In questo periodo di crisi profonda e di situazioni drammatiche e nel giorno della festa dei lavoratori, vi invito ad ascoltare la rubrica DISPERATI MAI di RADIO24. Questa è la presentazione che si legge nel sito:
"Radio 24 continua la raccolta delle storie di imprenditori, artigiani,
professionisti in difficoltà. L'obiettivo è denunciare le difficoltà
gravi che stanno vivendo, in modo che ascolti l’opinione pubblica e,
soprattutto, la politica. Abbiamo ricevuto una valanga di testimonianze.
Da diversi giorni ormai diamo spazio alla letture delle mail nei
programmi Nove in punto, con Oscar Giannino, e Focus economia, con
Sebastiano Barisoni.
Purtroppo non possiamo dare soluzioni, solo continuare a parlarne perché nessuno possa dire di non sapere."
Purtroppo non possiamo dare soluzioni, solo continuare a parlarne perché nessuno possa dire di non sapere."
Vi allego anche l'editoriale del direttore Fabio Tamburini:
Nel sito della radio potete anche leggere moltissime testimonianze.
Nel giorno della festa dei lavoratori, penso sia doveroso provare a capire anche chi non è operaio o magari dipendente, ma è un imprenditore o professionista, con le stesse problematiche (a volte anche di più) di un dipendente. L'imprenditore onesto merita lo stesso rispetto di un operaio onesto.
La verità è che ci hanno messo gli uni contro gli altri. Ci odiamo, non ci sopportiamo. I giovani vedono male i vecchi, gli italiani non sopportano gli immigrati, gli studenti odiano i lavoratori. Sta morendo l'aspetto umano della società e con lui la società stessa. Siamo destinati ad ucciderci "porta a porta", come 4mila anni fa.
La verità è che ci hanno messo gli uni contro gli altri. Ci odiamo, non ci sopportiamo. I giovani vedono male i vecchi, gli italiani non sopportano gli immigrati, gli studenti odiano i lavoratori. Sta morendo l'aspetto umano della società e con lui la società stessa. Siamo destinati ad ucciderci "porta a porta", come 4mila anni fa.
Sacrosanto, fratello, quello che dici.
RispondiEliminaLa rabbia poi sale alle tempie come un urlo continuo... quando ti capita di leggere un dossier pubblicato da l'Espresso: Casta, niente. Non ce la fanno. Dove sono analizzati, uno per uno, tutti i privilegi di cui i politici che hanno spergiurato fino a ieri che avrebbero eliminato. E ti accorgi che non è cambiato nulla.
La tecnica è descritta alla perfezione e la riporto dall'articolo:
"I politici di ogni schieramento sembrano dunque aver imparato la lezione, e per ribattere agli attacchi dei giornali e dell'opinione pubblica, si sono specializzati in una tecnica. Quella della dilazione, che si basa sulla strategia dell'annuncio solenne seguito da una ritirata alla chetichella. Un modo per placare l'indignazione del popolo e mantenere, contemporaneamente, lo status quo."
Perchè DI FATTO è così.
Mi chiedo: se è giusto che chi sbaglia paga, perchè devo pagare IO per errori che NON ho commesso? Perchè l'Italia la deve "risanare" (e ne avrei da dire anche sul modo scelto) solo il popolo e "quattro" impreditori onesti?
Perchè come dice Gramellini nel suo editoriale su la stampa, questa mattina: c'è differenza fra l'evasore che si mangia i soldi delle tasse e degli stipendi dei dipendenti per farsi lo yacht e per andare a puttane e l'evasore della piccola impresa che non sta dietro più alle tasse (72% su quanto incassi), magari vantando (o meglio, agognando) crediti dallo stato.
L'urlo continua... basta, basta, basta, basta!!!!
Espresso
Casta: niente, non ce la fanno.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/casta-niente-non-ce-la-fanno/2179773
Stampa: Gramellini
Emergenza Nazionale
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1171&ID_sezione=56
Ciao.
M.
Yes, condivido in pieno. Letto sia il dossier de l'Espresso che l'editoriale di Gramellini. Forse saremo costretti tutti ad andare in Albania per sentirci più umani...
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