martedì 23 febbraio 2021

Punto e Basket Camp 2021

Rieccomi con il camp più bello del mondo e, ovviamente, con lo staff più bello del mondo😎💥.
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👉Oltre alle attività di 🏀basket e minibasket🏀, ci saranno splendidi momenti 🏄relax🏊 e la fantastica e mitica gita a Mirabilandia🎠.

Dimenticavo, lo staff tecnico è sempre lo stesso: cioè il migliore del mondo. Costituito da professionisti preparatissimi, che arrivano da tutta Italia e con esperienza in tutti gli aspetti della pallacanestro.

Per dubbi o informazioni: 🖳 puntoebasket@hotmail.it
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martedì 16 febbraio 2021

Lo sport come la poesia

Quale modello di sport vogliamo? Sempre che lo si stia cercando. Non c'è un modello di sport in Italia e sono convinto che i "piani alti" non lo vogliano. Parlo dello sport di base, i riflettori sulla Champions League non mi interessano.
Il nuovo Governo Draghi ha rinunciato, volutamente, al ruolo del ministero dello sport. Perché? Perché in Italia lo sport è sempre stato visto, e da molti vissuto, come un aspetto non primario della vita delle persone. Non è considerato come momento di formazione e culturale, ma solo come sfogo e tempo libero, nel senso più superficiale e inutile. Il grande merito di Spadafora era stato quello di sollevare polveroni sullo sport. Meglio rimetterlo a tacere...
Le ricordo bene le facce basite ed esterrefatte delle persone quando rispondevo "Faccio l'allenatore". La mentalità era, ed è, questa. Non le guardo neanche più in faccia quando me lo chiedono. Ma ora c'è l'aggravante che bisogna affrontare la questione sport. La coerenza sta nel fatto che in Italia lo sport è sempre stato trattato così  e continuerà ad esserlo. Lo sport (di base) verrà sempre trattato come il cugino stupido e fastidioso che, un paio di volte l'anno, ha qualche istante di celebrità.
I governi fanno esattamente quello che pensano gli italiani, almeno in materia di sport. 
Per concludere il discorso, penso che il Ministero dello Sport andrà alla Politiche Giovanili, o ad un sottosegretario, magari una donna, come successe con Giorgetti nel Conte I. Più remota l'ipotesi che lo tenga lo stesso Draghi. 
Lo sport è proprio come la poesia, qualcosa di bello e affascinante ma meglio non conoscerlo in maniera profonda. 
Lasciamolo lì, che da lontano non rompe a nessuno. 
Chi ama lo sport veramente, continuerà a farlo. Proprio come la poesia. 

lunedì 8 febbraio 2021

Per una volta non siamo ultimi!

Buongiorno.

Oggi qualche dato sull'editoria europea e, non ci crederete, l'Italia ne esce benino. 

Secondo i dati pubblicati dall’Associazione italiana editori, l’editoria europea varrebbe tra i 36 e i 38 miliardi di euro. L’editoria italiana è la quarta del Vecchio Continente, nonché la prima industria culturale del nostro Paese... sei dei 10 principali gruppi editoriali mondiali sono europei. Il mercato del libro nel corso del 2020 ha fatto registrare le crescite più significative tra i Paesi europei in Olanda e nel Regno Unito, con incrementi percentuali rispettivamente del 7% e del 5,5%. 
L’intero settore editoriale italiano, al 2019, valeva circa 3,037 miliardi di euro. Nel 2020 nel nostro Paese le vendite di libri sono cresciute dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Tenendo conto anche di e-book e audiolibri, la crescita percentuale sale ulteriormente al 2,4%.
Nel confronto con l’Europa, il numero positivo italiano... è superiore a quello di Francia e Germania, che calano rispettivamente del 2% e del 2,3% e poco inferiore a quello spagnolo (+1%), mentre il Portogallo ha registrato un crollo (-19%). Sul podio salgono Regno Unito (+5,5%), Olanda (+7%) e Finlandia (+2) che fanno decisamente meglio dell’Italia. Però non ci possiamo lamentare perché per anni siamo stati il fanalino di coda, inoltre sappiano che questi Paesi hanno una tradizione di lettura superiore alla nostra, ma soprattutto hanno avuto un vero boom dell’e-commerce. Il risultato negativo del Portogallo non differisce da quello di altri paesi del Sud e Est Europa, dove le vendite online sono ancora poco sviluppate. 
Fonte: web
Rimane comunque preoccupante il calo delle vendite in libreria che accomuna tutti i paesi dell’Unione. Da sottolineare la particolare difficoltà delle librerie di catena, di quelle che si trovano nei centri turistici delle città d’arte, all’interno dei centri commerciali, stazioni ferroviarie e aeroporti. In Italia le librerie – e più in generale i canali fisici – cedono quote di mercato all’online che dal 27% del 2019 ha avuto incrementi fino al 43%. I canali fisici, però, hanno recuperato terreno nel corso dell’anno, in particolare a dicembre quando sono saliti al 57% rispetto al 52% di aprile, del resto andare in libreria per scegliere i libri da regalare a Natale è un’abitudine consolidata. Infine, emerge chiaramente la concentrazione di una larga fetta delle vendite nelle mani di un solo operatore: Amazon rimane la regina dell’online e degli e-book anche in auto pubblicazione. 
Una volta tanto non dobbiamo vergognarci del confronto con gli altri paesi europei. Chissà quanto merito c'è delle politiche del Governo e quanta invece è la voglia degli italiani di leggere?! Io opto per la seconda. Come già detto in tempi non sospetti, in tema di letteratura, sport e cultura in generale, il Governo ha gestito molo male la pandemia. 

giovedì 4 febbraio 2021

Diciassette mesi fa non conoscevo il mondo dello sport [cit.]

“Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le Politiche giovanili e lo Sport eravamo in un’altra era, in un momento completamente diverso da questo. Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti dell’infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione."...

Queste sono le parole di Vincenzo Spadafora, l'ormai ex Ministro dello Sport che, dall'alto della sua ingenuità, ha tranquillamente ammesso che di sport 17 mesi non sapeva nulla. Onestamente, in un anno e mezzo circa, ha imparato qualcosa ma direi pochino. Parlassimo di minibasket saremmo tra le prime conoscenze e conoscenze. Più verso le prime.
E' normale che un Ministro della Repubblica possa tranquillamente ammettere la sua ignoranza nella materia per la quale viene chiamato MINISTRO?! Direi di no. Ma siamo il paese in cui i ministri si permettono di dire "Abbiamo sconfitto la povertà" - Di Maio , oppure "Annientarci negli uffici a lavorare" - Toninelli.
Ma il problema non è questo, di promesse assurde i politici ne hanno sempre fatte, dal milione di posti di lavoro agli ospedali aperti anche in Emilia Romagna nei week end, proprio come in Veneto. E mille altre. Il vero problema è che la povertà culturale di molti politici attuali sia totale. 
Noi allenatori (educatori), insegniamo ai ragazzi a dare il massimo e di pretendere tutto dalle proprie capacità e, al di là dei risultati finali, dovranno essere orgogliosi d'avercela messa tutta.
Poi arrivano questi. Tristi come quei colleghi che si mettono a zona per quaranta minuti, dentro l'area, fitti, fitti. E alla fine festeggiano per una vittoria che farebbe piangere pure i morti.

Fonte: web
Le dichiarazioni di Spadafora, Di Maio e Toninelli le trovate qui: bolognabasket/spadaforailpost/dimaioilpost/toninelli.

martedì 2 febbraio 2021

La vera natura dei politici

Buongiorno.

Vi propongo una poesia, edita ne La fatica di non pensare, il cui titolo è Secondo Platone
La mia riflessione verte sul fatto che, a prescindere dalle idee politiche, i politici agiscono, non tanto per il bene della comunità, quanto per mantenere vivo il proprio lavoro. Come facciamo tutti noi, come fa il salumiere, come fa la parrucchiera. Mettendo in primo piano le dinamiche di salvaguardia della poltrona, del seggio, ecc., rispetto agli interessi della comunità. La vita pubblica, della comunità, è un aspetto secondario rispetto al loro interesse personale. 



Cari politici,
voi sareste
l’”anima razionale”
della società
che,
secondo la convinzione
platonica
deve sovraintendere
all’attività dell’uomo
e governare?
Scusate la mia contrarietà,
ma ritengo che
George Orwell
vi abbia fotografato meglio:
dei porci che,
a costo di comandare
camminano su due gambe
e grugniscono
frasi incomprensibili
ma ammalianti.