi rivali.
Gira per il web uno specchietto ultimamente, proposto da Ingroia, da cui qualcuno ha volutamente preso la parte finale ignorando il proponente (giusto per non fargli pubblicità).

A proposito degli F 35…. La spesa prevista a oggi per l'acquisto degli F35 ha raggiunto circa diciotto miliardi di euro (35 mila miliardi di vecchie lire), ai quali dobbiamo aggiungere i soldi già spesi (1 miliardo e 456 milioni di euro), quelli stanziati per il 2011 (472 milioni di euro), e quelli che ancora dovremo spendere, per lo sviluppo, la progettazione e l'industrializzazione del programma, compresa la predisposizione tecnico-logistica di una linea per la produzione di parti (le semiali) e di assemblaggio solo dei velivoli che saranno comprati dall'Italia.
Bello no? Oggi esce una notizia sul Corriere: se colpito da un fulmine l’F-35 può esplodere: “La fase di test mette a dura prova il progetto del cacciabombardiere F35. Un paio di giorni fa la notizia della sospensione dei voli di prova da parte del Pentagono. Motivo: un problema registrato durante un volo di addestramento nella base di Eglin in Florida della Usa Air Force: un problema ha causato lo spegnimento dei reattori. Ora le indiscrezioni, riportate dal «Sunday Telegraph», secondo le quali l'aereo,se colpito da un fulmine potrebbe esplodere.”   
Ovviamente, si potrebbe parlare anche dei sottomarini acquistati recentemente dal Governo Monti, sempre a carico dei contribuenti. Lo Stato spenderà due miliardi per due U-212, norma approvata da PDL, PD e Terzo Polo.
A parte l’evidente scopo pubblicitario, si resta sgomenti di come gli altri tre signori che se le stanno suonando di santa ragione (mediaticamente) siano così concordi in questi dieci punti.
Immagino e non faccio fatica a pensare che ci sono “n” differenze fra questi tre signori. Il punto è che dicono molte cose simili. Se non uguali. Che siano tutto un baraccone per avere il seggiolone? Mah. Vedete voi.
Per trovare il programma del PD bisogna cercare su Google un pochino, giusto per essere tenaci… Poi, finalmente, eccolo!
http://www.partitodemocratico.it/speciale/cartadintenti/documenti/cartaintentiitaliabenecomune.pdf
L’organizzazione politica è divisa per dipartimenti:
Università e ricerca, sicurezza, immigrazione, economia, famiglia e politiche sociali, Europa e mondo, agricoltura, enti locali, scuola, diritti, Salute, terzo settore, ambiente, infrastrutture e trasporti, cultura, donne, giustizia, riforme e P.A., lavoro e formazione politica.
Mentre il programma (riassunto in un PDF discorsivo di 14 pagine) è un elenco puntato che si può espandere per “approfondire”.
Il documento pdf: “carta intenti Italia bene comune” ha un titolo sulle pagine differente: L’Italia Giusta. Per la ricostruzione e il cambiamento.
Dentro 10 capitoletti: Visione, Democrazia, Europa, Lavoro, Uguaglianza, Sapere, Sviluppo sostenibile (… ancora??) , Beni comuni (dove unisce acqua, aria, territorio e mare a infrastrutture…), Diritti e Responsabilità.
Sia nella Visione che in tutti i capitoli, al centro c’è l’uomo, l’idea che lo stato nazione Italia, “ce la farà” ma solo facendo sacrifici e lavorando insieme, rifiutando il modello “one man problem solving” (o ghe pens mi… alla milanese) di chiara marca Berlusconiana (ma molto nord Italiana direi…). È l’unico programma (fra quelli letti) dove all’interno si cita un altro concorrente della scena politica in termini positivi (Monti).  Che possa essere già interpretata come un’apertura post elettorale, o vi risulta così difficile pensare che si sono già praticamente messi d’accordo?...
La lettura è impegnativa. Probabilmente per timore di sminuire i contenuti, lo stile è forbito e accurato. Mirato sì allo Sviluppo Sostenibile - ancora??? - , ma in termini di lavoro delle persone.  Con diritti, tutele e possibilità di partecipazione, termine quest’ultimo, tanto caro alla “sinistra” quanto quasi mai applicato seriamente. A meno che voi non intendiate le primarie, in effetti partecipazione attiva lo sono state, ma a pagamento…
All’interno dei beni comuni (gestiti SEMPRE alla stessa maniera, cioè allo stesso modo del PDL) ci sono anche le infrastrutture. 
Comunque 14 pagine fitte fitte, per un discorso molto sobrio senza grosse emozioni e senza punti di svolta eclatanti.
  
Invece i signori che invece rendono obsoleto e dozzinale uno dei concetti e degli ideali più profondi della vita (quella “libertà” che non è il “fare un po’ come cazzo ci pare” come diceva una parodia di Neri Marcorè.) allestiscono il loro sito con una sequela di colori cose che scorrono interventi del “Boss” e della sua squadra.
Qui il .pdf del programma c’è. Sulla prima pagina (Home) e si trova subito.
E tenta di fare il botto, il famoso “nuovo contratto con gli italiani” (ehm… e gli altri? Li ha rispettati? E poi, altra domanda: qualcuno ha verificato i precedenti contratti? ).
L’agenda dei balocchi, via le tasse, sgravi fiscali, ricchi premi e cotillons per tutti (siamo sicuri?). E poi la solita menata sulla Giustizia “degna di un paese civile”.
18 paginette di elenchi puntati (a cui fare la medesima critica di forma e costruzione per il programma di Monti), dove  le “promesse accattivanti” sono molte di più. Non stiamo dicendo se sono verità o “chiapparelle per gonzi”. Il problema è l’italiano medio le leggerà. E l’italiano, incapace di una verifica fondata sul passato, forse le voterà.
Dentro (ovviamente centrato elusivamente sugli aspetti economici e di sviluppo di qualsiasi settore) c’è di tutto e di più. Forse ha dimenticato di abbassare il prezzo della benzina, del pane e dei preservativi e poi c’era davvero tutto. Usa termini molto trendy “Smart Cities”, le “grid Energy” “ICT”… mi pare con una certa superficialità. Una serie rutilante di affermazioni, di obiettivi e di azioni che fanno sembrare la crisi odierna, uno scherzo.
Anche qui ci sono idee buone e meno buone. Le dieci della tabellina ci sono tutte. Lo stile è sempre lo stesso. Un po’ banalizzante.

Grande delusione. Non c’è enfasi di equità e giustizia del PD, e nella sarabanda di botti del PDL, un reale pensiero al cambiamento culturale necessario per diventare un vero modello di vita e di sostenibilità. Entrambi attaccati allo stesso paradigma socio economico che ci ha portato in questo casino, non lo rinnegano ma in maniere differenti postulano soluzioni che assomigliano a toppe più che a vestiti nuovi. Ma parlano di rinnovamento e di “nuova classe politica”, pronta a rialzare l’Italia dalle sabbie mobili nelle quali i “vecchi politici” l’hanno cacciata. Gli italiani saranno così svegli - eh! – da capire che la NUOVA classe politica fino a due mesi fa era la VECCHIA? 

lunedì 21 gennaio 2013

Elezioni 2013, #4



Piccole riflessoni di una piovosa domenica mattina, davanti ad un caffè. La prima parte di ogni discussione è mia, la seconda di Moreno.

Fratello, non trovi che solo nel 2013 i grandi partiti debbano fare il conto con gli impresentabili? Anche in questo caso, il PD è stato “al passo con i tempi”, mentre il PDL si “accorge” solo all’ultimo che una parte dei suoi futuri, ed ex, parlamentari  non è proprio uno stinco di santo… bah! Ma vuoi che ti dica la mia? Se non fosse stato per la coscienza dell’opinione pubblica, leggermente, ma tanto leggermente, aumentata, e per i Grillo e i Giannino, sia Bersani che Berlusconi avrebbero pensato più ai voti che alle facce.
Assolutamente d’accordo. Ho proprio assistito stamattina al teatrino di Dell’Utri che per il bene del PDL non si candida (aggiungerei “…e vorrei vedere”, con un rinforzino “… “forse non è un bene solo del PDL”….) sono certo che il restyling del PD + L (alla grillo) sia più di forma che di sostanza. Alla caccia di una poltrona in più. L’unica cosa che li differenzia poi dal PD – L è che questi ultimi lo hanno fatto un po’ prima e non all’ultimo momento. Ma concordo che sostanza poca. MOLTA più forma. 

Non sono sicuro di attaccare Grillo per via della frase sull’inutilità dei sindacati. Sono, ormai e da decenni, un centro di potere, come Confindustria e l’Opus Dei. Ma al contrario di tanti altri centri di potere, non sempre, quasi  mai, fanno gli interessi dei loro associati. Sono quasi sempre divisi in molte lotte, correggo: sono fintamente quasi sempre divisi in molte trattative, blande e inutili, che riguardano i lavoratori. Su quello che conta veramente non ci sono mai, avessero il coraggio di organizzare uno sciopero generale contro la crisi per tutti i lavoratori, io non mi sento meno lavoratore di una tuta blu.
È sicuro che ormai i sindacati sono un establishment all’interno del sistema politico italiano con la loro necessità di esistere e sono staccati molto dai lavoratori. Un po’ parassiti e un po’ inutili, troppo asserviti e legati a questo o a quel partito politico.  E troppo ancorati a determinate immagini ormai passate. Anche io non mi sento meno lavoratore di una tuta blu e ne ho i coglioni pieni che tutti si riempiano la bocca dei lavoratori giovanili e se ne sbattano altamente i coglioni di chi perde un lavoro a 40/50 e, anche se non ha un cazzo, deve vivere come gli altri. Sinceramente, l’unico che sopporto attualmente è Landini, che ha la faccia di mandare a cagare chi governa in diretta TV. Gli altri sindacati li manderei a fare del bene in Cina o in India. 

Questa rimonta del centro destra non la vedo così imponente. Si sono avvicinati agli altri, ma la vedo dura in un recupero vero sul PD e sinistra (Vendola sarà per Ferrara e Sallusti di sinistra, per me potrebbe stare in partito con Casini). Che dici? Ma la Lega arriverà al 5%? Perché sottostimano il M5S e Ingroia? Io e te lo sappiamo bene il perché, vediamo se lo sanno anche gli italiani.  Comunque, se fossi cattolico voterei Giannino.
La destra la vedo un po’ alla frutta. Come tanti altri (tipo Di Pietro che si aggrega a Ingroia). Vuoi per la ridicola alleanza (di nuovo) con la Lega. Vuoi per la selva di partituccoli che l’appoggiano. Stanno cercando di grattare voti da tutte le parti. Conto che gli italiano non siano così stupidi, da rivotare il sorridente “mi consenta”.  Arriveranno ad ingessare il Parlamento. Penso che questo sia l’obiettivo vero. Ma non vedo bene nemmeno la sinistra. Anche questa con tante anime. Ma avrei preferito un Renzi (faccia nuova) a un Gargamella Bersani (sempre queo). E dovranno fare i conti, con Monti, Ingroia, Giannino e Grillo. Auguri.