venerdì 28 giugno 2019

La foresta rossa di Chernobyl

Da appassionato delle vicende di Chernobyl, oggi vi voglio parlare della foresta rossa. Molte delle cose che vi scrivo le ho verificate qui: www.vice.com/chernobyl - www.diregiovani.it/chernobyl.

La cosa fondamentale da raccontare è che le foreste intorno a Chernobyl non si stanno decomponendo in modo corretto. Tutto è rimasto misteriosamente congelato nel tempo.
Gli scienziati che studiano l'ambiente all'interno della zona di alienazione hanno notato qualcosa di strano per quanto riguarda gli alberi, in particolare quello che hanno descritto come "un significativo accumulo di rifiuti nel corso del tempo"... E per "significativo" intendono dire che gli alberi morti (dei veri e propri zombie) non si decompongono, così come accade per le loro foglie, che restano al suolo senza segni di marcescenza. Il fenomeno è particolarmente pronunciato nella Foresta Rossa, una zona boschiva vicino a Chernobyl che deve il proprio nome al fatto che gli alberi hanno assunto un colore zenzero e sono morti a causa dell'avvelenamento da radiazioni nella zona.
La ragione del mancato decadimento organico intorno a Chernobyl è dovuto al fatto che microbi, batteri, funghi, vermi, insetti e altri organismi viventi conosciuti come decompositori non sono lì per fare il loro lavoro. Oltre a sbarazzarsi di materia che è fondamentalmente un'esca per gli incendi, - nel 2018 c'è stato un incendio nella zona di Chernobyl ma le autorità hanno dichiarato d'averlo tenuto sotto controllo, bah... - gli organismi decompositori sono essenziali quando si tratta di favorire la crescita delle piante, dato che hanno il compito di degradare sostanze nutrienti provenienti dalle carcasse vegetali che vanno a finire nuovamente nel terreno. La mancanza di decompositori potrebbe anche spiegare perché gli alberi che sono sopravvissuti intorno a Chernobyl stanno crescendo molto lentamente.
Gli scienziati hanno fatto un esperimento sulla decomposizione di questi alberi e di quelli di zone non contaminate, i risultati sono stati sorprendenti: i campioni collocati in zone altamente contaminate hanno mostrato il 40 per cento in meno di decomposizione di quelli collocati in luoghi incontaminati.


A proposito di incendi, la zona di alienazione è monitorata da squadre di vigili del fuoco che hanno il compito di prevenire incendi boschivi, ma non sono preparati ad affrontare un evento su grande scala, quasi nessuno di loro ha formazione professionale ed equipaggiamento adeguati. Usano delle torri di avvistamento per monitorare, e contano dell'aiuto di un elicottero che è occasionalmente disponibile, oltre ad un carro armato sovietico che è stato equipaggiato con una lama lunga sette metri che serve ad abbattere e schiacciare gli alberi morti che si rifiutano di decomporsi lungo le strade.

martedì 25 giugno 2019

Compleanno attuale, attualissimo

Il 25 giugno del 1903 nasceva George Orwell, maestro della fantapolitica. Noi italiani dovremmo essere molto grati a questo uomo di cultura che, in maniera magistrale e cinica, ha definito molto bene i meccanismi totalitari di controllo del pensiero. Ah, quando gli italiani inizieranno a pensare con la loro testa, magari l'aggettivo "orwelliano" non si userà più... Nel frattempo prepariamoci alla balle che verranno sparate per spendere l'inverosimile per le Olimpiadi Milano Cortina e prepariamoci ai primi arresti. Sempre per conto e per nome del popolo caprone. 😘 

Fonte: web

Libri assolutamente da leggere, attualissimi, La fattoria degli animali e 1984.

domenica 23 giugno 2019

Luoghi abbandonati da visitare

Da cultore di luoghi abbandonati e di situazioni di vita estreme, mi sto appassionando particolarmente alla serie televisiva su Chernobyl. Non vi nascondo che uno dei miei sogni è quello di poter visitare la Centrale di Chernobyl ma anche Pripyat, la città creata negli anni settanta per far vivere i lavoratori e i costruttori della centrale.
Cercando qua e là nel web, le info riportate le ho prese da vari articoli, in questi giorni è molto facile reperire info, ho trovato un po' di "consigli" sull'eventuale visita.
Fonte: web

L'area è stata aperta ai turisti pochi anni fa, quando i funzionari ucraini etichettarono le visite come sicure. Migliaia di persone continuano a recarsi nella zona di esclusione della centrale nucleare. 
A proposito di radiazioni, quotidianamente ogni persona ne viene colpita, l'American College of Radiology stima che in media ogni americano viene esposto a circa 3 millisievert (mSv) di radiazioni all'anno, una quantità che rientra comunque nei livelli di sicurezza. 
Ad esempio, le radiazioni dei dispositivi medici come radiografie e simili vanno da meno di 1 mSv a circa 20 mSv in alcuni casi. Mentre le radiazioni da 50 a 200 mSv possono causare danni cromosomici, mentre da 200 a 1.000 mSv potrebbero portare ad un temporaneo calo dei globuli bianchi. Per dosi superiori ai 2.000 mSv il rischio di incappare in gravi malattie è elevato, mentre in caso di esposizione a radiazioni superiori ai 10.000 mSv la morte avviene entro pochi giorni.
A seguito della fusione della centrale nucleare di Chernobyl, decine di operai ed addetti alla pulizia dello stabilimento sono stati esposti a livelli di radiazioni tra 8 e 16 mila mSv, l'equivalente ad 80-160.000 radiografie al torace: 134 dipendenti hanno sviluppato gravi malattie da radiazioni, mentre 28 sono morti. Ad oggi le rovine del reattore di Chernobyl sono contenute sotto un guscio di metallo e sono ancora altamente radioattive, rimanendo tali anche per i prossimi 20.000 anni.
Quando il reattore numero 4 è esploso, ha rilasciato livelli mortali di radiazioni, che si sono espanse anche al di fuori dell'area grazie a fenomeni meteorologici, ad esempio il vento. Di conseguenza, anche le località più lontane sono diventate radioattivi anche se la distribuzione non è stata uniforme.
Fonte: web

Ma veniamo all'eventuale visita. Secondo quanto affermato dal dottor Fred Mettler del Department of Radiology alla University of New Mexico School of Medicine, le zone aperte al pubblico potrebbero aver ricevuto una dose più bassa di radiazioni, nonostante la loro vicinanza al reattore.
Anche i livelli di radiazioni intorno a Chernobyl erano inferiori rispetto alla media registrata prima dell'incidente, il che potrebbe aver contribuito a mitigare l'aumento.
I turisti vengono confinati a determinate aree e non sono autorizzati a girare da soli. I responsabili dei Chernobyl Tour lo specificano più volte sul sito web della compagnia che li gestisce. Se fate un giro su TripAdvisor trovate molte recensioni, praticamente tutte ottime e molto recenti. L'ultima che ho letto era datata a fine aprile.
La visita di un giorno inizia a termina con il passaggio attraverso un checkpoint per il controllo della dosimetria e la misurazione delle radiazioni. Un altro checkpoint è presenta a metà tour.
I turisti non possono toccare nessuna struttura o impianto o rimuovere nulla dalla zona. E' anche vietato sedersi o posizionare qualsiasi attrezzatura fotografia sul terreno.
L'anno scorso, sono stati circa 60.000 i turisti che hanno visitato Chernobyl, che la rendono la meta preferita dai turisti che ogni anno vanno in Ucraina. Le agenzie turistiche hanno svelato che le prenotazioni a Chernobyl sono aumentate di circa il 30% a maggio e probabilmente saranno ancora più elevata nei mesi estivi a causa del successo della serie tv.

venerdì 21 giugno 2019

Promo estate 2019

Eccomi con la consueta promo sui miei libri, valida per tutta l'estate, quindi terminerà il 21 settembre. 
CHI ACQUISTA UNO O PIU' DEI MIEI LIBRI, OLTRE ALLA DEDICA PERSONALIZZATA, RICEVERA' IN REGALO LA MIA PRIMA RACCOLTA DI POESIE, "SOTTOVOCE", RISALENTE AL BASSO MEDIOEVO E UNO DEI MIEI ULTIMI RACCONTI. IL RACCONTO LO POTRETE SCEGLIERE TRA UNO DEI 12 SCRITTI CHE VERRANNO PUBBLICATI A FINE 2019 O INIZIO 2020, IN UNA NUOVA RACCOLTA. VOLETE SAPERE IL TITOLO? LO DIRO' SOLO A QUELLI CHE ACQUISTERANNO UN LIBRO! 😈😉😎

Se non mi avete mai letto o comunque avete bisogno di un ripasso...

Racconti americani Una raccolta di trenta racconti, quasi tutti inediti, scritti con il solito stile intriso di cinismo, ironia e disincanto, ma anche con una profonda dolcezza. Una scrittura attenta e appassionata, che trova come amici personaggi vinti e sempre alla ricerca di speranza, redenzione, voglia di amare ed essere amati, scavando nel marciume della vita fino a raggiungere un po’ di pace.
In quanti siamo rimasti in questo caffè Ci sono raccolte di poesie che vorresti non finissero mai. Dopo poche pagine, osservi le restanti covando la speranza che siano interminabili. Raggiunta l’ultima chiudi la copertina con dispiacere e osservi malinconicamente il segnalibro, sapendo che non troverà più collocazione, con la netta sensazione che il rapporto con l’autore non sia concluso. Trattieni tra le mani quella preziosa raccolta d’emozioni pensando: “Questo è uno di quei libri che avrei voluto scrivere!” 
L'uomo che piangeva in silenzio «Ogni romanziere, all’inizio, vuole scrivere poesie e, non riuscendoci, prova con i racconti, che sono la forma letteraria più difficile dopo la poesia. Poi, fallendo anche con quelli, l’unica cosa che gli resta da fare è mettersi a scrivere un romanzo». Lo disse William Faulkner in un intervista rilasciata pochi anni dopo aver ricevuto l’ambito premio Nobel. Ne L’uomo che piangeva in silenzio Mauro Fornaro coniuga entrambi i generi, romanzo e racconto, in una struttura narrativa sorprendente. 
Una complessa semplicità Questa raccolta di scritti, poesie ma non solo, affronta il tema della solitudine nella società moderna. L’autore, dalla politica ai sentimenti umani, dall’educazione allo sport, critica le moderne dinamiche sociali senza mai staccarsi dal suo vero grande desiderio: vivere la vita fino in fondo.
La fatica di non pensare Si possono scrivere belle poesie? Può la solitudine essere creativa? Le risposte a queste e ad altre domande che l’autore si pone, si trovano tra le pagine di La fatica di non pensare, ultima opera firmata Mauro Fornaro. Vi ritroviamo le medesime tematiche de Una complessa semplicità: riflessioni critiche sull’attualità politica, solitudine e incomunicabilità nella società contemporanea, Charles Bukowski e la letteratura americana. 
Se volessi essere disturbato Ecco il sicario dal cuore spezzato. C’è anche il fratello maggiore, fine aguzzino. Addirittura il serial killer brutale e spietato. Poi, l’uomo che sceglie il silenzio per sopravvivere e la vecchia ballerina stanca. Questi sono solo alcuni dei molti personaggi che abitano le pagine di questi 30 racconti, usciti dalla prolifica penna di Mauro Fornaro.

Per l'acquisto dei libri scrivetemi a maurofornaro76@gmail.com, o contattatemi nei social, - a proposito, mettete il vostro MI PIACE sulla mia pagina Facebook -, eventuali spese di spedizione sono da calcolarsi a parte, tipologia di pagamento da concordarsi. 😘

mercoledì 12 giugno 2019

Un trio niente male

E' quello che vi aspetta sabato, dalle 21, alla osteria Al Capolinea a Follina, in provincia di Treviso. 
American Stories è un progetto nato dall’idea del sottoscritto e di due belle anime come il musicista Cristian Secco e la blogger Sara Bao. Un viaggio virtuale attraverso gli USA, con storyline che evolve di volta in volta basandosi sui miei racconti (Racconti Americani), sulle canzoni di Cristian e sulla cultura americana, letteraria e musicale, studiata da Sara.  
Una serata tra musica, racconti e aneddoti per promuovere sound e letteratura americana tra storie del Sud degli Stati Uniti, folk music, banditi e musicisti che hanno venduto l'anima al diavolo.
Con questo video vi accompagniamo nei "nostri" States. 
P.S. Purtroppo il maiale del video non ci sarà... 😂

giovedì 6 giugno 2019

American Stories "Al Capolinea"

Eccomi qua con un altro appuntamento con American Stories e il mio libro di racconti Racconti Americani. Saremo ospiti sabato 15 giugno, a partire dalle 21, alla osteria Al Capolinea a Follina, in provincia di Treviso.
American Stories è un progetto nato dall’ idea del sottoscritto e di due belle anime: il musicista Cristian Secco e la blogger Sara Bao, è un viaggio virtuale attraverso gli USA, con storyline che evolve di volta in volta basandosi sui miei racconti, sulle canzoni di Cristian Secco e sulla cultura americana, letteraria e musicale, studiata da Sara Bao. 
Una serata tra musica, racconti e aneddoti per promuovere sound e letteratura americana tra storie del Sud degli Stati Uniti, folk music, banditi e musicisti che hanno venduto l'anima al diavolo.


lunedì 3 giugno 2019

Happy B., Allen

Il 3 giugno del 1926 nasceva un vero alternativo, Allen Ginsberg. In questi anni in cui molti cretini fanno gli alternativi, ma sono solo il prodotto di un manager furbo o di milioni di idioti che corrono loro appresso, posso affermare che questo signore non solo è stato uno alternativo e outlaw, ma ha avuto un peso ben importante nella controcultura mondiale. 
Fondamentale è tutta l'opera di Ginsberg, così come è fondamentale questa sua definizione di poesia “La poesia non è un' espressione. È il tempo di notte, dormire nel letto, pensiero di quello che realmente pensi, rendere il mondo privato pubblico, ed è questo che il poeta fa.”
Leggetelo quanto più potete e studiate la sua vita. 
Fonte: web