mercoledì 30 maggio 2012

L'antipolitica regionale

Mi sono ricavato un po' di tempo per cercare qualche informazione in più sugli esponenti regionali dei "partiti della politica". Perché questi signori continuano a parlare di antipolitica, ma poi si viene a sapere che il 40% dei consiglieri regionali pugliesi di PD e SEL è indagato. Proprio quella  Puglia laboratorio della sinistra. Guardate questo video: www.dailymotion.com  
In Sicilia, con Lombardo dimissionario, la maggioranza che aveva vinto le elezioni (centro destra) non è più la stessa. Così, da circa un anno, la nuova maggioranza non è più quella votata dai cittadini ma è nettamente spostata a sinistra. Lombardo è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Quali riflessioni avranno fatto questi signori? Hanno uno specchio a casa?
In Molise le elezioni, fatte ad ottobre 2011 (!!!), sono state dichiarate nulle, dovranno essere rifatte. Sono passati 7 mesi e non c'è ancora un Presidente, degno di uno stato africano in balia delle tribù armate.
In Regione Lombardia, con le ultime accuse nei confronti di Angelo Giammario, è salito a 9 (su 80 membri, pari all'11.25%) il numero degli indagati nel Consiglio Regionale nel corso dell’attuale legislatura. 4 componenti su 5 iniziali dell’Ufficio di Presidenza sono finiti sotto inchiesta: 80%...
Le cinque regioni a statuto speciale sono anche regioni a trattamenti speciali.
Per mantenere la casta di Palazzo dei Normanni ogni siciliano spende cinque volte più dei lombardi, 33 euro l’anno, per una spesa complessiva di 167,5 milioni. Anche vitalizi e retribuzioni del personale sono in testa alla classifica degli sperperi: l’Ars ha stanziato per le pensioni dei consiglieri 20,5 milioni di euro, tre volte tanto in confronto alla Lombardia che, pur avendo più dipendenti (296 contro 248) spende per i suoi funzionari la metà dei 40,4 milioni di euro che sborsa l’Ars. Questo perché i salari del personale della regione a statuto speciale sono parametrati a quelli del Senato. Chi glielo fa fare andare fino a Roma? Più furbi dei leghisti!
Anche altre voci di bilancio fanno impallidire: nel 2012 solo la buvette dell’Ars costerà oltre 925 mila euro, 77 mila euro al mese, mentre le spese di rappresentanza ammontano a 342 mila euro, dieci volte in più della Puglia e trenta volte in più dell’Emilia Romagna. Solamente per le divise dei 120 commessi la Regione paga 360 mila euro, mentre per il noleggio e la gestione delle 13 auto blu in dotazione 425 mila euro. Entrare a lavorare all’Ars rappresenta il sogno di ogni siciliano. Palazzo dei Normanni, infatti, garantisce stipendi e pensioni impensabili per qualsiasi altro dipendente pubblico. Un segretario generale, con 24 anni di anzianità, ha uno stipendio netto pari a 13.145 euro al mese in 16 mensilità. Che calendario seguono??? In Lombardia guadagnerebbe 6.590 euro netti in "sole" 13 mensilità. Con 35 anni di anzianità, sempre un segretario generale ha garantita una pensione di 12.263 euro netti al mese, mentre un consigliere parlamentare con incarico di direttore con 24 anni d’anzianità guadagna 9.257 euro netti al mese (3.790 in Lombardia). I 120 commessi, con 24 anni di lavoro alle spalle, arrivano a guadagnare 3.736 euro netti al mese e possono contare su una rendita pensionistica di 3.439 euro al mese.
I soldi dei cittadini siciliani vengono sprecati anche in Europa. La Regione ha rescisso il contratto d’affitto per la vecchia sede di rappresentanza e ne ha acquistata per 3,1 milioni di euro una nuova a Bruxelles dove lavorano appena tre persone, tra cui un giornalista che costa 16 mila  euro al mese per gestire una newsletter. La ristrutturazione dell’ufficio regionale oltralpe è costato 400 mila euro, mentre altri 80 mila se ne vanno ogni anno per spese condominiali e bollette. Evidentemente non hanno i contratti a tariffe orarie... Questa XV legislatura detiene un altro triste record: 27 parlamentari su 90 hanno guai con la giustizia. Concorso in associazione mafiosa, falso in bilancio, truffa, voto di scambio, concussione, peculato, abuso d’ufficio, bancarotta, associazione a delinquere eccetera. Il 30%, la Lombardia a confronto...
Trentino Alto Adige: Lorenzo Dellai attuale Presidente della Provincia Autonoma di Trento e Presidente di Truno della Regione Autonoma T.A.A. guadagna 21.000 euro al mese, il suo omologo e vicino di casa, Luis Durnwalder, arriva a 25.620. Siamo nelle ricche province di Trento e Bolzano dove quasi tutte le tasse riscosse sul territorio resta nelle casse provinciali. Dove grazie allo statuto di autonomia si legifera su sanità, scuola, università e trasporti e dove anche i presidenti di Provincia, che sono a tutti gli effetti equi-parati a quelli delle regioni, sono i più ricchi d’Italia. Oltre ai due organi provinciali composti da 35 consiglieri per il Trentino e altri 35 per l’Alto Adige, esiste anche la Regione: il consiglio è costituito dagli stessi rappresentanti delle province mentre la presidenza spetta a rotazione una volta a Trento e l’altra a Bolzano. In questo sistema ci vive appena un milione di persone. Se il presidente degli Stati Uniti si ferma a 23 mila euro lordi al mese, il presidente del Consiglio della regione sfiora i 20. Però Dellai e Durnwalder ne devono spendere parecchi per l'abbronzatura...
In Sardegna, ecco cosa compariva in una busta paga del 2011: indennità consigliare 9362,91 euro e diaria consiglieri 4003,11 euro per un totale lordo di 13.366,02. A questo compenso vanno sottratte le ritenute così da portarlo a 7.796 euro netti. Per il Presidente del Consiglio Regionale invece bisogna aggiungere l’indennità di carica di 4.038,67. All’indennità però vanno aggiunte poi le spese di segreteria e rappresentanza (3.352 euro) e quelle di documentazione, aggiornamento, stampa e strumentazioni tecnologiche (9.026 euro l’anno) e ancora gli eventuali emolumenti relativi agli altri ruoli ricoperti in Consiglio. Se un consigliere, ad esempio, viene nominato segretario o presidente di commissione avrà 1.926,51 euro lordi in più al mese. Il peso del potere è veramente stupefacente!
La casta in Valle d’Aosta è una cosa seria, la politica è ovunque: un potentissimo Consiglio Regionale di 35 membri, 74 Consigli Comunali, 8 Comunità montane, 10 APT, un consorzio Bim (bacini imbriferi montani), una Cva (Compagnia valdostana acque), un Consiglio permanente degli Enti locali (con tanto di Consorzio Enti locali come “braccio operativo”) che riunisce i 74 sindaci (quasi tutti dell’Union Valdotaine) deputato a “favorire l’integrazione dei comuni con la politica della Regione (ovviamente a guida Unione Valdotaine) più uno svariato arcipelago di partecipate. Conti alla mano, fanno circa 1.300 persone (senza contare l’indotto di portaborse e collaboratori) che vivono di politica. Non male per una Regione di appena 128 mila abitanti. Senza considerare i costi esorbitanti: tra diaria e indennità, un consigliere regionale “base” sfiora i 10 mila euro al mese. A cui si aggiungono i vari aumenti in relazione alle “funzioni”: il Presidente del Consiglio Regionale prende 5.771,40 in più (come il presidente della Regione), l’assessore somma 4.040,54 euro all’indennità di consigliere. E se non è tra gli eletti, attenzione, in Val d’Aosta hanno introdotto l’indennità da assessore “tecnico”: ovvero chi è chiamato da fuori a gestire un settore della politica valdostana prende il 75 % dell’indennità da consigliere, la “paga” da assessore, due terzi della diaria, più un rimborso forfettario delle spese di viaggio. Tutto sommato poco discriminata questa posizione lavorativa. In totale fanno quasi 12 mila euro ogni 30 giorni. Ma non è facile che qualcuno si indigni per gli scandali: le mani dell’Union Valdotaine (tolta la redazione locale de La Stampa) si allungano fino all’informazione. La sede aostana dell’Ansa (totalmente indipendente da quella piemontese) riceve finanziamenti dalla giunta regionale e dall’assessorato al turismo. Quanto alla sede Rai (ovviamente un monocolore rossonero), riceve ogni anno 2 milioni di euro circa grazie a una convenzione con la Presidenza del Consiglio per la produzione di 110 ore di programmi televisivi e 78 ore di trasmissioni radio all’anno in lingua francese. Una Convenzione fondata sulla legge 103 del 1975 a tutela del bilinguismo; peccato che in Valle d’Aosta il francese lo parli lo 0, 9 % della popolazione. La stessa percentuale di Parlamentari di IdV che parla correttamente l'italiano.
Friuli Venezia Giulia. Un consigliere regionale in fondo prende 5.500 euro al mese. Per ora, anche in questa regione a statuto speciale, di riduzioni, reali, ai costi della politica non se ne sono viste. Nel frattempo i politici regionali, oltre alle indennità, si portano a casa anche un rimborso vitto di 735 euro per 21 giorni di lavoro, più quello per l’uso della macchina che, a seconda della provincia di residenza, varia dai 533 euro per i triestini, sempre per tre settimane ma le settimane di presenza in Consiglio sono quasi sempre due, dell'idea "teniamoci larghi coi conti", ai 3.210 per chi arriva da Pordenone e deve farsi 117 chilometri. Gli stessi che intasca l’ex Presidente del Consiglio Regionale, il leghista Eduard Ballaman, dopo aver scorrazzato, a spese dei contribuenti per quasi due anni (dal 2008 al 2010), con l’auto blu per viaggi di piacere con la propria compagna. Se non ricordo male ha usato l'auto anche per il matrimonio. Cazzo, non riesce a staccarsi dal lavoro! Altri 1.300 euro di indennità di funzione. Tutti ovviamente esentasse. Mentre in attesa di una risposta da Roma, resta sulla carta, e forse entrerà in vigore dalla prossima legislatura, cioè dal 2013, la proposta di tagliare i consiglieri portandoli dagli attuali 59 a 49. Finora, quello che è riuscito a partorire il Consiglio Regionale è solo il passaggio del vitalizio dal sistema retributivo a quello contributivo a partire però sempre dalla prossima legislatura. Le rivoluzioni si fanno a piccoli passi.
Angelo Bonelli, segretario nezionale dei Verdi, Consigliere in Regione Lazio ed eletto in Consiglio Comunale a Taranto, ha partecipato a 2 delle ultime 10 sedute in Regione Lazio. Magari ha troppi impegni, che dite? A proposito, avrà rinunciato a una parte delle sue spettanze visto che non è in grado di garantire la presenza?
Questo post non è pro M5S e non è un discorso antipolitico. Il problema è che gli italiano non hanno consapevolezza del fatto che la politica è una industria, i politici ne sono i proprietari, gli elettori, gli operai. Quasi mai ripagati e sempre sfruttati.

venerdì 25 maggio 2012

La letteratura è una cosa seria

Riporto qui sotto il primo post che ho pubblicato, giusto un anno fa. Lo condivido ancora in toto, aggiungo il fatto che il cambiamento deve partire dal nostro essere e non dal "non essere produttivo" che ci stanno facendo credere.

La letteratura è una cosa seria, come bere, dormire o andare al bagno. Cose semplici e naturali ma anche fondamentali per un uomo. Chi scrive, non si chiede il perché di questa sua attività. Chi scrive, lo fa e basta! E' il più grande mezzo di evoluzione dell'essere umano che, però, molto spesso non sa trarne i benefici.
La letteratura è il mio ossigeno, questo blog farà lo stesso rumore di una foglia che muore. Nulla cambierà, ma nulla sarà più come prima.

mercoledì 23 maggio 2012

L'Olimpia Milano ci porterà fuori dalla crisi

Vuoi vedere che l'Italia in crisi e molto bugiarda, a furia di provarci uscirà dalla crisi? L'analogia con il basket ve la spiego alla fine. Prima, alcune considerazioni. Sul sito del Sole24ore, in data odierna, si legge questo articolo: www.ilsole24ore.com riduzione finanziamenti. Praticamente la riduzione del finanziamento ai partiti è portata al minimo per il fatto che aumenteranno le detrazioni fiscali. Vantaggio Panatta, come direbbe un mio amico.
Tra qualche settimana ci saranno gli esami di maturità. Da quest'anno le tracce delle prove scritte arriveranno per via telematica e non più tramite il classico cartaceo. Già mi aspetto che qualcosa succederà, così da non permettere il "regolare svolgimento degli esami". Ci mettiamo 6 mesi a contare le schede elettorali e vogliamo stare al passo coi tempi per gli esami delle scuole superiori...bah! Scuole che faticano ad avere internet o addirittura gli stessi pc. Forse il Governo dei tecnici ha pure un ottimo tecnico per computer.
Un Paese che vede purtroppo con una certa frequenza, i Comuni venire sciolti per mafia, mi pare che l'ultimo sia Rivarolo Canavese in provincia di Torino. Un Paese che vede gli stessi politici in affari con la mafia, e spesso protetti dai colleghi! Un Paese che vede molti calciatori a fare affari con la malavita per la vendita delle partita. Un Paese così, forse meriterebbe tutte le lettere minuscole: paese. Ma ci sarà una via d'uscita?!!
Qui troviamo l'analogia con il basket e più precisamente con la mia GLORIOSA Olimpia Milano. Dopo venti anni di insuccessi e delusioni, progetti mai partiti e giocatori a dir poco imbarazzanti, forse quest'anno è l'anno buono. Non che le cose siano andate fino ad ora bene: eliminati in Coppa Italia e dall'Eurolega, con tanti giocatori andati via, in primis Gallinari, ma anche arrivati, l'ultimo è Dentmon. Però qualcosa pare sia cambiato, eliminata Venezia ai quarti con un sonoro 3 a 0. L'ambiente attorno sembra tranquillo e coach Scariolo nelle ultime interviste mi sembra molto più sereno. Vuoi vedere che, come la mia squadra del cuore, anche l'Italia a furia di provarci uscirà da un ventennio di delusioni e figure barbine? Io intanto tifo Milano, a tifare Italia un po' mi vergogno.

venerdì 18 maggio 2012

Eithinyoowuc, ossia UOMINI

Prima di leggere questo breve racconto, leggete il post La forza del sè sul blog di un mio caro amico: morenosilentwolfdeangelis.blogspot.it
E' la mia risposta alla sua bellissima storia, c'è un bel po' di attualità, come sempre, è triste pensare che la sua storia naturalistica sia così cinica al giorno d'oggi. Io la vedo così.

Questo è quello che successe a Vento che corre, dopo che si ritrovò in un paese strano, molto strano, nel 2012. Quasi improvvisamente scoprì che sapeva leggere quella lingua, molti gli avevano detto che era una lingua antica che discendeva da un'altra lingua, ancora più antica, la madre lingua di molti grandi personaggi famosi e intelligenti. Scienziati, scrittori, filosofi, medici e molto altro. Si trovò a leggere che le elezioni in Molise, evidentemente una zona di quel paese, fatte ben 12 mesi prima, ora non avevano più valore e dovevano essere rifatte. Pensò agli sprechi e alla corruzione. Lesse che i rappresentanti di quel paese, non riuscivano a decidere le pene per i corrotti, pensò al fatto che non doveva esserci questo problema. I corrotti non dovevano esistere e, nel caso, essere condannati da tutti. Arrivò alla decisione che, evidentemente, lui era ingenuo. Lesse di molti governanti che predicavano bene ma poi sfruttavano la nazione a loro piacimento. Non capiva, come poteva un uomo della "tribù" tradire proprio la sua comunità. Lesse che proprio quel paese, ripudiava la guerra ma, in un periodo di sacrifici e sobrietà, non rinunciava a 131 cacciabombardieri (DIFETTOSI) F35: un mutuo nazionale di 14 anni che costava 15 miliardi di euro. Come poteva uno stato non volere bene a se stesso? Lesse di scandali, di tutti i tipi, lesse di persone, più o meno famose, che provavano in tutte le maniere ad avere la meglio sui loro compagni. Lesse di cose indicibili, tutte drammaticamente vere.
Provato, stanco e deluso, si sedette sulla riva di uno dei pochi fiumi rimasti. Si mise le mani sulla testa, sospirò e iniziò a piangere. Pensò a Stella che ride, a Luce di luna, all'orso che le portò via da questa vita. Per un attimo ebbe la sensazione che la sua pazzia fosse benedetta e che l'orso gli volle bene. Erano finiti i tempi in cui si uccideva per fame e si diventava pazzi per amore. Il mondo era sempre lo stesso, gli uomini no. Non vedeva persone, nessuna freccia avrebbe potuto scalfire la roccia.

sabato 12 maggio 2012

Inseguivi una cazzata, era splendida e volava...

Abbiamo ripreso a parlare di bonus milionari dei manager, di costo della vita, di impiego, di risorse, di tagli, di trasporti pubblici inadeguati, di scuola pubblica allo sfacelo, di ospedali pubblici senza futuro, di legge elettorale. Parleremo di queste e di altre mille cose, le solite cose, per mesi e mesi. Ma il vero problema è che il cambiamento deve partire da noi, quest'ultima tornata elettorale parla molto chiaramente. Capiamoci, la ritengo abbastanza parziale ma la tendenza è chiara. Primo punto, quando si chiede al popolo di partecipare veramente, questo sa bene cosa vuole. Vedi i referendum in Sardegna. Il popolo odia profondamente la casta, e quando ne ha modo la annienta, bisogna impegnarsi un po' di più e iniziare a mandarli a casa più spesso. Ripeto, fino allo sfinimento, in questo momento solo i referendum sono uno strumento democratico in Italia. La dimostrazione è lampante. In tutti gli altri casi in cui siamo chiamati ad esprimere una preferenza, siamo comunque nelle loro mani.
Secondo, il PDL non c'è più, cosa successa subito dopo le dimissioni di Berlusconi, quando lo ammetteranno? Ve lo dico io, aspettano la campagna elettorale per le politiche del '13, tempo un paio di mesi. La LEGA è sulla stessa barca, Tosi a Verona (andate a vedervi gli eletti) ha vinto con Forza Italia. Sì, non ho sbagliato a scrivere. Il partito di Bossi è destinato a profondi cambiamenti, quelli veri non quelli che ci hanno mostrato in queste settimane, quindi coltelli e pugni al prossimo congresso. Tutti i famosi centristi, come sempre, si barcamenano tra varie affermazioni rassicuranti. A proposito, quando la smetteranno di definirsi moderati? Lo stesso Berlusconi continua con queste affermazioni. Gente che non vuole riconoscere i diritti degli omosessuali e delle coppie di fatto, gente che dichiara che c'è una religione di Stato e mille altre cose, le definireste moderate??? Secondo me sono degli estremisti religiosi, ma dal loro punto di vista sono io quello strano, a meno che non dia loro il mio voto. In questo caso, sarei un rispettabile cittadino. P.S. Dove caspita è finito Fini? Il PD non conta talmente un cazzo che le persone perbene (mi pare siano molte) che lavorano per il partito, vincono a livello locale, a volte anche bene, grazie a quello che dicono e fanno e non certo grazie al partito che rappresentano. Però, questo il buon Bersani lo accetta e sta zitto, quando a fare le stesse cose è il M5S allora bisogna condannarlo grazie all'affermazione dell'antipolica. Che cazzo vuol dire? La vera antipolitica sono i partiti tradizionali, che non vogliono il cambiamento e di conseguenza la loro morte, e additano Grillo & Co. di fare antipolitica. Orlando mi sembra un esempio molto bello. Ben vengano gli Orlando e i grillini di turno, io voglio persone vere, non politicanti autentici. E qui devo ammettere che forse l'IdV non è poi tutto da buttare. Vendola ho paura che sia come gli altri.
Vorrei dedicare una ultima riflessione al Presidente Napolitano, perché attacca Grillo (in maniera gratuita) e non si preoccupa del fatto che la nostra legge elettorale è da terzo mondo? Perché non si preoccupa del fatto che a Taranto c'era un candidato a sindaco che risponde al nome di Mario Cito (preferenze al 18.93% e quindi al ballottaggio), appoggiato dalle seguenti liste: Lega d'Azione Meridionale, La Destra, Fiamma Tricolore, Lista Civica Uniti per Taranto, Lista Civica Giovani in Azione, Lista Civica Taranto in Discussione. Che dite, tutti democratici questi signori? Perché non si preoccupa che, sempre a Taranto, il candidato del PDL era tale Filippo Condemi, ex assessore, condannato a un anno e sei mesi di carcere per le passate vicende giudiziarie legate al suo passato da amministratore? Fonti: ilfattoquotidiano.it e repubblica.it
Caro presidente, cari partiti politici, questa è la vera antipolitica. Faccendieri che usano la politica per i loro affari. Chi vuole il cambiamento, M5S, IdV, tante liste civiche e moltissimi cittadini, di qualsiasi credo religioso, estrazione sociale, cultura, eccetera, non sono l'antipolitica, sono lo STATO CHE VOI NON VOLETE. Senza dimenticarsi che la famosa antipolitica non spende cifre assurde per le campagne elettorali, mentre i signori dei buoni governi (eh, si vede dove ci hanno portato...) continuano a vivere con le elezioni.
Anche questo titolo non è mio, è un verso di una canzone degli Afterhours:  Il paese è reale.
Non brillo in originalità in questo periodo e cito per ben 2 volte in poche settimane Agnelli&Co. Ho sempre l'attenuante che c'è chi fa peggio, parla di antipolitica per stare nella politica, la sua.



martedì 8 maggio 2012

Il Carver italiano

Riprendo un tweet di Assagiletterari di venerdì 4 maggio. La lettera è di Emiliano Sbaraglia. L'autore, commenta un servizio di D'Orrico, pubbblicato dal Corriere. Dove Ligabue viene definito il "Carver italiano"... Avrei qualcosina da dire ma Sbaraglia lo ha detto prima di me e, sicuramente, molto meglio.


Sabato scorso su «La Lettura», inserto culturale del «Corriere della Sera», Antonio D’Orrico ha definito Ligabue “il Raymond Carver italiano” . Emiliano Sbaraglia ha scritto una lettera per dirci la sua.

Cara minima & moralia,
come molti ho conosciuto minimum fax grazie a Raymond Carver. O meglio, ho conosciuto Raymond Carver grazie a minimum fax. Era il 1998, si fantasticava di un’associazione culturale dal titolo “Panta Ray”, per cercare di diffondere la lettura di uno scrittore allora ancora poco conosciuto, ma già molto amato da chiunque lo leggesse. Un po’ quello che era successo (e che ora in Italia succede sempre grazie ai minimum) per uno dei suoi maestri riconosciuti, Richard Yates, che l’Esquire definì “uno dei grandi scrittori meno famosi d’America”, un altro di quelli che, penna alla mano, abbattono ogni convenzionalità e ogni categoria di genere. D’altra parte era lo stesso Carver a non voler sentir parlare di minimalismo e minimalisti, quasi quanto il vecchio Carlo Marx aveva in uggia marxisti e zone limitrofe.
Immaginiamo quindi la reazione che avrebbe potuto suscitare in un tipo come Carver, specie nel tempo della “pacchia” dell’ultimo suo decennio insieme a Tess Gallagher, l’ultima pagella di Antonio D’Orrico per l’inserto domenicale del “Corriere della Sera”, che per sintetizzare inizia così: “Non abbiamo un Raymond Carver italiano. Mi correggo, non avevamo un Raymond Carver italiano. Ora c’è e si chiama Luciano Ligabue”. Poi l’analisi di una delle firme più temute della critica letteraria italiana si avventura nello specifico: “Anche se versi come: «Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei». O come: «C’è la notte che ti tiene tra le sue tette, un po’ mamma un po’ porca com’è». O, soprattutto, come: «Ci han concesso solo una vita / soddisfatti o no, qua non rimborsano mai» a Carver non sarebbero dispiaciuti”.
Per scrivere di Ligabue come del Carver italiano in occasione dell’uscita del suo ultimo libro (dall’accattivante titolo “Il rumore dei baci a vuoto”) ci vuole veramente un bel pelo sullo stomaco, tanto per citare Vasco, paragone forse più calzante seppur indigesto al cantante di Correggio. Non fosse altro perché D’Orrico va ad alimentare, dalle pagine del primo quotidiano nazionale, quella confusione dei ruoli così tanto di moda nel panorama editoriale italiano (e non solo), dove chi parla di cucina in televisione vende più libri di uno scrittore “puro”. Ma al di là di questo, il solo confronto tra la scrittura di Carver e quanto scrive il “Liga” appare privo di qualsiasi supporto critico. Per carità, lo ammetto: non ho ancora letto l’ultima fatica letteraria di Luciano Ligabue; ma confesso non senza qualche vergogna che nel 2004, durante il Salone del Libro di Torino, mi sono procurato di soppiatto “La neve se ne frega”, presentato in pompa magna nel corso di quella edizione. E a meno che in questi anni, tra una canzone e un concerto, il “nostro” non abbia frequentato numerosi ed efficaci corsi di scrittura creativa (dei quali ho sempre diffidato), la differenza con il nostro Carver credo sia rimasta abissale. Anche perché, per l’appunto, si parla di due mestieri diversi.
Diverso ancora è poi il mestiere di critico letterario, che in virtù delle competenze maturate in materia dovrebbe consigliare al lettore qualcosa per cui vada la pena spendere in tempo e denaro, in un periodo in cui tempo e denaro diventano di giorno in giorno risorse sempre più difficili da trovare.
C’è infine uno spazio da riempire, quello appunto della pagella ne “La Lettura” del Corriere. Uno spazio di cui Ligabue, grazie alla vasta popolarità raggiunta dai suoi “versi in musica” (che secondo D’Orrico ricordano Neil Young), non ha certo bisogno per far conoscere i suoi libri.


A difesa del Liga vorrei dire che secondo me è bravo a scrivere, anche poesie, ma accostarlo a Carver mi pare un po' troppo.
Ultima cosa, vorrei ricordare al mio amico Andrea che stavo scrivendo questo post, a sua insaputa, quando anche lui leggeva dell'articolo di D'Orrico. Quindi non si deve lamentare del fatto che io lo sapevo già e che mi sono adirato con lui... dovrebbe conoscermi!

sabato 5 maggio 2012

American Ciacoe Quartet

Nuova veste e nuovo nome per la nostra serata americana. American Ciacoe Quartet è il nuovo nome, Andy Groove , Mr. Baker, Miss Norway, Frankie Pawn Shop i componenti del gruppo. Parleremo sempre di letteratura, di musica, di film, ma anche di politica e società made in USA del secolo scorso. Tra una lettura e qualche canzone, attraverseremo gli Stati Uniti, dalla grande depressione alla Beat Generation, dalle canzoni traditional al rock energico di Springsteen.
Il debutto lo faremo mercoledì 9 Maggio -ore 20.30- all'Antica Osteria Romana di Santa Giustina in Colle (Pd). Saremo ospiti all'interno della rassegna "A cena con l'autore", rassegna che vedrà ospiti il 16, due importanti autori statunitensi: Allan Guthrie e Victor Gischler. 
Per avere info e prenotare: anticaosteriaromana@gmail.com; 366.5390913; 049.9304442.








martedì 1 maggio 2012

Disperati mai

In questo periodo di crisi profonda e di situazioni drammatiche e nel giorno della festa dei lavoratori, vi invito ad ascoltare la rubrica DISPERATI MAI di RADIO24. Questa è la presentazione che si legge nel sito:
"Radio 24 continua la raccolta delle storie di imprenditori, artigiani, professionisti in difficoltà. L'obiettivo è denunciare le difficoltà gravi che stanno vivendo, in modo che ascolti l’opinione pubblica e, soprattutto, la politica. Abbiamo ricevuto una valanga di testimonianze. Da diversi giorni ormai diamo spazio alla letture delle mail nei programmi Nove in punto, con Oscar Giannino, e Focus economia, con Sebastiano Barisoni.
Purtroppo non possiamo dare soluzioni, solo continuare a parlarne perché nessuno possa dire di non sapere."
Vi allego anche l'editoriale del direttore Fabio Tamburini:
Nel sito della radio potete anche leggere moltissime testimonianze.

Nel giorno della festa dei lavoratori, penso sia doveroso provare a capire anche chi non è operaio o magari dipendente, ma è un imprenditore o professionista, con le stesse problematiche (a volte anche di più) di un dipendente. L'imprenditore onesto merita lo stesso rispetto di un operaio onesto.
La verità è che ci hanno messo gli uni contro gli altri. Ci odiamo, non ci sopportiamo. I giovani vedono male i vecchi, gli italiani non sopportano gli immigrati, gli studenti odiano i lavoratori. Sta morendo l'aspetto umano della società e con lui la società stessa. Siamo destinati ad ucciderci "porta a porta", come 4mila anni fa.