domenica 26 aprile 2020

Quando si riprenderà l'editoria?

Buongiorno e buona settimana.
Nei giorni scorsi ho trovato un paio di articoli che trattano della condizione dell'editoria durante il Covid-19. Completi li trovate qui: ansa.it/editori - bookblister.com/editoria.

Come si legge nel primo articolo che ho citato: Il 70% degli editori sta attuando o programmando la cassa integrazione. I titoli in meno pubblicati nel corso del 2020 si stima che saranno 21mila,  anche se si concretizzerà il recupero. Le novità in uscita bloccate sono 12.500 - anche il mio ultimo libro😭😭😭 -, 44,5 milioni di copie non saranno stampate e i titoli in meno da tradurre saranno 2.900... E' la fotografia che viene fuori dall'ultima rilevazione, riferita ai dati raccolti al 15 aprile, - quindi a crisi non ancora terminata, tutt'altro - dell'Osservatorio dell'Associazione Italiana Editori-AIE sull'impatto che il Covid-19 avrà quest'anno sull'intera editoria italiana.
Nel secondo articolo, che purtroppo conferma, forse peggiora il precedente che è uscito qualche giorno prima, c'è la conferma, con parole dirette ed efficaci, della crisi: ...Accanto alla chiusura delle librerie, stabilita per tutto il territorio nazionale dal 12 marzo al 13 aprile, seguita dalla riapertura parziale a seconda delle indicazioni regionali, il divieto ancora in corso di organizzare manifestazioni pubbliche e quindi fiere, eventi e presentazioni letterarie, contestualmente alla chiusura di biblioteche, scuole e università, ha privato il settore di una importante opportunità di promozione dei prodotti editoriali.
Fonte: web

Non ci resta che aspettare di tornare alla normalità, sperando che il Governo aiuti anche il settore dell'editoria. Francamente, penso che anche questo Governo, come gli altri, metterà in fondo alle priorità la cultura, la scuola e lo sport. Proprio ciò di cui mi occupo. Sono perennemente all'opposizione! ✊✊✊

venerdì 24 aprile 2020

Mi sono svegliato bene, quasi...

Buongiorno.
Una considerazione sui libri e sul Covid-19. Visto che, giustamente, siamo tutti a rivolere la nostra libertà pre virus, a anche qui ci sarebbero considerazioni da fare, e visto che in alcuni luoghi possiamo già andare, come ad esempio le librerie, perché non iniziare ad abituare i nostri ragazzi ad andare in libreria da soli? Sicuramente ora non è facile muoversi per un minore da solo, ma da quando questo virus non ci romperà più le palle, perché non renderli autonomi anche nella scelta di un libro? Mi sono francamente rotto il cazzo di sentirmi dire "mio figlio non legge", oppure "Mauro, consiglia tu a mio figlio un libro". Rendiamoli autonomi, una persona che non legge è figlia di persone che non leggono. Questa non è letteratura, questa è matematica. Smettetela di dirmi che voi leggete tanto ma i vostri figli no, a voi piace la lettura ma non avete voglia di mettervi a leggere. Anche la scusa "Non ho tempo" non regge. E' come non scopare e dire che non trovate un momento di intimità, siete inscopabili già mentalmente, figuriamoci il resto. 
A quelli che leggono tanto ma i loro figli no, dico che leggono male, per tenersi impegnati e non per essere vivi. 
La letteratura è vita, leggere vuol dire respirare. Se non respiri, sei una delle persone di cui hai appena letto.
Fonte: web (E' una biblioteca😉)
Vale lo stesso discorso per l'arte in generale. Anche perché, quando aprite la bocca si sente che non leggete... #ViAmoTutti #MiSonoSvegliatoBene


mercoledì 22 aprile 2020

Drive-in?

Buongiorno.
In questi giorni mi capita di leggere della possibilità di un ritorno dei Drive In, anche per i concerti, così da permettere la visione dello spettacolo ma mantenendo le distanze di sicurezza. Oltre a facilitare le situazioni intime delle coppiette... 😈🐖
Non faccio considerazioni sui Drive In e sulla eventuale apertura a questa "nuova" forma di spettacolo, siete già tutti virologi, primi ministri e responsabili della protezione civile, penso sarete bravi a fare anche i ministri della cultura. Quello vi dico io, anzi consiglio, è di leggere un capolavoro di Lansdale, La notte del Drive-In. Ho conosciuto Lansdale proprio con questo libro, che è un po' come conoscere il tennis vedendo Roger Federer.
Libro della mia libreria personale

E' un'opera a metà strada tra la psichedelia e il pulp , durante la Grande Nottata Horror in un drive-in texano, di fronte a molte persone, in auto ovviamente, vengono proiettati alcuni film horror. Fino a qua, tutto bene. Poi... arriva la cometa rossa e qui avvengono massacri, cannibalismi, fusioni delle persone e l'apparizione di situazioni e personaggi improbabili. Il tutto condito con il solito stile di Lansdale, diretto, violento ed estremamente ironico. 🔝🔝🔝


sabato 18 aprile 2020

Consiglio di lettura numero 6

Buona giorno e buona fine settimana.😎
Questa settimana non ho fatto post che non parlino di me... infatti il mio consiglio di lettura #6 è questo. 
E non potete dirmi che non avete tempo per leggere😏, hanno pure riaperto le librerie! 🎉🎇

Racconti americani - 2018 - E' una raccolta di trenta racconti, quasi tutti inediti, scritti con il solito stile intriso di cinismo, ironia e disincanto, ma anche con una profonda dolcezza. Una scrittura attenta e appassionata, che trova come amici personaggi vinti e sempre alla ricerca di speranza, redenzione, voglia di amare ed essere amati, scavando nel marciume della vita fino a raggiungere un po’ di pace.

Tutti i miei libri sono acquistabili nelle librerie, così come nel sito dell'editore: Edizioni del Faro
Online: Amazonibshoeplimondadoristore, tanto per citare qualche sito.

martedì 14 aprile 2020

Consiglio di lettura numero 5

Buona giorno e buona settimana. 😎
Il mio consiglio di lettura #5 è questo. Ah, a proposito, non ditemi che non avete tempo per leggere... 😏. Stanno pure riaprendo lo librerie! 🎉🎇

In quanti siamo rimasti in questo caffe - 2017 - Ci sono raccolte di poesie che vorresti non finissero mai. Dopo poche pagine, osservi le restanti covando la speranza che siano interminabili. Raggiunta l’ultima chiudi la copertina con dispiacere e osservi malinconicamente il segnalibro, sapendo che non troverà più collocazione, con la netta sensazione che il rapporto con l’autore non sia concluso. Trattieni tra le mani quella preziosa raccolta d’emozioni pensando: “Questo è uno di quei libri che avrei voluto scrivere!” Le poesie, ma un po’ l’intera opera di Fornaro, mi fanno rivivere le letture di alcuni grandi scrittori americani del ’900 che amo: Carver, Dos Passos, Fitzgerald, Hemingway, non ultimo Philip Roth, che ritengo il più grande scrittore vivente. Soprattutto mi fa rivivere l’unicità di Bukowski, come lui poeta e narratore. Come lui vero, in grado d’infiammarti l’anima nella quotidiana lotta per la sopravvivenza.
Come lui capace di centrifugarti amalgamato alla passione, per poi adagiarti teneramente tra profumati guanciali d’amore. Dal calamaio di quei pilastri della letteratura moderna, che come pochi hanno raccontato il mal di vivere, la drammaticità del quotidiano, Fornaro ha attinto colori che avevo dimenticato. Come il mare, ha saputo essere burrasca – scavando oltre ogni inimmaginabile confine umano – e bonaccia: la sua poesia è una sinusoide che si inoltra nei meandri delle maleodoranti coscienze umane quando si avvicinano ai disagi sociali per poi virare – in altre pagine – su occhi commossi sulla schiena assopita della donna amata. Sintetizzando, credo di poter dire che Fornaro sa cogliere la cruda essenza dell’uomo, la sa elaborare e trasformare con tenacia, in un afflato di speranza di una vita migliore e di sentimenti più intimi.

venerdì 10 aprile 2020

Il perché non rinunciamo ai libri

Buon giorno.
Oggi vi parlerò del perché non rinunciamo al libro cartaceo, prendendo spunto da un articolo che ho trovato a fine gennaio su Avvenire. Lo so, da me non ci si aspettano certe cose, tipo leggere Avvenire. Ma la cultura è cultura e questo articolo è tanta roba, completo lo trovate qui: avvenire.it/illibro.

Perché non rinunciamo al libro? Per la concretezza e fisicità iscritta nel suo stesso nome: "corteccia" (liber), "papiro (biblíon), "faggio" (book dall'antico bok). Per la sua resistenza a qualsiasi blackout e hackeraggio, a dispetto della sua fragilità di fronte alle catastrofi naturali. Per la sua tenace consonanza con la parola "libero": i libri li leggiamo nel tempo libero e ci rendono più liberi; per questo i roghi e i censori dai Maccabei a Hitler non hanno perduto di attualità. E neanche i produttori di fake news e i populisti da quattro soldi, tanto attuali.
Per il suo compimento tramite chi lo legge, se è vero che «si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore» (J. Conrad). Per la sua reinterpretazione nel tempo, per cui dopo il caso della nave Diciotti noi leggiamo in modo diverso l'Odissea e l'Eneide, gli approdi di Ulisse e di Enea. Per il suo essere simbolo del mondo, della natura, della vita: immagini, queste, care a teologi, filosofi e poeti del Medioevo, del Rinascimento e del Romanticismo...
Fonte: web
Aggiungo anche un'altra cosa, il libro ci permette di stare da soli con noi stessi, ci permette di riflettere, pensare e sognare. Il libro è la più grande evasione che possiamo fare dai nostri pensieri e dai problemi. 

lunedì 6 aprile 2020

I silenzi di Ernest

Buongiorno e buon lunedì.
Ci sono degli autori che vale sempre la pena leggere. Per me uno di questi è Hemingway.
In un periodo come questo, difficile e introspettivo, sono proprio i pensieri a non mancare. Soprattutto in momenti della giornata in cui sarebbe meglio fare altro. Tipo dormire. Nel romanzo Fiesta, ad un certo punto il buon Ernest, fa dire ad uno dei personaggi: Ma non potevo dormire. Non ha senso che per il solo fatto che faccia buio si debbano vedere le cose in maniera diversa da quando c'è luce. No, accidenti, non ha senso!
Fonte: web

Forse sta capitando a molti di noi in questo periodo di dormire poco e di essere "immersi" nei pensieri, anche di notte. Di tempo ne abbiamo molto e forse non è proprio un vantaggio. Il mio consiglio è di allenarci a stare bene con noi stessi, ci aiuta anche in periodi come questo, ad essere più pronti ai tanti momenti in cui la nostra anima ci chiede di parlare con lei.

giovedì 2 aprile 2020

Le librerie e il coronavirus

Buongiorno.
Come vi avevo detto qualche giorno fa, oggi commenterò questo post: ilpost.it/libreriecoronavirus. E' un articolo che ho letto la scorsa settimana e parla della gravissima crisi delle librerie durante questo periodo. Sicuramente uno dei settori che più ne risente.

Come si legge nell'articolo... La chiusura delle librerie colpisce duramente il settore dell’editoria, che è in difficoltà da anni – il numero dei lettori e le vendite sono quasi fermi da 17 anni e gli editori e le librerie indipendenti soffrono la rivalità di grandi rivenditori online come Amazon – e ha portato al blocco o alla riorganizzazione dell’intera filiera produttiva. Abbiamo parlato con librai, editori, fondatori di piattaforme di audiolibri e di ebook, distributori e agenti letterari per capire cosa sta succedendo, che iniziative sono state prese e come potrebbe cambiare l’industria quando tutto si rimetterà in moto.
L’associazione di categoria dei librari italiani dice che: la chiusura delle librerie dal 23 febbraio al 25 marzo (la data che consentiva la riapertura stando a un precedente decreto) provocherà perdite di fatturato di circa 47 milioni di euro, pari a circa 16,5 milioni di euro di utili lordi: è più o meno il 6 per cento del giro d’affari del settore. Pensiamo ai numeri ora che la chiusura è prorogata fino a dopo Pasqua. 
A queste perdite si devono aggiungere, spiega il presidente Paolo Ambrosini, i mancati incassi dovuti alla cancellazione delle attività nelle scuole e degli eventi di promozione culturale, come i festival, le presentazioni di libri, gli incontri con gli autori, tutte annullate fino a giugno: «sparisce un’ulteriore fetta di fatturato non quantificabile». Alcune delle manifestazioni, per citare solo quelle italiane, cancellate sono la Bologna Children’s Book Fair, (30 marzo - 2 aprile); il Book Pride, fiera dell’editoria indipendente di Milano,  (17 - 19 aprile) è stata rimandata a data da destinarsi; il Salone del libro di Torino,  (14 - 18 maggio.) 
Fortunatamente però, il settore sta provando, non so però con quali risultati a combattere questa crisi... si è cercato di riproporre tutto questo su internet e quasi tutte le case editrici, alcuni scrittori e molte librerie organizzano presentazioni online, letture, dibattiti e consigli di lettura, diffusi sui social con moltitudini di hashtag: #ioleggoacasa, #restiamoacasa, #iorestoacasaeleggo, #librichecisalvano, #divanoLETTO, #iorestoaleggere. Di altre iniziative ho letto in questi giorni.
Nel frattempo, le librerie possono ancora ricevere libri e, di conseguenza venderli a domicilio. Le nuove uscite, però, sono praticamente bloccate. Ne so qualcosa, visto che il mio libro in uscita in questi giorni è stato bloccato proprio dal corona virus!!!!!
Per quanto riguarda gli ebook i risultati, delle vendite, sono buoni ma siccome in Italia l'ebook non ha mai sfondato, probabilmente appena torneremo alla normalità, ritorneranno ad essere un prodotto secondario dell'editoria. Questo dato però è molto interessante: Confrontando i 10 giorni prima dell’annuncio della chiusura totale e i 10 giorni successivi il numero di download degli ebook ... è più che raddoppiato, con un calo del prezzo medio dovuto principalmente ad alcune promozioni che sono state attivate nel secondo periodo
...Hanno un’occasione di farsi strada anche le piattaforme di audiobook e podcast, come Audible di Amazon e Storytel. Audible ha messo a disposizione molti titoli da ascoltare gratuitamente, tra cui La misura del tempo di Gianrico Carofiglio e Il colibrì di Sandro Veronesi, entrambi candidati al Premio Strega; li trovate quiStorytel ha realizzato la serie “Storie della quarantena”, dove ogni episodio racconta persone normali alle prese con l’isolamento: si può ascoltare in app e gratuitamente su Spotify e Spreaker.
Per finire potrebbero consolidarsi tra i lettori anche le biblioteche online: secondo dati di MLOL, la principale piattaforma italiana di biblioteche digitali, dal 24 febbraio al 24 marzo c’è stato un aumento di accessi del 105 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un aumento del 99 per cento di nuovi utenti unici.
Fonte: web

...È difficile prevedere se e come il mercato editoriale sarà cambiato. Una chiusura molto lunga potrebbe consolidare nuove forme di fruizione della lettura e dell’acquisto di libri, anche se la maggior parte dei librai e degli editori con cui ha parlato il Post è convinta che si affiancheranno a quelle più tradizionali senza indebolirle troppo.
Sarà interessante vedere la tenuta anche delle nuove forme di promozione dei libri, con la creazione e lo spostamento nella realtà virtuale di comunità di lettori e circoli di lettura. Quando torneremo ad affollarci in libreria con la scusa di assistere a una presentazione, continueranno le videoconferenze, gli incontri in streaming, le dirette Facebook?...
Trovo l'articolo molto interessante e, purtroppo, molto adeguato nel definire la situazione attuale. Leggetelo tutto, ne vale la pena.