Una decina di giorni fa, è venuto a mancare un caro amico: Moreno. Morte improvvisa, senza il tempo di una ultima birra insieme. Già. Questo è un racconto che scrissi per un mio libro, ispirato proprio da una conversazione con Moreno, il titolo del racconto è lo stesso di questo post. Mai banale o fazioso, sempre sognatore. Mancherai, manchi già.
Buona lettura e cheers per Big Bro!
Il ragazzo prese in mano quella busta ingiallita, gli
era capitata in mano risistemando la stampante dopo che l’aveva usata con il
suo nuovo netbook. Chissà come mai quella busta, vecchia di almeno 20 anni, si
era infilata proprio tra la stampante e il porta cd. Non gli passò neanche per
la testa di non aprirla, abituato com’era ad avere tutto e subito, a soddisfare
in tempo reale i suoi bisogni. Si sedette sul letto e la aprì. Erano alcuni
fogli scritti al pc, Uno era firmato da suo nonno, l’altro da un amico. Almeno
così aveva immaginato. Chissà perché il nonno aveva deciso di stampare quelle
mail, forse voleva fare un regalo all’amico. Fatto sta che non si perse in
strani ragionamenti, andò al sodo e inizio a leggere.
Caro amico
fraterno,
Quello che mi
aspetto per l'anno nuovo non è un mondo migliore, un mondo meglio di questo non
è possibile. Non voglio sogni, non voglio promesse. Desidererei soltanto
un po' più di trasparenza e verità. Vorrei sapere, da chi di dovere, il perché
siamo in questa situazione di merda. Perché, anche se passano gli anni e
aumentano le conoscenze, continuano le ingiustizie. Vorrei i PERCHE' sulle
mille stragi di Stato. Vorrei i PERCHE' delle elite al potere. Vorrei i PERCHE'
sul mettere in secondo piano le persone, a vantaggio dell'economia. Vorrei i
PERCHE' delle guerre inutili. Vorrei i PERCHE' sulle persone idiote e ignobili
che continuano a sedere sulle sedie che contano. Vorrei i PERCHE' sulla morte
del senso dell'intelligenza. Vorrei i PERCHE' sul mondo che segue gli interessi
di pochissimi a svantaggio dei tanti. Vorrei i PERCHE' sulle masse che
continuano a respirare e non a vivere con coscienza e senso critico. Spero che
mio nipote cresca come suo nonno, almeno da questo punto di vista. Vorrei
sapere perché abbiamo tutti la sensazione che si stia arrivando all'ultimo giro
di questa cazzo di giostra chiamata mondo. Non sono domande superficiali e
puerili le mie, perché le motivazioni che ci danno sulle decisioni "per il
nostro bene" sono sempre le stesse. Anzi, le stesse ma rafforzate, ogni
giorno di più, da un senso di ingiustizia sempre maggiore. Vorrei elencare
altri mille perché ma non c'è più tempo.
L'anno nuovo
ormai sta per arrivare e il mio animo guevarista mi porterà a lottare ancora. E
che sia maledetta la mia vecchiaia. La fatica di non pensare a volte si paga.
Non ci capì un granché
da quelle lettera del nonno. Era rimasto un po’ basito da quel carattere così
combattivo. Sapeva che era un professore e uno scrittore ma non si era mai
interessato ad approfondire la conoscenza del vecchio, si era sempre limitato
al minimo sindacale previsto dal contratto sanguigno nonno-nipote. Prese in
mano l’altro foglio e con fare un po’ scazzato riprese la lettura.
Continuo io
fratello.
Condivido il tuo sfogo e le tue preoccupazioni. Ma ti trovo un po’
retorico. Dovresti aprire un po’ meglio gli occhi e porti altri PERCHE’.
Pensa: perché ogni giorno, ogni sacrosanto giorno di questi anni duemila, muoiono
non meno di 26.000 bambini con meno di 5
anni (il 50% di questi per FAME e soprattutto in Africa e Asia ). Mentre in
altre parti del mondo il cibo viene buttato. O usato come carburante!
Perché probabilmente anche nei prossimi decenni dovranno esistere dei “bambini
soldato”? La stima per gli anni passati era di 300.000… Anche la guerra è un
costo, e spesso per molti stati è il costo più importante.
Perché i paesi del corno d’Africa affittano le loro terre a importanti
imprese estere? Pensa, l’Etiopia affitta un ettaro di terreno alla misera cifra
di 1 dollaro, mentre gli etiopi muoiono di fame. Pensa al fatto che la classe
politica etiope è molto ricca.
Perché nel primo decennio di questo secolo, in Italia i poveri sono aumentati
in maniera vertiginosa? Più di 2 milioni
700 mila le famiglie in condizione di povertà relativa (più del 10% delle
famiglie residenti); Si tratta di più di
8 milioni 270 mila individui poveri, più del 13% dell'intera popolazione.
La soglia di povertà relativa è aumentata durante tutti gli anni duemila . Ma
il Lavoro non era un DIRITTO COSTITUZIONALE? E se sì, perché, con questa
situazione, il Governo Italiano compra Caccia Bombardieri e altri armamenti ,per una
spesa di svariati miliardi di euro? Non parliamo poi delle “missioni di pace”. Perché
lo stesso governo acquista, altra spesa folle, auto blu, quando a parole vuole
ridurre le spese? Perché la Nigeria, il paese africano, assieme
all’Angola,maggior produttore di petrolio deve importare benzina? E perché la
Nigeria non è un paese democratico? Perché, dopo la primavera araba non è
cambiato quasi nulla? Tolti i pochi, dittatori e qualche famigliare,
l’establishment non è cambiato. Perché l’uomo è sempre così legato al potere?
Le forme di stato sono un mezzo per l’uomo.
Mi chiedo perché non si liberalizzi l’informazione, l’energia e mettiamoci pure
i diritti umani. Mi chiedo perché non sia dato a tutti INTERNET gratis. Mi
chiedo perché la partecipazione non diventi davvero cosa attiva. Mi chiedo cosa
frena la crescita della libertà e della responsabilità del singolo. Mi chiedo
perché … e mi rispondo. Per l’interesse di pochi. Ma allora… se davvero sono
pochi… Cosa aspettiamo a spazzarli via? Fratello, non ti sto criticando, ti
dico solo di non fermarti alle semplici apparenze. Mai come in questi anni, è
fondamentale porsi delle domande ma darsi anche le risposte. Sei un grande, lo sai. Dimostrami che certe
domande vale la pena porsele. Non parlarmi delle stragi di stato, non parlarmi
della fame nel mondo. Quelle domande valevano negli anni ’60, ma sono passati
ormai quasi altri 60 anni! Fatti delle domande più concrete, che possano avere
una risposta. Lo hai detto tu, fratello, un mondo migliore non è possibile.
Bisognerà lottare inghiottendo sempre più merda. Sperando, almeno, di riuscire
a mandarla giù. Pensa a tuo nipote, dovremo regalargli un mondo con almeno un
po’ di risposte, smettiamola di filosofeggiare.
Venendo a me, spero che il nuovo anno mi dia solo la possibilità di fare bene
il mio lavoro che, a volte, è scomodo a molti. Non voglio diventare ricco.
Vorrei solo contribuire a salvare questo mondo. Perché? Perché è anche mio. Per
chi verrà dopo di me. E perché ne ho solo uno.
Il ragazzo ripose le lettere sul
letto. Non ci capì molto. Anzi, gli partì un sorrisetto quasi di sfida. Non
capiva tutte quelle preoccupazioni e quell’insofferenza
del nonno e dell’amico. Tutto sommato, lui non si trovava male in quel mondo.
Va bene, erano passati anni da quelle lettere ma a lui il mondo non sembrava
cambiato così tanto e si riusciva ancora a vivere con dignità e libertà. Almeno
così gli pareva. Pensò al fatto che sia il nonno che l’amico fossero due
professori e scrittori. Pensò al fatto che solo se te li poni i problemi
sorgono, se non te li poni i problemi non esistono. Pensò al fatto che quelle
lettere erano datate 2012, ormai quasi vent’anni fa, il mondo nel frattempo era
progredito e certi discorsi ormai erano fuori luogo. Sì, aveva deciso la sua
risposta. Un passo indietro rispetto al nonno. Lui neanche se le faceva certe
domande. A farti troppe domande la testa ti scoppia. Si sentì più leggero,
salutò l’Etiopia, la Nigeria, le stragi di stato e tutte quelle cazzate. Storie
vecchie e sepolte, come i due vecchi.
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