lunedì 8 ottobre 2012

Odio il mondo ma il mondo sembra non accorgersene

Odio quelli che mi chiedono un parere e poi si scandalizzano, o fanno gli offesi, per la mia risposta. Evitate di formulare la domanda.
Odio quelli di sinistra che esultano per la carcerazione di Fiorito. Sbagliano, quell'idiota è la conferma che i farabutti sono al potere. Molto potere è di sinistra, la sinistra lo sa bene. Altrimenti non starebbe comodamente all'opposizione una legislatura sì e una quasi.
Odio i colleghi che sparlano degli altri colleghi, nell'80% dei casi non condivido nessun pensiero. Siete comunque dei falliti. Sbaglia chi vi dà da lavorare, non io.
Odio chi mi guarda storto, solo per il gusto di farlo. Basta guardarvi per capire che non capite un cazzo.
Odio tutti, indistintamente.
Odio quei candidati di sinistra che smettono di fare il sindaco della loro città per fare le primarie.
Odio i rappresentanti della sinistra estremista (see) che si candidano alle primarie di un partito che di sinistra non ha nemmeno il nome.
Odio il probabile vincitore delle primarie della sinistra, mamma rai è più innovativa di lui.
Odio quei fighetti ambientalisti che continuano a twittare nuovi sistemi per risparmiare energia. Il primo è spegnere quel cazzo di pc dal quale scrivete e iniziare voi a risparmiarne.
Odio quegli artisti sinistrorsi trenta-quarantenni, che stanno sedici ore al giorno a scrivere su Facebook citazioni di veri artisti e a insultare i vari governi che manca il lavoro. Il primo lavoro è alzarsi da quella sedia del cazzo e andare in cerca di un sacrosanto impiego.
Odio chi mi dice che non ha capito quello che gli ho detto, evidentemente questo qualcuno non è abbastanza intelligente. Sono sempre molto chiaro.
Odio il mondo ma il mondo sembra non accorgersene, mi devo impegnare di più.
Odio i riformisti e i nuovocorsisti, non cambia nulla, mentre il popolo grida alla vittoria.
Odio la sinistra perché ha tradito il popolo. Per la sinistra tradire il popolo è come per un industriale tradire il suo portafogli. 
Odio quelli che hanno un carattere come il mio, irascibili, permalosi, scontrosi e molti altri difetti. Non vorrei mai essere al loro posto. 
Odio chi c'è quando non dovrebbe esserci e chi non c'è quando invece dovrebbe essere ben presente.
Odio i sindacati per lo stesso identico motivo per cui odio la sinistra.
Odio le lunghe file d'attesa in ospedale.
Odio le bollette.
Odio gli imprevisti.
Odio il lunedì quando è lunedì ma il giorno dopo odio il martedì.
Odio gli intellettuali.
Odio le macchie di sugo sulla camicia.
Odio le pessime canzoni.
Se me lo permettete (e me lo permettete, visto che sto scrivendo io), odio quell'insaziabile desiderio dell'essere umano di rovinare ogni momento della sua esistenza, solo per la voglia di sputare in faccia a qualcuno i suoi pensieri. Ma il poeta non potrà mai essere felice come un individuo che incontra per strada. Se solo lo fosse anche lontanamente, non sarebbe più un poeta. Sarebbe un critico letterario. Odio quel desiderio innato in molti individui, d'avere fiducia nei poeti.

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