domenica 28 ottobre 2012

Esami di maturità

E così la vera politica sarebbe quella di Berlusconi che cambia idea su cosa fare del PDL ogni 3 ore? L'ho già detto e lo ripeto, il PDL si dividerà in previsione delle politiche. O forse la vera politica sono Bersani, Renzi e Vendola che piuttosto che parlare di programmi si attaccano a vicenda? O forse la vera politica sono Formigoni e l'amichetto Albertini? La Regione Lombardia è dovrebbe cambiare nome e chiamarsi (almeno da 15 anni) Stato della Chiesa. Dove la meritocrazia quasi non esite e solo i rapporti di amicizia, che io chiamerei paraculismo, fanno lavorare. O forse la vera politica è quella della Lega Nord che rimane zitta, grande merito, visto che non ha nulla da dire? Confermo per l'ennesima volta che la LN è la vera figlia della DC. O forse la vera politica è quella di SEL e di IdV, praticamente delle srl a uso e consumo di pochi? Ragazzi, la vera politica è il vero populismo, aprite gli occhi!
Perché tutti criticano M5S di populismo e poi sono peggio di Grillo? La risposta è semplice, perché Grillo dice cose vere, anche se non sempre condivido quello che dice, mentre gli altri fanno politica per sopravvivere. La vera nuova politica i partiti storici non la vogliono, la vera nuova politica sono le migliaia di persone che porta in piazza M5S, le migliaia che vanno in corteo con i No-TAV, giusto per fare alcuni esempi. Allora, caro mio popolo gretto, chiediti perché durante la campagna elettorale in Sicilia i tg non hanno mai fatto vedere piazze stracolme per i candidati dei "grandi partiti", chiediti perché i tg non hanno quasi mai parlato delle elezioni nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose: Gricignano di Aversa (CE), San Giuseppe Vesuviano (NA), Borgia (CZ), Condofuri e San Procopio (RC) e Nicotera (VV). Non voglio inneggiare al M5S (ad oggi, la mia scelta di non voto è ancora valida) ma sapere che con il trenta per cento di deputati arrestati, imputati o indagati, l’ultima legislatura all’Assemblea regionale siciliana aveva meritato il primato storico di parlamento più inquisito d’Italia. Adesso, alle elezioni regionali, i partiti hanno promesso liste pulite, predicando un governo onesto, fatto di gente integerrima che amministrerà per il bene... del popolo. E invece tra i candidati che ambiscono ad un posto a palazzo d’Orleans c’è di tutto. Dai deputati uscenti arrestati nella scorsa legislatura, ai condannati in via definitiva per peculato, passando dagli inquisiti per intestazione fittizia dei beni e gli indagati per voto di scambio.
Il partito con più candidati già noti alle forze dell’ordine è il Movimento per l’Autonomia del presidente dimissionario Lombardo (6 candidati indagati o condannati) seguito a ruota dal PdL (4 deputati) e dal Pid di Romano che aveva anticipato di voler candidare gli indagati perché “l’abuso d’ufficio è soltanto un controllo” (robe da matti!). In realtà nelle liste del Pid c’è anche Giuseppe Drago, condannato in via definitiva per aver “distratto” i fondi riservati del presidente quand’era governatore regionale. Tutti o quasi gli inquisiti della scorsa legislatura si sono ricandidati, anche quelli che erano stati sospesi dopo le misure cautelari richieste dalla magistratura sul loro conto. In totale sono 76 su 90 i deputati uscenti che provano a tornare all’Ars: gli stessi adesso parlano di “rinnovamento della classe dirigente”. Facendo due rapidi conti siamo quasi all'85%, non male!

Alcuni esempi,
Rivoluzione Siciliana
Cateno De Luca, candidato governatore, deputato uscente e sindaco di Fiumedinisi (Me), arrestato nel giugno del 2011 per tentata concussione e abuso d’ufficio. La Cassazione ha definito “ingiusta” la sua detenzione, ma continua a rimanere indagato.
Movimento per l’Autonomia
Riccardo Minardo, arrestato nell’aprile 2011 per associazione a delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato, sospeso dall’Ars e poi reintegrato dopo la scarcerazione.
Giuseppe Picciolo, imputato con l’accusa di simulazione di reato e calunnia aggravata.
Fabio Mancuso, già indagato per corruzione, concussione e abuso d’ufficio, finito agli arresti domiciliari nel dicembre scorso per bancarotta.
Giuseppe Arena, condannato in primo grado a 2 anni e 9 mesi insieme all’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini per falso in bilancio.
Mario Parlavecchio, accusato omissione di atti d’ufficio in un’inchiesta ancora sull’inquinamento “acustico”.
Giovanni Di Mauro, accusato omissione di atti d’ufficio in un’inchiesta ancora sull’inquinamento acustico.
Giuseppe Federico, indagato per voto di scambio.
Cantiere Popolare – Pid
Santo Catalano, deputato uscente che rischiava di decadere a causa di un patteggiamento a un anno e undici mesi per abuso edilizio. Dichiarato ineleggibile dal tribunale civile era stato salvato dal voto segreto dei colleghi onorevoli.
Giuseppe Drago, condannato in via definitiva per peculato: quando era governatore si sarebbe appropriato dei fondi riservati alla presidenza. Interdetto dai pubblici uffici fino al giugno scorso adesso torna in pista.
Rudy Maira, indagato dalla procura di Caltanissetta per associazione a delinquere finalizzata alla gestione di appalti pubblici.
Pippo Gianni, ex sindaco di Priolo, arrestato nel 1994 per concussione e condannato in primo grado a tre anni, poi salvato dalla Cassazione. Anni fa espresse alla Camera il suo parere sulle quote rose in politica: “Le femmine non ci devono rompere la minchia”.
Futuro e Libertà
Mario Bonomo, indagato per concussione Grande Sud.
Franco Mineo, sotto processo per intestazione fittizia di beni, usura, concussione e peculato, è accusato di essere il prestanome del boss dell’Acquasanta Antonio Galatolo.
Mario Briguglio, accusato insieme ad altri 17 amministratori locali di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colposo per l’alluvione di Gianpilieri che provocò tre morti, il suo slogan è “prima la sicurezza del tuo territorio”.
Pdl
Girolamo Fazio, ex sindaco di Trapani, condannato a quattro mesi di reclusione e all’interdizione per un anno dai pubblici uffici per violenza privata.
Salvino Caputo, condannato in appello a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio.
Giuseppe Buzzanca, condannato a sei mesi per peculato.
Francesco Cascio, presidente dell’Ars, accusato omissione di atti d’ufficio in un’inchiesta ancora sull’inquinamento “acustico”
Musumeci Presidente
Placido Otteri, condannato in primo grado a sei anni di reclusione per tentata estorsione.
Udc
Marco Forzese, indagato nell’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania.
Giuseppe Spata, condannato in primo grado dal Tribunale a un anno di carcere.
Nino Dina, vicino a Cuffaro, indagato per concorso esterno a Cosa Nostra. Il suo fascicolo è stato archiviato.
Pippo Nicotra, sindaco del comune di Aci Catena poi sciolto per mafia nei primi anni ’90.
Pd
Giacomo Scala, imputato per abuso d’ufficio a Trapani.
Elio Galvagno, accusato di falso in bilancio per la gestione dell’Ato rifiuti Idv.
Francesco Pettinato, indagato per una presunta infiltrazione della mafia in un appalto per la costruzione di pale eoliche nel comune di Fondachelli. Ha ritirato la sua candidatura.

Tutto questo per dirvi che spero che alle regionali in Sicilia M5S faccia bene, non tanto per il partito in sé, sì caro Grillo, siete un partito, ma per dare uno scossone al Paese intero e alla classe dirigente che continua a parlare di antipolitica grillina. Prendere quello di buono che dà un avversario politico non è una debolezza ma una prova di maturità.



Mi sono documentato su: pubblicogiornale.it e ilfattoquotidiano.it

sabato 27 ottobre 2012

Senilità

Pensò a com'è triste il mare d'inverno, a come siano tristi certi week end passati a lamentarsi per la pessima settimana lavorativa. Pensò alla tristezza di certe persone tristi. Poi si stancò, riteneva già abbastanza patetici i suoi pensieri, non poteva metterli per iscritto. Si alzò, uscì dal suo studio e andò in camera da letto. Voleva rilassarsi o forse voleva qualcuno che poteva spiegarli come funziona veramente la vita.
Lo scrittore prese in braccio suo figlio. Andarono assieme davanti alla grande libreria di casa, il piccolo piangeva. Lo scrittore provò a parlargli dei suoi libri preferiti e delle avventure di Robinson Crosue, ma il pargolo piangeva lo stesso. Lo scrittore lo guardò, con uno sguardo misto tra il disperato e l'insofferente, incrociò lo sguardo del bimbo, si guardarono e il piccolo fece un mezzo sorriso prima di riprendere a piagnucolare. Lo scrittore pensò a quanto più maturi erano i neonati rispetto agli adulti. Loro piangevano ogni volta che ne vale veramente la pena, gli adulti, che di quando ne valeva veramente la pena ormai non lo sapevano più, si limitavano a piangere col cuore. Il piccoletto avrebbe mangiato di lì a poco e avrebbe smesso di piangere. Il cuore dello scrittore non si poteva vedere. Nessuno lo avrebbe visto piangere con il cuore e lui non avrebbe visto gli altri e l'immaturità non avrebbe aiutato né lui, né il mondo lì fuori.

lunedì 22 ottobre 2012

Pensando

Vedo cavalli e cani
e altri animali
che non conosco,
non riconosco.

Sento musiche
di molti paesi:
sensuali,
romantiche,
eroiche,
alcune orgogliose.
I musici che le suonano
non si guardano nemmeno
e non hanno
orecchi per ascoltare.
Non vedono e non sentono.

Si conoscono i cani e i cavalli?

sabato 20 ottobre 2012

Niente

Non posso pensare che tutto il mondo non vada bene, evidentemente sono io diverso dal mondo ma, ve lo giuro, sarei disposto a scommettere che è il mondo diverso da me. Vabbè.
Oggi non me la prendo con nessuno, tutti innocenti. Almeno voi. Quindi, leggendo il mio oroscopo su Internazionale (internazionale.it), scopro che sono io sbagliato. Questo è l'oroscopo di Brezsny, io credo negli oroscopi, chi mi conosce lo sa, molto più che negli esseri umani.
“Caro Rob, amo leggere i tuoi oroscopi. Ho l’impressione che tu sia un amico che non ho mai incontrato. Quando cerco di immaginare come sei, ti vedo sempre basso, grassoccio, calvo e con i baffi biondo ramato. Ho ragione?”.–Acquario Curioso Caro Curioso, hai fatto bene a cercare un riscontro. Per voi Acquari è un ottimo momento per verificare se quello che immaginate corrisponde al mondo reale. Per rispondere alla tua domanda, in realtà sono alto e magro, non porto i baffi e ho una lunga chioma di capelli color argento.

lunedì 15 ottobre 2012

American Ciacoe

Mercoledì 17 ottobre American Ciacoe Quartet (facebook.com/AmericanCiacoe) sarà ospite del suggestivo "Diego Armando" (facebook/diegoarmando) di Riese Pio X. Baker, Groove, Miss Norway, F. Pawn Shop, vi porteranno "a passeggio" nella cultura americana del '900: dall’America rurale degli anni venti, con le canzoni traditional e le analisi, volutamente estremiste e ciniche di Lansdale, alla Grande Depressione, stupendamente narrata da Steinbeck. Il cambiamento di vita del nuovo mondo, alla luce della imminente guerra mondiale. La nascita del sogno americano e i grandi conflitti nel ventre degli USA, fino ad arrivare agli anni settanta. 
Da Steinbeck a Hemingway, da Kerouac a Carver, da Cash a Dylan, gli autori vogliono spiegare, come ha sottolineato Bruce Springsteen in una sua intervista del febbraio ’12: la differenza tra il sogno americano e la realtà americana.
Un percorso da fare assieme, tra belle suggestioni, curiosità e buone bevute.

giovedì 11 ottobre 2012

Ora

Dopo quasi 20 giorni di odio nei confronti del mondo
ho bisogno  di riposarmi.
Domani ripenserò agli idioti.
Domani affronterò il problema del far capire al mondo come stanno veramente le cose.
Domani riprenderò a fare la raccolta differenziata.
Domani riprenderò ad odiare i cani quando abbaiano.
Domani mi incazzerò ancora con la classe politica.
Domani ritornerò sul concetto che andare a votare ha la stessa utilità di vedere un film porno.
Domani ricomincerò ad ascoltare le persone, forse...
Domani riaprirò gli occhi.
Domani riaccenderò la sacra fiamma dell'andare controcorrente.
Domani penserò a tutti i miei incubi, oggi messi in un angolo.
Domani seguirò i consigli che mi daranno, e dopo due secondi riprenderò ad ascoltare solo me stesso.
Domani troverò altri 3mila motivi per farla finita, tutti nuovi.
Domani spererò, o magari no.
Domani riprenderò a guardare in faccia le persone, molte non avranno né occhi, né bocca.
Domani troverò un po' di umanità in qualcuno.
Ma non glielo dirò, o glielo dirò a modo mio.
C'è sempre molto gusto nel non farsi capire, così mi dicono.
Ma io non sono distaccato, né volutamente complicato. Sono riflessivo, soprattutto con gli idioti.

A domani.

lunedì 8 ottobre 2012

Odio il mondo ma il mondo sembra non accorgersene

Odio quelli che mi chiedono un parere e poi si scandalizzano, o fanno gli offesi, per la mia risposta. Evitate di formulare la domanda.
Odio quelli di sinistra che esultano per la carcerazione di Fiorito. Sbagliano, quell'idiota è la conferma che i farabutti sono al potere. Molto potere è di sinistra, la sinistra lo sa bene. Altrimenti non starebbe comodamente all'opposizione una legislatura sì e una quasi.
Odio i colleghi che sparlano degli altri colleghi, nell'80% dei casi non condivido nessun pensiero. Siete comunque dei falliti. Sbaglia chi vi dà da lavorare, non io.
Odio chi mi guarda storto, solo per il gusto di farlo. Basta guardarvi per capire che non capite un cazzo.
Odio tutti, indistintamente.
Odio quei candidati di sinistra che smettono di fare il sindaco della loro città per fare le primarie.
Odio i rappresentanti della sinistra estremista (see) che si candidano alle primarie di un partito che di sinistra non ha nemmeno il nome.
Odio il probabile vincitore delle primarie della sinistra, mamma rai è più innovativa di lui.
Odio quei fighetti ambientalisti che continuano a twittare nuovi sistemi per risparmiare energia. Il primo è spegnere quel cazzo di pc dal quale scrivete e iniziare voi a risparmiarne.
Odio quegli artisti sinistrorsi trenta-quarantenni, che stanno sedici ore al giorno a scrivere su Facebook citazioni di veri artisti e a insultare i vari governi che manca il lavoro. Il primo lavoro è alzarsi da quella sedia del cazzo e andare in cerca di un sacrosanto impiego.
Odio chi mi dice che non ha capito quello che gli ho detto, evidentemente questo qualcuno non è abbastanza intelligente. Sono sempre molto chiaro.
Odio il mondo ma il mondo sembra non accorgersene, mi devo impegnare di più.
Odio i riformisti e i nuovocorsisti, non cambia nulla, mentre il popolo grida alla vittoria.
Odio la sinistra perché ha tradito il popolo. Per la sinistra tradire il popolo è come per un industriale tradire il suo portafogli. 
Odio quelli che hanno un carattere come il mio, irascibili, permalosi, scontrosi e molti altri difetti. Non vorrei mai essere al loro posto. 
Odio chi c'è quando non dovrebbe esserci e chi non c'è quando invece dovrebbe essere ben presente.
Odio i sindacati per lo stesso identico motivo per cui odio la sinistra.
Odio le lunghe file d'attesa in ospedale.
Odio le bollette.
Odio gli imprevisti.
Odio il lunedì quando è lunedì ma il giorno dopo odio il martedì.
Odio gli intellettuali.
Odio le macchie di sugo sulla camicia.
Odio le pessime canzoni.
Se me lo permettete (e me lo permettete, visto che sto scrivendo io), odio quell'insaziabile desiderio dell'essere umano di rovinare ogni momento della sua esistenza, solo per la voglia di sputare in faccia a qualcuno i suoi pensieri. Ma il poeta non potrà mai essere felice come un individuo che incontra per strada. Se solo lo fosse anche lontanamente, non sarebbe più un poeta. Sarebbe un critico letterario. Odio quel desiderio innato in molti individui, d'avere fiducia nei poeti.

giovedì 4 ottobre 2012

Come è misera la vita negli abusi di potere

In questo periodo in cui, come ho ricordato stamattina a Moreno (@MorenoDeAngelis),  il numero di matti è costante. Mentre quello degli imbecilli in aumento, i ladri, infine, sono raddoppiati, non posso che prendere spunto da Battiato, per il titolo del post. Per i veri contenuti vi scomodo Antonio Gramsci. Inutile a stare a parlare con le persone e discutere per secoli. Aspettare, magari, che qualcuno dica o faccia qualcosa di sensato. Odio le persone con il cervello ovattato e in balìa di quello che non sono.


Questo è Gramsci: "Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l'accorgerti che ha un po', o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire."

martedì 2 ottobre 2012

Troppi se nei perché

"Sei troppo triste, per questo non mi avvicino a te"
"Non sono triste, sono semplicemente pensieroso e incazzato con il mondo"
"Sbagli, dovresti prendere le cose belle che arrivano dalla vita e le altre lasciarle andare. Se non puoi cambiare le cose perché ti preoccupi tanto?"
"Perché qui mi fa schifo tutto. Sono stanco di essere preso per il culo da quattro teste di cazzo che si chiamano mondo!"

Si alzò e se ne andò. In lontananza sentì delle parole che risuonavano più o meno così "Ma dova vai? Fermati. Parliamo un po', così stai peggio"
Non era sicuro d'aver sentito proprio quelle parole. Non c'era motivo per portare pazienza. Si era rotto i coglioni di lasciar passare le cose, avrebbe voluto tornare indietro e sputare in faccia a quella lì tutte le schifezze che non sopportava. Avrebbe voluto dirle che ne aveva le palle piene di quei quattro politici mi merda che ad ogni scandalo urlavano nuove regole per la politica, e il popolo somaro annuiva fieramente. La vera antipolitica è proprio la politica, il perché era semplice, la politica ormai era solo potere e non più gestione della cosa comune. Avrebbe voluto sputarle in faccia la sua insofferenza per la poco professionalità con cui vivevano le persone. Si deve essere professionisti e professionali anche nella vita, invece era pieno di dilettanti. Avrebbe voluto sputarle in faccia l'odio nei confronti di molti suoi colleghi, troppo presi dall'essere incapaci per pensare, e poi magari provare, d'essere capaci. Avrebbe voluto sputarle in faccia tutti i suoi errori, quelli passati, quelli presenti e gli indicibili errori futuri. Avrebbe voluto sputarle in faccia la mediocrità umana, e l'idea che se alla fine qualcuno trovava il coraggio di dire ne è valsa la pena, era semplicemente una persona che si era accontentata. Avrebbe voluto sputarle in faccia l'idiozia delle dinamiche mondiali, i veri perché delle guerre, i veri perché delle ascese dei dittatori, i veri perché del petrolio e i veri perché dei perché. Avrebbe voluto sputarle in faccia l'idiozia delle religioni di stato, foriere di odio e morti. Inutili, come la morte di Gesù Cristo visto come poi è andata a finire. Avrebbe voluto sputarle in faccia anche l'ultimo dei suoi dubbi.
Avrebbe voluto sputarle in faccia tutte queste cose, se solo fossero servite a qualcosa. Anche se lo avesse fatto, nulla sarebbe cambiato. Il mondo si fondava sui se e non su di sé. Passeggiò ancora per un po', fino a tranquillizzarsi. Poi si sedette, pensò al fatto che se la vita riusciva a dare ancora qualche momento di tranquillità, tutto sommato un perché c'era.