giovedì 31 maggio 2018

Auguri, Walt

Oggi ricorre l'anniversario della nascita di un grande poeta americano, Walt (Walter) Whitman, nato il 31 maggio del 1819. Come altri grandi americani, non è stato solo un poeta, ma anche scrittore e giornalista. Fu una specie di precursore del "sogno americano". 

Questi sono alcuni dei versi che preferisco:

Sono quel che sono, e questo è sufficiente,
E se nessun altro al mondo se ne accorge, sono contento,
E se tutti se ne accorgono sono ugualmente contento.
C’è un mondo intero che se ne accorge, e per me di gran lunga il più grande,
E questo sono io,
E se arrivo a capirmi oggi o tra diecimila
o dieci milioni di anni,
Posso accettarlo allegramente ora o, altrettanto
allegramente, posso aspettare.
Il mio punto d’appoggio è cementato e mortasato nel granito,
Rido di ciò che tu chiami dissoluzione, e conosco l’ampiezza del tempo.
Sono il poeta del corpo,
E sono il poeta dell’anima.






lunedì 28 maggio 2018

Moreno aveva le risposte

Una decina di giorni fa, è venuto a mancare un caro amico: Moreno. Morte improvvisa, senza il tempo di una ultima birra insieme. Già. Questo è un racconto che scrissi per un mio libro, ispirato proprio da una conversazione con Moreno, il titolo del racconto è lo stesso di questo post. Mai banale o fazioso, sempre sognatore. Mancherai, manchi già.
Buona lettura e cheers per Big Bro!


Il ragazzo prese in mano quella busta ingiallita, gli era capitata in mano risistemando la stampante dopo che l’aveva usata con il suo nuovo netbook. Chissà come mai quella busta, vecchia di almeno 20 anni, si era infilata proprio tra la stampante e il porta cd. Non gli passò neanche per la testa di non aprirla, abituato com’era ad avere tutto e subito, a soddisfare in tempo reale i suoi bisogni. Si sedette sul letto e la aprì. Erano alcuni fogli scritti al pc, Uno era firmato da suo nonno, l’altro da un amico. Almeno così aveva immaginato. Chissà perché il nonno aveva deciso di stampare quelle mail, forse voleva fare un regalo all’amico. Fatto sta che non si perse in strani ragionamenti, andò al sodo e inizio a leggere.

Caro amico fraterno,

Quello che mi aspetto per l'anno nuovo non è un mondo migliore, un mondo meglio di questo non è possibile. Non voglio sogni, non voglio promesse.  Desidererei soltanto un po' più di trasparenza e verità. Vorrei sapere, da chi di dovere, il perché siamo in questa situazione di merda. Perché, anche se passano gli anni e aumentano le conoscenze, continuano le ingiustizie. Vorrei i PERCHE' sulle mille stragi di Stato. Vorrei i PERCHE' delle elite al potere. Vorrei i PERCHE' sul mettere in secondo piano le persone, a vantaggio dell'economia. Vorrei i PERCHE' delle guerre inutili. Vorrei i PERCHE' sulle persone idiote e ignobili che continuano a sedere sulle sedie che contano. Vorrei i PERCHE' sulla morte del senso dell'intelligenza. Vorrei i PERCHE' sul mondo che segue gli interessi di pochissimi a svantaggio dei tanti. Vorrei i PERCHE' sulle masse che continuano a respirare e non a vivere con coscienza e senso critico. Spero che mio nipote cresca come suo nonno, almeno da questo punto di vista. Vorrei sapere perché abbiamo tutti la sensazione che si stia arrivando all'ultimo giro di questa cazzo di giostra chiamata mondo. Non sono domande superficiali e puerili le mie, perché le motivazioni che ci danno sulle decisioni "per il nostro bene" sono sempre le stesse. Anzi, le stesse ma rafforzate, ogni giorno di più, da un senso di ingiustizia sempre maggiore. Vorrei elencare altri mille perché ma non c'è più tempo. 
L'anno nuovo ormai sta per arrivare e il mio animo guevarista mi porterà a lottare ancora. E che sia maledetta la mia vecchiaia. La fatica di non pensare a volte si paga.
Non ci capì un granché da quelle lettera del nonno. Era rimasto un po’ basito da quel carattere così combattivo. Sapeva che era un professore e uno scrittore ma non si era mai interessato ad approfondire la conoscenza del vecchio, si era sempre limitato al minimo sindacale previsto dal contratto sanguigno nonno-nipote. Prese in mano l’altro foglio e con fare un po’ scazzato riprese la lettura.
Continuo io fratello.
Condivido il tuo sfogo e le tue preoccupazioni. Ma ti trovo un po’ retorico. Dovresti aprire un po’ meglio gli occhi e porti altri PERCHE’.
Pensa: perché ogni giorno, ogni sacrosanto giorno di questi anni duemila, muoiono non meno di 26.000 bambini  con meno di 5 anni (il 50% di questi per FAME e soprattutto in Africa e Asia ). Mentre in altre parti del mondo il cibo viene buttato. O usato come carburante!
Perché probabilmente anche nei prossimi decenni dovranno esistere dei “bambini soldato”? La stima per gli anni passati era di 300.000… Anche la guerra è un costo, e spesso per molti stati è il costo più importante. 

Perché i paesi del corno d’Africa affittano le loro terre a importanti imprese estere? Pensa, l’Etiopia affitta un ettaro di terreno alla misera cifra di 1 dollaro, mentre gli etiopi muoiono di fame. Pensa al fatto che la classe politica etiope è molto ricca. 
Perché nel primo decennio di questo secolo, in Italia i poveri sono aumentati in maniera vertiginosa?  Più di 2 milioni 700 mila le famiglie in condizione di povertà relativa (più del 10% delle famiglie residenti); Si tratta di più di  8 milioni 270 mila individui poveri, più del 13% dell'intera popolazione. La soglia di povertà relativa è aumentata durante tutti gli anni duemila . Ma il Lavoro non era un DIRITTO COSTITUZIONALE? E se sì, perché, con questa situazione, il Governo Italiano compra  Caccia Bombardieri e altri armamenti ,per una spesa di svariati miliardi di euro? Non parliamo poi delle “missioni di pace”. Perché lo stesso governo acquista, altra spesa folle, auto blu, quando a parole vuole ridurre le spese? Perché la Nigeria, il paese africano, assieme all’Angola,maggior produttore di petrolio deve importare benzina? E perché la Nigeria non è un paese democratico? Perché, dopo la primavera araba non è cambiato quasi nulla? Tolti i pochi, dittatori e qualche famigliare, l’establishment non è cambiato. Perché l’uomo è sempre così legato al potere? Le forme di stato sono un mezzo per l’uomo.   
Mi chiedo perché non si liberalizzi l’informazione, l’energia e mettiamoci pure i diritti umani. Mi chiedo perché non sia dato a tutti INTERNET gratis. Mi chiedo perché la partecipazione non diventi davvero cosa attiva. Mi chiedo cosa frena la crescita della libertà e della responsabilità del singolo. Mi chiedo perché … e mi rispondo. Per l’interesse di pochi. Ma allora… se davvero sono pochi… Cosa aspettiamo a spazzarli via? Fratello, non ti sto criticando, ti dico solo di non fermarti alle semplici apparenze. Mai come in questi anni, è fondamentale porsi delle domande ma darsi anche le risposte.  Sei un grande, lo sai. Dimostrami che certe domande vale la pena porsele. Non parlarmi delle stragi di stato, non parlarmi della fame nel mondo. Quelle domande valevano negli anni ’60, ma sono passati ormai quasi altri 60 anni! Fatti delle domande più concrete, che possano avere una risposta. Lo hai detto tu, fratello, un mondo migliore non è possibile. Bisognerà lottare inghiottendo sempre più merda. Sperando, almeno, di riuscire a mandarla giù. Pensa a tuo nipote, dovremo regalargli un mondo con almeno un po’ di risposte, smettiamola di filosofeggiare.
Venendo a me, spero che il nuovo anno mi dia solo la possibilità di fare bene il mio lavoro che, a volte, è scomodo a molti. Non voglio diventare ricco. Vorrei solo contribuire a salvare questo mondo. Perché? Perché è anche mio. Per chi verrà dopo di me. E perché ne ho solo uno. 


Il ragazzo ripose le lettere sul letto. Non ci capì molto. Anzi, gli partì un sorrisetto quasi di sfida. Non capiva  tutte  quelle preoccupazioni e quell’insofferenza del nonno e dell’amico. Tutto sommato, lui non si trovava male in quel mondo. Va bene, erano passati anni da quelle lettere ma a lui il mondo non sembrava cambiato così tanto e si riusciva ancora a vivere con dignità e libertà. Almeno così gli pareva. Pensò al fatto che sia il nonno che l’amico fossero due professori e scrittori. Pensò al fatto che solo se te li poni i problemi sorgono, se non te li poni i problemi non esistono. Pensò al fatto che quelle lettere erano datate 2012, ormai quasi vent’anni fa, il mondo nel frattempo era progredito e certi discorsi ormai erano fuori luogo. Sì, aveva deciso la sua risposta. Un passo indietro rispetto al nonno. Lui neanche se le faceva certe domande. A farti troppe domande la testa ti scoppia. Si sentì più leggero, salutò l’Etiopia, la Nigeria, le stragi di stato e tutte quelle cazzate. Storie vecchie e sepolte, come i due vecchi.



mercoledì 23 maggio 2018

Un bel po' di avvenimenti

Un bel po' di avvenimenti in questi giorni! Il 25 maggio ricorre l'anniversario della nascita di Carver, mentre il 27 quella di Cheever. In mezzo a questi due colossi della scrittura e in particolare dei racconti, ci sono io con Racconti americani. Appuntamento per il 25 maggio alle 17.15 a Bologna alla biblioteca di Borgo Panigale,  accompagnato da un fantastico attore e narratore: Ettore Pancaldi
Tutte le info qui: facebook/evento/borgopanigale.

Ma non è finita qui, perché il 25 maggio è anche il compleanno del mio blog, non male direi. Spero di continuare a fare qualcosa di buono con questo blog e di smuovere un po' le coscienze. In caso contrario, non esitate a dirmelo. E' inutile scrivere parole che non colpiscono il lettore.
Questo è quello che ho scritto nel primo post che feci.

La letteratura è una cosa seria, come bere, dormire o andare al bagno. Cose semplici e naturali ma anche fondamentali per un uomo. Chi scrive, non si chiede il perché di questa sua attività. Chi scrive, lo fa e basta! E' il più grande mezzo di evoluzione dell'essere umano che, però, molto spesso non sa trarne i benefici.

La letteratura è il mio ossigeno, questo blog farà lo stesso rumore di una foglia che muore. Nulla cambierà, ma nulla sarà più come prima.


Da sx a dx: il Fornaro e il Pancaldi

lunedì 21 maggio 2018

Venerdì 25 in biblioteca a Borgo Panigale

Buongiorno.
Questa settimana riprendo con le presentazioni del mio ultimo libro, Racconti americani, sarò accompagnato alle letture dal mitico Ettore Pancaldi. Vi aspetto venerdì 25 maggio alle 17.15 alle biblioteca di Borgo Panigale, ci saranno molti eventi quel giorno. Niente scuse, ce n'è per tutti i gusti.
Altre info le trovate qui: facebook/evento/borgopanigale.

Locandina e video di una presentazione di qualche settimana fa, taaaac!



martedì 15 maggio 2018

Libri e supermercati

Oggi vi propongo un articolo, completo lo trovate qui: ilpost/distribuzionelibri, che parla della crisi delle vendite dei libri nei supermercati. Vi dico la verità, mi scappa un sorrisetto, comprare i libri al supermercato è come andare a prostitute. Ma, come ho detto molte volte, l'importante è che si vendano libri, fa bene a tutti.
L'articolo parte dalla riflessione su Mach2, una delle due più grandi società italiane che si occupano delle distribuzione di libri nei supermercati e negli autogrill, che è in liquidazione. La chiusura di Mach2 è stata decisa principalmente per la crisi delle vendite di libri nei supermercati. 

Come dice l'articolo ...Ancora nel 2010 nei supermercati si vendeva il 16,3 per cento dei libri – esclusi quelli scolastici – e per le case editrici era una fonte di ricavi importante, visto che a differenza di molte librerie, che fanno fatica a essere puntuali con i pagamenti, la gdo paga subito i libri che compra. Nel 2017 però la percentuale di vendite in supermercati e autogrill è scesa al 9,1 per cento, una quota minore di quella relativa alle librerie online. A causa di questa crisi, nel 2015 Mach2 ha perso 1,8 milioni di euro su un fatturato di 66 milioni, nel 2016 2,1 milioni su un fatturato di 54. Nel 2017 la situazione ha continuato a peggiorare: per questo è stata decisa la chiusura della società i cui costi di mantenimento erano diventati troppo alti per far fronte alle perdite.
Secondo i più recenti dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE) quasi un milione di persone dice di comprare libri solo nei supermercati, che per chi vive in piccoli comuni sono spesso il luogo più vicino dove poter acquistare libri. Rispetto agli anni Ottanta e Novanta molte meno persone comprano libri nei punti vendita della gdo; molte di più lo fanno nelle librerie o online, ma non si tratta dello stesso tipo di clienti che facevano acquisti di libri nei supermercati. Secondo molti il calo di vendite nella gdo negli ultimi anni è stato determinato dalle limitazioni agli sconti sui libri imposti dalla legge Levi ... per favorire case editrici e librerie fisiche a scapito di rivenditori online come Amazon. Infatti i supermercati erano tra i rivenditori di libri che facevano gli sconti maggiori: potevano permettersi di guadagnare meno dalla vendita di un singolo libro per venderne di più in modo sistematico, contrariamente alle librerie.
Secondo altri il calo delle vendite nei supermercati è dovuto soprattutto alla crisi economica, che ha allontanato dai libri chi leggeva meno, chi normalmente non frequenta le librerie e non è disposto a pagare più di tanto per un libro. Anche se negli ultimi due anni il fatturato complessivo delle case editrici è aumentato, infatti, non si sono venduti più libri rispetto agli anni precedenti: ne è solo aumentato il prezzo di copertina.
Mach2 ha fatto fatica ad affrontare questa complessa situazione anche perché non ha trovato il modo di cambiare il modello di vendita dei libri della gdo, adattandosi alle nuove condizioni del mercato. La principale caratteristica di questo modello, che rende difficile il lavoro dei distributori, è che tradizionalmente i supermercati non forniscono loro informazioni su quali siano i singoli libri che vendono meglio, considerando troppo complicato registrare le vendite di libri in base ai titoli invece che in base ai prezzi. Per questo i distributori non possono sapere in tempo utile quali sono i titolo più venduti e rifornire i supermercati in modo adeguato: la conseguenza è che molti libri restano invenduti, i supermercati decidono di ordinare meno e per i distributori si mette male.
Le responsabilità, comunque, non sono tutte dei supermercati. Uno studio realizzato nel 2017 da GFK, una delle società che fanno statistiche sulle vendite dei libri, aveva concluso che i libri davvero richiesti nei supermercati in un anno sono circa 1.500, solo un quinto di quelli che effettivamente ci arrivano. I distributori di libri nella gdo rifornivano i supermercati con una varietà di titoli eccessiva per il tipo di clientela, che si traduceva in libri invenduti.
Proprio per fare fronte alla crisi del settore, negli ultimi anni parte dei supermercati è passata a registrare le vendite di libri in base al titolo. È successo per esempio in alcuni supermercati Coop, in cui ora a occuparsi degli scaffali con i libri sono librai professionisti. Alla fine del 2016 Coop Alleanza 3.0, in cui si sono riunite Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest, ha affidato i reparti libri di alcuni supermercati ai librai di Librerie.coop, la propria catena di librerie...
Le persone che acquistano libri nei supermercati non sono le stesse che frequentano le librerie: se per queste ultime la varietà di titoli è un valore aggiunto, per le prime l’acquisto del libro è impulsivo, spesso dettato dall’attrazione per una copertina, un titolo o il nome di un autore. Per questo è più importante che i pochi titoli disponibili siano attraenti. Il compito dei librai che lavorano nei supermercati Coop è capire bene quali siano i libri con questa qualità evitando di rifornire gli scaffali di libri poco desiderati che poi finiscono invenduti, come succede col modello tradizionale.
L’esperimento di Coop per ora sta avendo successo: da fine 2016 nei supermercati in cui lavorano i librai le vendite dei libri sono aumentate, in alcuni punti vendita arrivando fino all’80 per cento in più. Librerie.coop ha anche ripensato la disposizione dei libri, cambiando gli arredi dei reparti in cui sono esposti. Nel caso della Coop del centro commerciale ESP di Ravenna si è fatto un esperimento ulteriore: la grande libreria del centro commerciale è stata trasferita all’interno dell’ipermercato. È successo a novembre e per ora sembra che l’idea funzioni: entrambi i tipi di potenziali acquirenti di libri frequentano gli scaffali.
Per la fine del 2018 Librerie.coop dovrebbe arrivare a gestire 15 tra reparti libri dei supermercati e librerie ad essi affiancate. Un’altra novità che Librerie.coop vorrebbe introdurre è una limitazione dello sconto al 15 per cento sui prezzi di copertina, cioè non applicarlo sempre su tutti i libri: è un modo di trattare i libri come altri prodotti – non trovate sempre tutti i detersivi in sconto – abbandonando l’idea per cui se un libro non è in sconto non sarà acquistato... 

E visto che ci siamo, acquistate i miei libri!


lunedì 14 maggio 2018

Mi state tutti sul cazzo

Poesia adatta in questi giorni, il titolo è Increspature e la trovate nella raccolta In quanti siamo rimasti in questo caffè.


Sono sempre
sbalordito
dalle persone.
Mi fanno paura,
chissà da quale pianeta
vengono
e dove andranno?
Essere educato
e civile
con me
dopo l'avermi sconfitto
è sicuramente una cosa intelligente.
Ma io non la apprezzo.
La vostra apertura al dialogo,
fascinosa come una
badilata sulle gengive,
sappiate che mi fa pena.

Così mi apparite,
così siete.

Care donne
credetemi,
il tacco cinque
non si deve portare.
Osate,
sennò portate delle
inscopabilissime ballerine.

Così mi apparite,
così siete.
Oggi è morto un famoso
scrittore italiano
e nei social le persone
lo piangono.
Ma credete a me,
lui avrebbe preferito
essere letto
e non essere venerato
post mortem.

Così mi apparite,
così siete.

Anche oggi mi state tutti sul cazzo.
Però vi voglio bene.



venerdì 11 maggio 2018

Un saluto veloce veloce

Mi prendo qualche giorno di pausa, sono impegnatissimo con il basket e con un... trasloco! 😤😖😡😱 ...
Mancano un paio di settimane al prossimo evento con i miei libri, quindi vi lascio con uno stralcio di un live che ho fatto recentemente. Buona visione e appuntamento a quando avrò un po' più di tempo!


lunedì 7 maggio 2018

Giovedì 10 a Cento!

Un' altra data a cui tengo tantissimo, quella di giovedì 10 maggio a Cento, inizio 18.45, quando sarò ospite della bellissima Sala da Tè solidale. Verrò intervistato nientepopodimeno che dal responsabile comunicazione della società per cui lavoro, la Benedetto64, Kevin Senatore
Ultimo ma non ultimo, non parlerò solo della recente raccolta di racconti, Racconti americani...

...ma anche della precedente raccolta di poesie, In quanti siamo rimasti in questo caffè.

mercoledì 2 maggio 2018

Sabato 5 a Piove di Sacco!

Una delle date che aspetto di più, quella di sabato 5 maggio a Piove di Sacco, inizio 18.15, quando sarò ospite di una libreria storica della zona: Libreria Al Buco. Verrò intervistato e accompagnato musicalmente da due grandi persone, culturalmente attrezzatissime, nonché amici, Valeria Vanotti e Massimo Danieli.
Ultimo ma non ultimo, non parlerò solo della recente raccolta di racconti, Racconti americani...

...ma anche della precedente raccolta di poesie, In quanti siamo rimasti in questo caffè.
Vi saluto e vi ricordo che tutte le info le potete trovare anche qui: facebook/evento/Piove.