Buongiorno.
Come vi avevo detto qualche giorno fa, oggi commenterò questo post: ilpost.it/libreriecoronavirus. E' un articolo che ho letto la scorsa settimana e parla della gravissima crisi delle librerie durante questo periodo. Sicuramente uno dei settori che più ne risente.
Come si legge nell'articolo... La chiusura delle librerie
colpisce duramente il settore dell’editoria, che è in difficoltà da anni – il
numero dei lettori e le vendite sono quasi fermi da 17 anni e gli editori e le
librerie indipendenti soffrono la rivalità di grandi rivenditori online come
Amazon – e ha portato al blocco o alla riorganizzazione dell’intera filiera
produttiva. Abbiamo parlato con librai, editori, fondatori di piattaforme di
audiolibri e di ebook, distributori e agenti letterari per capire cosa sta
succedendo, che iniziative sono state prese e come potrebbe cambiare
l’industria quando tutto si rimetterà in moto.
L’associazione di categoria dei librari
italiani dice che: la chiusura delle librerie dal 23 febbraio al 25 marzo (la data che
consentiva la riapertura stando a un precedente decreto) provocherà perdite di
fatturato di circa 47 milioni di euro, pari a circa 16,5 milioni di euro di
utili lordi: è più o meno il 6 per cento del giro d’affari del settore. Pensiamo ai numeri ora che la chiusura è prorogata fino a dopo Pasqua.
A queste perdite si devono
aggiungere, spiega il presidente Paolo Ambrosini, i mancati incassi dovuti alla
cancellazione delle attività nelle scuole e degli eventi di promozione
culturale, come i festival, le presentazioni di libri, gli incontri con gli
autori, tutte annullate fino a giugno: «sparisce un’ulteriore fetta di
fatturato non quantificabile». Alcune delle manifestazioni, per citare solo quelle italiane, cancellate sono la Bologna Children’s Book Fair, (30 marzo - 2 aprile); il Book Pride, fiera dell’editoria
indipendente di Milano, (17 - 19 aprile) è stata rimandata a data da
destinarsi; il Salone del libro di Torino, (14 - 18 maggio.)
Fortunatamente però, il settore sta provando, non so però con quali risultati a combattere questa crisi... si è cercato di
riproporre tutto questo su internet e quasi tutte le case editrici, alcuni
scrittori e molte librerie organizzano presentazioni
online, letture, dibattiti e consigli di lettura, diffusi sui social con
moltitudini di hashtag: #ioleggoacasa, #restiamoacasa, #iorestoacasaeleggo,
#librichecisalvano, #divanoLETTO, #iorestoaleggere. Di altre iniziative ho letto in questi giorni.
Nel frattempo, le librerie possono ancora ricevere libri e, di conseguenza venderli a domicilio. Le nuove uscite, però, sono praticamente bloccate. Ne so qualcosa, visto che il mio libro in uscita in questi giorni è stato bloccato proprio dal corona virus!!!!!
Per quanto riguarda gli ebook i risultati, delle vendite, sono buoni ma siccome in Italia l'ebook non ha mai sfondato, probabilmente appena torneremo alla normalità, ritorneranno ad essere un prodotto secondario dell'editoria. Questo dato però è molto interessante: Confrontando i 10 giorni
prima dell’annuncio della chiusura totale e i 10 giorni successivi il numero di
download degli ebook ... è più che
raddoppiato, con un calo del prezzo medio dovuto principalmente ad alcune
promozioni che sono state attivate nel secondo periodo.
...Hanno un’occasione di farsi
strada anche le piattaforme di audiobook e podcast, come Audible di Amazon e
Storytel. Audible ha messo a
disposizione molti titoli da ascoltare gratuitamente, tra cui La misura
del tempo di Gianrico Carofiglio e Il colibrì di Sandro
Veronesi, entrambi candidati al Premio Strega; li trovate qui. Storytel ha realizzato la serie
“Storie della quarantena”, dove ogni episodio racconta persone normali alle
prese con l’isolamento: si può ascoltare in app e gratuitamente su Spotify e Spreaker.
Per finire potrebbero
consolidarsi tra i lettori anche le biblioteche online: secondo dati di MLOL,
la principale piattaforma italiana di biblioteche digitali, dal 24 febbraio al
24 marzo c’è stato un aumento di accessi del 105 per cento rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, e un aumento del 99 per cento di nuovi utenti
unici.
Fonte: web |
...È difficile prevedere se e come il mercato editoriale sarà cambiato. Una chiusura molto lunga potrebbe consolidare nuove forme di fruizione della lettura e dell’acquisto di libri, anche se la maggior parte dei librai e degli editori con cui ha parlato il Post è convinta che si affiancheranno a quelle più tradizionali senza indebolirle troppo.
Sarà interessante vedere la
tenuta anche delle nuove forme di promozione dei libri, con la creazione e lo
spostamento nella realtà virtuale di comunità di lettori e circoli di lettura.
Quando torneremo ad affollarci in libreria con la scusa di assistere a una
presentazione, continueranno le videoconferenze, gli incontri in streaming, le
dirette Facebook?...
Trovo l'articolo molto interessante e, purtroppo, molto adeguato nel definire la situazione attuale. Leggetelo tutto, ne vale la pena.
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