sabato 30 novembre 2013

Week end con la Fatica

In attesa dei prossimi appuntamenti con i miei libri, il programma completo lo trovate su questo post che ho scritto la scorsa settimana: i live di dicembre, passate un bel week end leggendo una parte delle poesie che il sito prosaepoesia.net ha pubblicato recentemente, tutte tratte da La fatica di non pensare, e anche un mio racconto inedito:

Questa, invece, è la mia ultima poesia:



Non mi hanno capito.
Erano ciechi come la morte.
Io stavo urlando.

mercoledì 27 novembre 2013

La Foresta di Lansdale

Altro suggerimento di acquisto, questa volta tocca al grande Lansdale. Proprio oggi esce La Foresta, l'ultimo giallo dell'autore americano. Il libro è edito da Einaudi, EAN 9788806208943.

Riporto la sinossi.
Jack Parker ha perso entrambi i genitori durante un'epidemia di morbillo e vive con la sorella più piccola, Lula. Costretto a lasciare il suo villaggio dell'East Texas e diretto alla fattoria di una zia, incontra una banda di rapinatori che hanno appena saccheggiato la banca del paese più vicino, e che non esitano a uccidere il nonno di Jack e a rapire Lula. Per ritrovare la sorella e vendicare la morte del nonno, Jack dovrà crescere in fretta, e soprattutto trovare compagni che lo aiutino: il nano Shorty, cacciatore di taglie, Eustace, un nero figlio di schiavi che si guadagna da vivere facendo il becchino, e Jimmy-Sue, una ragazza sveglia, pronta a vendere i suoi servigi al miglior offerente.

lunedì 25 novembre 2013

Il mestiere dell'educatore

Riporto i risultati della ricerca del sito web americano Business Insider, lavoro fatto per stilare la classifica dei 15 mestieri più stressanti. Non conosco il sito che ha svolto la ricerca (trovata su you-ng.it) mi sembra attendibile, sicuramente il terzo posto in classifica del mio lavoro mi dà ragione sulle molto cose che sostengo da anni. Fare l'educatore è nella mente degli italiani quasi un passatempo, si viene trattati in maniera non umana, nonostante si lavori con risorse umane. Ogni sforzo, ogni studio, ogni goccia di sudore spese per il proprio lavoro, vengono commentati come "bella vita".
Il sito ha usato questi elementi per valutare il livello di stress: le conseguenze che possono avere i nostri errori e gli orari di lavoro. La ricerca è stata fatta analizzando i 747 mestieri iscritti al Dipartimento americano del lavoro, lo studio è quindi riuscito a trovare i 15 lavori più difficili a livello psicologico.
1° Capo della Polizia, con una tolleranza allo stress a 94 e un indice di conseguenze dei propri errori a 71,5. 
2° Psichiatra ospedaliero con una tolleranza allo stress di 94,2 e una responsabilità dei propri errori pari a 57,2.
3° Educatore i cui errori incidono a 54. 
Al quarto il Presentatore del Tg che avrebbe una tolleranza allo stress pari a 94,7 e un danno provocato dai propri errori a 47,8. E ancora quinto l’Infermiere che sì occupa di preparare all’anestesia.
Pilota, copilota ed ingegnere di volo sono settimi seguiti dal Chirurgo e dall’Ostetrica rispettivamente al nono e decimo posto.
Se volete leggere l'intero articolo lo trovate qui: news.you-ng.it/mestieristressanti.

sabato 23 novembre 2013

Pensarti

Oggi posto una poesia che il sito prosaepoesia.net ha pubblicato questa settimana, l'opera è tratta da La fatica di non pensare (edizionidelfaro.it/lafaticadinonpensare).
Vi chiedo cortesemente di mettere il vostro I LIKE e di condividere la poesia nei social. Se poi vi avanza un po' di tempo fatevi follewer di questo blog. Gracias
 
Pensarti tutte
le notti.
Solo,
in questa stanza
spoglia.
Mi giro e rigiro nel letto,
convinto d’essere un libro scritto male.
Chissà quanti essere umani
si sentono come me ora.
E penso agli errori commessi.
Sono troppi.
I rimorsi e la rabbia
mi perseguitano.
L’unica cosa che riesco
a capire
sono le lacrime
che  mi scivolano
sul naso e poi
giù fino al collo.
E’ meglio un albero
spoglio
di un uomo
privo di felicità.

giovedì 21 novembre 2013

I live di dicembre

Riprendo a dicembre la promozione de La fatica di non pensare e anche con i live di American Ciacoe (passeggiata musicaletteraria yankee). Ecco a voi i prossimi appuntamenti.
  • Venerdì 6 dicembre, presentazione de La fatica di non pensare e live di Massimo Danieli (un assaggio: youtube/MassimoDanieli)  a San Giorgio delle Pertiche (Pd). Saremo ospiti della rassegna "Officine culturali Bano" (facebook.com/OfficineculturaliBano)
  • Venerdì 13 dicembre, live di American Ciacoe (facebook/AmericanCiacoe), sempre alle "Officine culturali Bano".
  • Week end 7/8 & 14/15 dicembre, sarò ospite all'interno della rassegna natalizia, con artigiani e artisti vari, a Noventa di Piave (Ve), con La fatica di non pensare e con Una complessa semplicità.
LA FATICA DI NON PENSARE ma anche il mio precedente libro UNA COMPLESSA SEMPLICITA', si possono acquistare anche online, LA FATICA DI NON PENSARE è acquistabile anche in formato e-book, al prezzo di € 3,49.  Alcuni siti dove poterli acquistare: www.ibs.it, www.amazon.it, www.unilibro.it.
LA FATICA DI NON PENSARE  è acquistabile anche nel sito dell'editore, www.edizionidelfaro.it   o nelle librerie, codice isbn 9788865378663.
Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore.
F. De André

lunedì 18 novembre 2013

Io non so

Oggi posto una poesia che il sito prosaepoesia.net ha pubblicato la scorsa settimana, l'opera è tratta da La fatica di non pensare (edizionidelfaro.it/lafaticadinonpensare).
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Io non so scrivere poesie
Passeggeremo in campagna
ad osservare i declivi
illuminati all’imbrunire.
Saremo felici
e questi giorni
tristi
saranno lontani
come aquile
disperate
che cercano la morte.

venerdì 15 novembre 2013

Ritorna zio Hank!

Esce per Guanda una nuova raccolta di Bukowski, Ce l'hanno tutti con me, ISBN: 9788823507999 -
pagine: 180.
Prendetelo e leggetelo migliaia di volte di volte, vi aiuterà. Perché come diceva il vecchio Buk, la difficoltà non sta nello scrivere belle poesie, la difficoltà sta nel viverle.

Vi riporto la sinossi:
Una raccolta inedita dell’indimenticabile cantore dell’altra America, quella dei disperati e degli emarginati, degli «ultimi», operai senza volto distrutti dalla fatica, artisti falliti che non hanno mai conosciuto gloria, prostitute e alcolizzati. E vecchi abbandonati sulle panchine dei parchi, storia ormai passata, mentre i giovani si affacciano alla vita pieni di energia e speranze. Proprio le cose che il vecchio e stanco poeta sente scivolare tra le dita: le ragazze, le feste, le macchine, le scommesse incominciano a diventare ricordi da affogare in una bella sbronza. Tra la schiuma dell’idromassaggio Bukowski si chiede se è ora di scegliere la lapide o se fare a tutti un bello scherzetto e rimanere in gioco per un’altra ventina d’anni, affilando ancora una volta la lama delle sue poesie, come «lampi di magia strappati dall’artiglio della morte».

mercoledì 13 novembre 2013

Un ultimo sospiro

Oggi posto una poesia che il sito prosaepoesia.net ha pubblicato la scorsa settimana, l'opera è tratta da La fatica di non pensare (edizionidelfaro.it/lafaticadinonpensare).
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Un ultimo
sospiro
di vita
s’infrange
sugli scogli.
La nebbia batte
fatale
alle nostre tempie.
Mi sembra
di non avere più
voglia di vivere
e non ho più parole
per dirmelo.
Noi pure siamo
come i dannati a morte,
noi pure siamo
come foglie cadenti a settembre.
La prima rugiada d’autunno
racconta
il sospiro
morente
del condannato.
Il cupo inverno
è la sua anima.
Ma non ha più voglia
né parole
per dircelo.

sabato 9 novembre 2013

A proposito di blog interessanti...

Ho trovato su Twitter una classifica di blog di letteratura, stilata dal sito ebuzzing.it, sulla base di vari parametri: condivisione dei post, link in entrata, ecc. La classifica vede al primo posto minimaetmoralia.it, che ha in questi giorni in homepage un campo da basket, un articolo su Philip Roth e uno su D.F. Wallace! Nulla di più figo. Secondo me è una classifica molto attendibile, personalmente avrei dato una posizione un po' più alta a Carmilla.
Il mio è un invito a leggere e consultare blog/siti di qualità, i social sono fin troppo pieni di finta qualità. Passate un week end culturale! Informatevi leggendo la classifica completa, la trovate qui: ebuzzing.it/blogletteratura.

mercoledì 6 novembre 2013

Non ci sono correnti nel PD...

Pubblico interamente un articolo che ho trovato su www.globalist.it. Dopo questo post per un po' non parlerò più di politica. L'articolo parla del problema più grosso del PD in questo periodo, le tessere. La verità, non è solo una mia idea, è che il PD sia in realtà una grande "azienda", con molte correnti interne. E' fondamentalmente quello che dice anche Bettini. Leggete l'articolo.

"È una follia il tesseramento a ridosso dei congressi. Una cosa sbagliata. Favorisce l'organizzazione di truppe cammellate, del tutto estranee alla vita del Pd e dei suoi circoli, che stravolgono all'ultimo momento il risultato". Questo l'ammonimento di Goffredo Bettini (Pd), ex coordinatore della segreteria di Veltroni. "Il partito è arrivato alla corda", ha aggiunto. "Sono fermamente convinto che gli elettori alle primarie aperte debbano votare per il segretario nazionale aderendo al seggio, cioè fino all'ultimo. Ma un'altra cosa sono le elezioni dei segretari di federazione, dove è previsto che solo gli iscritti votino. Un segretario in un circolo non può non conoscere chi aderisce alla struttura politica che lui dirige. Altrimenti c'è la possibilità di forme di inquinamento, di intrusione organizzata", ha aggiunto. "Si doveva fermare il tesseramento 4 o 5 giorni prima dell'inizio dei congressi". A questo punto interromperlo non si può: "Mai in corso d'opera si cambiano le regole, sarebbe una decisione verticistica e oligarchica. E sprezzante delle persone che hanno partecipato civilmente". "Ho visto che ci sono state situazioni in cui l'ultimo giorno di voto gli iscritti sono zompati da 100 a 350, 400: non è credibile, se non attraverso uno sforzo organizzativo improprio. E questo votificio non è accompagnato da una discussione politica". Per Bettini "cercare il principale responsabile è un esercizio in cattiva fede. È l'insieme del partito che nel corso degli ultimi anni è diventato questa roba qui: un Pd in cui contano correnti e sempre meno le persone e gli iscritti".

lunedì 4 novembre 2013

Che libro sarebbe il PD?...

Troppo facile l'Idiota di Dostoevskij, ma solo per il titolo. La trama non regge. Forse un bel racconto di Poe, un po' horror e un po' dandy. Ma il PD non è così elegante. Quindi, restando nella vecchia e robusta tradizione italiana, direi che Fontamara di Ignazio Silone va benissimo.
Fontamara parla dello stesso paesino abruzzese, arretrato sia economicamente che tecnologicamente. Fontamara era e sarà uguale a sé stessa per sempre e non cambierà mai nulla. Ogni anno sarà uguale a quelli precedenti e a quelli successivi.
In questo universo contadino, dove comunque si denunciano i potenti e si critica il fascismo, sia le catastrofi naturali che le ingiustizie vengono subite passivamente, questo il motivo per il quale nella premessa tutta la vicenda di Fontamara, cioè la rivendicazione del diritto all'acqua, è definita come "un fatto strano".

Chi continua a dare fiducia al PD è proprio come gli abitanti di Fontamara. Sempre convinti che la vita è fatta solo di sofferenze e continue delusioni, pronti ad emozionarsi nei momenti stabiliti: il 25 aprile e il 1° maggio, ma mai veramente consapevoli che l'Italia, grazie anche ai vari D'Alema e Fassina, è ormai una italietta. Intanto, però, i signorotti di turno litigano sulle tessere e magari se le divideranno come nel libro si divisero l'acqua: 3/4 a Renzi e 3/4 a Cuperlo...


Articolo di oggi sul ilfattoquotidiano.it. Buona lettura!

A Roma qualcuno gonfia il tesseramento, qualcun altro prova a ‘gonfiarsi’. Tradotto dal vernacolare, significa picchiarsi. Tradotto in termini politici, vuol dire che nei congressi romani del Pd si è andati oltre il limite. Dalle recriminazioni e dai ricorsi si è passati alle risse. Il corollario della corsa per la segreteria, con quattro candidati e una folla di correnti e sotto-correnti a combattersi con ogni mezzo, tra pacchetti di nuove tessere (5mila in dieci giorni, secondo il reggente Eugenio Patanè) e circoli ‘fantasma’. Ombre che sono lo sfondo dei congressi in mezza Italia.
A Roma la partita è principalmente a due: da una parte l’ex senatore Lionello Cosentino, sostenuto dal demiurgo del Pd romano, Goffredo Bettini, e da un fronte che va dai franceschiani ai popolari, per arrivare a gran parte degli zingarettiani, legati al governatore del Lazio. Dall’altra il consigliere municipale Tommaso Giuntella, uno dei tre “giovani” della squadra di Bersani nelle scorse primarie, appoggiato dai dalemiani e da qualche zingarettiano malpancista, come l’ex segretario romano Marco Miccoli. Gli outsider, il renziano Tobia Zevi e Lucia Zabatta (Civati).
Si è già votato in oltre metà dei circoli, e per ora Cosentino è avanti con il 41 per cento, mentre Giuntella al 36. Salvo sorprese, sarà decisiva l’assemblea del 9 novembre. E forse l’ago della bilancia saranno i voti di Zevi, che viaggia sopra il 16 per cento. Un discreto caos sulla carta, ma molto peggio nella realtà. Lunedì scorso, nel circolo Pd di Vigne Nuove, nella periferia nord-est, sono arrivati la polizia e due ambulanze. Riccardo Corbucci, presidente del Consiglio del III Municipio, è finito in ospedale per trauma cranico, con 5 giorni di prognosi. Sostiene di essere stato aggredito da Claudio Maria Ricozzi, presidente dell’assemblea municipale Pd, che nega e parla di “montatura”. La certezza è che hanno discusso ad altissima voce. Corbucci, sostenitore di Giuntella, ha chiesto di invalidare il congresso locale, bollando Vigne Nuove come uno dei (non pochi) circoli fantasma: sempre inattivi, tranne quando c’è da raccogliere voti.
Ricozzi, pro Cosentino, ha replicato a tono. Bufera, e alla fine il presunto scontro. Corbucci ha battuto la testa: “Sono stato picchiato” ripete. Ricozzi, sentito dal giornale on line Roma Post, replica: “Mi sono avvicinato mettendogli due dita davanti alla bocca per fargli capire che doveva smetterla. E lui è caduto all’indietro: io ho anche cercato di trattenerlo”. Il caso potrebbe tracimare in tribunale (“Ho presentato una denuncia” fa sapere Corbucci). Nervi più che tesi anche nel circolo Pd di Cinecittà, dove il congresso è stato rinviato a martedì. Secondo il blog Monitore Romano, sarebbe scoppiata una guerra interna sul controllo di un centinaio di tessere. Mercoledì scorso alcuni iscritti hanno occupato per protesta l’ingresso del circolo, e sono stati insulti e e spintoni.
Problemi anche in un altro circolo di peso, quello di Trastevere, dove sono volati stracci tra renziani. Ma tutti accusano tutti, nel Pd romano. La deputata Bonaccorsi, vicina al fu rottamatore, ha fatto notare che “in 7 circoli Cosentino ha preso il 100 per cento”. L’ex capogruppo in Comune replica: “Si è svolto tutto secondo le regole”. Ieri la Zabatta ha parlato di circoli “invasi dalle truppe cammellate di questo e di quel candidato”, per poi invocare: “Chi di dovere intervenga al più presto”. A margine, il giudizio (anonimo) di un maturo dirigente: “Le tessere gonfiate le usano tutti, la guerra è guerra”. Ieri sera dibattito congressuale al circolo Pd Aurelio Cavalleggeri (Roma Nord). Sala piccola e stracolma: età media piuttosto alta, tante donne, molti con il blocchetto degli appunti.
A presentare le mozioni Cosentino, Zevi e i rappresentanti degli altri due candidati (il consigliere regionale Mario Ciarla per Giuntella, l’ex parlamentare Vincenzo Vita per Zabatta). Quattro discorsi con un punto in comune: le regole per le primarie sono sbagliate. Ovvero, “non ci si può iscrivere e votare nello stesso giorno”. Nel circolo gli iscritti sono raddoppiati: da 150 a oltre 300. “Ma non devi pensare male, molte sono ex iscritti che si erano allontanati in questi anni” spiega Gianna, a sinistra “dai tempi del primo manifesto”. Sostiene: “Stiamo sempre a votare, tra primarie di ogni tipo. Non facciamo politica, così è una conta continua”. Accanto a lei un signore: “Se mi sta passando la voglia? No, l’idea vale più di tutto”. In sala, i candidati ammettono: “Siamo sui giornali solo per le tessere e le botte, è un segnale di allarme”. I militanti annuiscono, una signora sussurra: “Sono qui perché sono di sinistra, ma iscrivermi a questo Pd, mai”. Enrico Berlinguer la scruta da un vecchio quadro.

sabato 2 novembre 2013

Tornando da un concerto

Oggi posto una poesia che il sito prosaepoesia.net ha pubblicato lo scorso 31 ottobre, l'opera è tratta da La fatica di non pensare (edizionidelfaro.it/lafaticadinonpensare).
Vi chiedo cortesemente di mettere il vostro I LIKE e di condividere la poesia nei social. Se poi vi avanza un po' di tempo fatevi follewer di questo blog. Gracias
 
Vedo cavalli e cani
e altri animali
che non conosco,
non riconosco.
Sento musiche
di molti paesi:
sensuali,
romantiche,
eroiche,
alcune orgogliose.
I musici che le suonano
non si guardano nemmeno
e non hanno
orecchi per ascoltare.
Non vedono e non sentono.
Si conoscono i cani e i cavalli?