sabato 28 novembre 2015

Per te

Poesia di Walt Whitman, A uno sconosciuto.
Sono stanco e lavoro anche domani, tutto il giorno. Mi manchi Mirca, questa poesia è per te... "devo pensarti a te quando seggo da solo o veglio la notte da solo"






Sconosciuto che passi! tu non sai con che desiderio io ti guardo,
tu devi essere colui che io cercavo, o colei che cercavo
(mi arriva come un sogno),
certamente ho vissuto in qualche luogo una vita di gioia,
con te
tutto è ricordato, mentre passiamo l'uno vicino all'altro
fluido, amorevole, casto, maturo
sei cresciuto con me, sei stato ragazzo o ragazza con me,
io ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo è diventato
qualcosa che non appartiene soltanto a te, nè ha
lasciato  che il mio restasse mio soltanto,
mi hai dato il piacere dei tuoi occhi, del tuo volto, della
tua carne, mentre io passo tu ne prendi in cambio
dalla mia barba, dal  mio petto, dalle mie mani,
non devo parlarti, devo pensarti a te quando seggo da solo o
veglio la notte da solo
devo aspettarti,  non dubito che t'incontrerò ancora,
e a questo devo badare, di non perderti.

giovedì 26 novembre 2015

Che cazzo avete da ridere?

Pensata in due giorni e scritta in mezz'ora. Imparate a conoscermi.
Notte...




Mi dicono che rido poco,
che dovrei ridere di più.
Ma loro non sanno che
ridere con me
è come entrarmi
nell’anima,
ridere con me
è un fatto intimo,
molto intimo.

Chissà se poi
tutti quelli
che mi dicono
che dovrei ridere di più
si perdono nelle tenebre
della notte
disperati
e pazzi di dolore
per la loro esistenza
che non va
come gli avevano fatto credere che
sarebbe andata.
Perché la vita è spesso
solo una grande rottura di palle.
La caldaia rotta, il lavoro sempre
più stressante,
i falsi amici che dimostrano di
essere effettivamente
falsi amici.
Non si trova mai parcheggio,
la gente è pazza per il terrorismo
e le malattie che vengono
dall’Africa.
Le religioni sono un business,
le banche trafficano in armi
e tutti sappiamo che
per quanto bella e soddisfacente
possa essere la vita,
alla fine torneremo ad essere polvere.
Che cazzo avete tutti da ridere?
Prendete Robin Williams
ha passato la sua intera esistenza
a far ridere gli altri
e poi si è ritrovato solo
a dover sconfiggere il demone della depressione.
Nessuno di voi, abituati ad avere sempre
il sorriso stampato in faccia,
che si sia accorto della sua solitudine, eh?
Bravi tutti a ridere sempre,
un po’ come scoreggiare  
ad ogni pensiero fatto.
La felicità non è ridere sempre.
La felicità, probabilmente,
non esiste.
Al massimo si può aspirare
serenità.

L’uomo più sereno è
quello depresso,
solitario e triste.
Amare non è essere felice,
amare è vivere.
Io vivo
e rido con chi cazzo mi pare.

domenica 22 novembre 2015

Di voi non mi piace nulla

Poesia scritta in questo week end. Nulla di personale...


Credetemi,
ascoltare musica classica,
di cui ci capisco poco
ma sento le melodie
e le vibrazioni,
mi appaga
molto di più
che aspettare che mi rispondiate
al telefono
o ad una mail.
Per non parlare
dei vostri cazzo
di discorsi,
sapete tutto e
nonostante questo
il mondo sta andando a puttane.
Parlate quando serve
e per il resto del tempo
fate come me.
Provate a vivere come se
il silenzio fosse
la priorità.

La sonata per viola
opera 147
di Sostakovic
ha una grande carica spirituale.
Mi piace
molto di più di voi
e non ha la bocca…

mercoledì 18 novembre 2015

Nel bar del porto

In questi giorni di nebbia, riprendo una mia poesia già edita e tratta da La fatica di non pensare. Ho bisogno di essere avvolto, come dall'amore di Mirca e dalla poesia. E mettiamoci pure il caffè.



 Nel bar del porto
i marinai vanno a bere
qualche bicchiere
tra una partita e l’altra:
i visi segnati dal tempo.

Battono le mani grevi sui tavoli,
parlano di tutto per non parlar di niente
si lasciano andare a qualche bestemmia:
misurano la vita per la pesca del giorno prima.

La nebbia avvolge
gli alberi maestri
dei pescherecci
e i cani, fedeli
(chissà perché)
salutano latrando
il nuovo giorno.

Domani,
se andrai al bar del porto,
sentirai quel dolce inganno di vita
tanto lieve
come il fumo di una sigaretta.

martedì 17 novembre 2015

Se vi sembra...

In giorni come questo, pieno di impegni e di giri come una trottola, riprendo i versi di Carver. E anche le giornate più pesanti, come questa, l'anima si tranquillizza e naviga più serena.
Buona giornata!

Si esce e si chiude la porta
senza pensarci. E quando ci si volta
a vedere quel che si è combinato
è troppo tardi. Se vi sembra
la storia di una vita, d'accordo.

Da Racconti in forma di poesia - R. Carver

sabato 14 novembre 2015

Oggi dico la mia

Non mi piace il buonismo, ne tanto meno l'odio. Mi affascinano le religioni ma non ne frequenterei nessuna. Non voglio appartenere a nessun dio. Sono tutte invenzioni, con solide e consolidate strutture. Ammiro le religioni, in loro c'è grande arte e filosofia. Ma nessuno mi convincerà mai che sopra di noi c'è un qualche dio che ci protegge. Chissà poi da cosa, da una persona che ha un dio diverso dal mio e che lo protegge da me?
I moti integralisti filosofico-religiosi, vedi il presidente turco Erdogan, così come le guerre per la democrazia americane, le ritengo delle grandi balle. Sostenute solo per il POTERE. Questa è la parola chiave: POTERE. Lo è sempre stata per le religioni, lo è sempre stata per ogni nazione.
La vera soluzione sarebbe non fabbricare più armi, oppure evitare di sostenere l'Isis contro Assad. Filosofia spiccia, già... 
La vera soluzione sarebbe quella di non rompere le balle a nessuno, lasciare vivere e leggere libri, scopare, bere birra e scalare le montagne. 
Ma l'uomo ha bisogno di progresso, come se il vero progresso fosse bombardare la Libia o uccidere centinaia di persone a Parigi. L'umanità ha bisogno di potere, di nutrirsi di conquiste per sentirsi più forte. E siccome siamo superficiali e pensiamo alle emozioni spicce, ci nutriamo anche di odio e buonismo. 
Non possiamo vivere tutti assieme, non possiamo odiare tutti indistintamente, non possiamo essere perennemente stupidi e poi stupirci per la violenza che riceviamo, che è uguale a quella che abbiamo dato.
Non mi piace tutto quello che sta succedendo, ma c'è chi vive per questo. I rifugiati sono vittime, come le persone che sono morte a Parigi. Ma forse questa frase non è né buonista, né intrisa d'odio.

martedì 10 novembre 2015

Lo sport...

Ritorno a parlare di doping nello sport. Ieri è "scoppiata" la bomba del doping in Russia, come se non fosse alla conoscenza di tutti...
Personalmente penso che, come nel caso del ciclista Armstrong ma anche del caso Cina di qualche anno fa, sia il caso di parlare di doping di Stato. Armstrong era protetto e sostenuto da molti, gli stessi che, una volta "scoperto il farabutto", gli hanno voltato le spalle". Di Armstrong ho parlato a proposito del film The Program in alcuni post tra settembre e ottobre.
La Russia sta lottando per la supremazia mondiale, in tutti i settori. Come la Cina e gli USA. Il resto del mondo, compreso CINA e USA nel caso russo, gli fanno la guerra. Morale della favola, è giusto che gli atleti russi e magari anche il governo, paghino per gli errori. Ma dire che questa battaglia è portata avanti solo per coscienza etica e non per gestione del potere, io, personalmente, non me la sento.

Se non avete letto nulla del caso russo: 

sabato 7 novembre 2015

Qualche titolo dopo American Ciacoe

Ieri sera avevo promesso agli spettatori che avrei postato i titoli di cui ho parlato ieri. Promessa che mantengo subito!

Mark Twain Le avventure di Huck
J.R. Lansdale Cielo di sabbia
W. Guthrie Una casa di sabbia
J. Steinbeck Furore
H. Miller Tropico del cancro - Tropico del capricorno - Primavera nera
J. Fante La grande fame
J. Kerouac I sotterranei - Sulla strada
P. Roth Indignazione - Pastorale americana
J. Cheever I racconti - Bullet park
F.S. Fitzgerald Racconti - Il grande Gatsby
E. Hemingway I quarantanove racconti - Addio alle armi
J. Sinclair Guitar army
E. Bunker Educazione di una canaglia 
A. Portelli America Profonda

Spero d'averli inseriti tutti! 

venerdì 6 novembre 2015

Stasera AMERICAN CIACOE, non mancate!

Ultimo avviso per American Ciacoe: questa sera, venerdì 6 novembre, a Carbonera - TV- sala Aldo Moro, via Roma. Inizio 20:45, il nostro live è negli eventi di "Bibliotecando" organizzato dall'Assessorato alla Cultura

Lo spettacolo American Ciacoe è una passeggiata negli States del secolo scorso, con musica live e reading letterario.
Il progetto non vi presenterà solo musica e letteratura, ma vuole portare gli spettatori nella società e nella cultura per capire il perché sono nati capolavori come Il grande Gatsby, il mito di Elvis, On the road e l’impegno civile portato avanti da Cash e Seeger. Durante la serata, si alterneranno canzoni (i musicisti sono tutti componenti della band folk The Fireplaces – www.thefireplaces.it), a letture estrapolate dai capolavori della letteratura americana, curate dal sottoscritto. American Ciacoe porterà il pubblico a riflettere sulle varie epoche di vita sociale ed economica del secolo scorso americano. Insomma,una serata dove ascoltando musica e letteratura si può comprendere meglio il mondo a stelle e strisce, grazie anche alle riflessioni e allo scambio di battute dei “ciacoers”.

Ieri la Tribuna di Treviso ci ha dedicato questo articolo: 
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giovedì 5 novembre 2015

Ha ragione

Mirca mi dice che sono pesante
ma io non lo sono
Mirca mi dice che sono una persona buona
ma io non lo sono

Le persone continuano a descrivermi troppo
facilmente
loro non mi capiscono,
chissà se per mancanza di tempo
o capacità,
Io non ho niente da dire
a loro
e non mi preoccupo che cambino idea
oppure no,
delle persone non mi
preoccupo.
Le persone mi lasciano
in pace
non per rispetto della mia
solitudine
ma per evitare d'avere rotture
da parte mia.
Le persone si fidano di quello che dicono
i politici, i preti, i medici
e perfino il vigile urbano.
Le persone pensano che
si debba parlare per essere intelligenti.
Ognuno spara la propria cagata su notizie
che sono false,
pensa a che discorsi che possono venir fuori!
Io non mi fido dei politici, dei medici e dei vigili urbani,
ho paura dei preti
ma sto zitto.
L'estrema forma di intelligenza è starsene zitti
e parlare con un foglio
oppure un quaderno
o un computer.
Le persone vorrebbero essere ricche
e non fare niente tutto il giorno.
Io vorrei solo essere più bravo a fare quello che
faccio già.
Poi vorrei passeggiare mano nella mano
con Mirca,
poter abbracciare tutti i giorni
mio figlio
e poi la vita potrebbe durare
fino all'eternità.

Mirca mi dice che
siamo innamorati
e stiamo bene insieme.
Ha ragione.

lunedì 2 novembre 2015

Torna AMERICAN CIACOE

Rieccomi con il live di musica e letteratura americana del '900, American Ciacoe, venerdì 6 novembre a Carbonera - TV- sala Aldo Moro, via Roma 52. Inizio 20:45, il nostro live è negli eventi di "Bibliotecando" organizzato dall'Assessorato alla Cultura

Lo spettacolo American Ciacoe è una passeggiata negli States del secolo scorso, con musica live e reading letterario.
Il progetto non vi presenterà solo musica e letteratura, ma vuole portare gli spettatori nella società e nella cultura per capire il perché sono nati capolavori

come Il grande Gatsby, il mito di Elvis, On the road e l’impegno civile portato avanti da Cash e Seeger. Durante la serata, si alterneranno canzoni (i musicisti sono tutti componenti della band folk The Fireplaces – www.thefireplaces.it), a letture estrapolate dai capolavori della letteratura americana, curate dal sottoscritto. 

Oltre a questi momenti, American Ciacoe porterà il pubblico a riflettere sulle varie epoche di vita sociale ed economica del secolo scorso americano. Insomma, una serata dove ascoltando musica e letteratura si può comprendere meglio il mondo a stelle e strisce, grazie anche alle riflessioni e allo scambio di battute dei “ciacoers”.
Noi vi aspettiamo! 

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