mercoledì 31 agosto 2016

Una storia americana

Oggi parlo un po' di America e della “Underground Railroad”, la traduzione è “Ferrovia Sotterranea”, cioè una rete fatta di sentieri, case e nascondigli che migliaia di schiavi neri utilizzarono prima dell’inizio della guerra di secessione per fuggire dagli stati schiavisti e arrivare in Canada, dove la schiavitù era già stata abolita. 
Il termine “Underground Railroad” fu coniato negli anni trenta dell'ottocento sulle pagine di un giornale abolizionista. Verso la metà degli anni quaranta, cioè pochi anni dopo, uno schiavo fuggito grazie alla Ferrovia e divenuto uno dei più importanti sostenitori dell’abolizionismo, utilizzò di nuovo il termine nella sua autobiografia, sottolineando come molti “agenti” della Ferrovia sotterranea abbiano rischiato di portarla “in superficie”, cioè di farla scoprire alle autorità, parlandone troppo apertamente in pubblico.
La Ferrovia ha la sua origine negli ultimi decenni del Settecento, quando alcuni stati americani del Nord proibirono la schiavitù e i movimenti abolizionisti iniziarono ad acquistare forza e interesse. 
La Ferrovia non fu mai un’organizzazione gerarchica e strutturata, ma piuttosto una rete eterogenea, formata da centinaia di complici e simpatizzanti che offrivano ai fuggitivi un nascondiglio, provviste e le indicazioni necessarie a raggiungere la tappa successiva. Arrivare al nord rappresentava soltanto una salvezza relativa per gli schiavi in fuga: nel 1793, infatti, gli stati del sud avevano fatto approvare al Congresso una legge che imponeva alle autorità del nord di assistere i cacciatori di schiavi nel ricatturare gli schiavi fuggiti. Di fatto la schiavitù era illegale al nord, ma il diritto di proprietà sugli schiavi non cessava una volta oltrepassati i confini degli stati schiavisti. Quindi la loro "caccia"  era estesa anche agli stati del nord.
Verso la metà dell'ottocento, nel momento di massimo sviluppo della Ferrovia, venne approvata una legislazione ancora più stringente. Ai cacciatori di schiavi venne concessa una libertà quasi totale nel catturare i sospetti fuggitivi e riportarli al sud. Di fatto tutto quello che gli era richiesto era un giuramento, in cambio del quale ricevevano un documento che certificava che la persona che avevano catturato era una proprietà che andava restituita. Al prigioniero non era concesso nemmeno di testimoniare in suo favore. Quindi, come abbiamo già detto, l’unico modo per sfuggire alla cattura era raggiungere il Canada, dove la schiavitù era stata abolita (1793). La Ferrovia operava soprattutto negli stati americani del nord, come collegamento verso il Canada. Negli stati di confine tra nord e sud c’erano pochissimi “agenti” della Ferrovia e non ce n’era nessuno nel “Deep South”, Georgia, Alabama e le due Carolina.
Magari in uno dei prossimi live di American Ciacoe (FB/AmericanCiacoe  -  G+/AmericanCiacoe), parleremo della Ferrovia Sotterranea.
Fonte: Il Post

lunedì 29 agosto 2016

La solitudine dell'artista

Dopo la bellissima esperienza di ieri al Virgo Festival, grazie ancora a Massimo e ai ragazzi di Otto Eventi, penso che questa frase di Erri De Luca sulla solitudine sia l'emblema della ricerca di pace e tranquillità per ogni artista. Senza di essa non si può produrre. Ieri ne ho parlato lungamente durante il reading, la solitudine per l'artista - per tutti, in realtà - è necessaria come l'ossigeno.
La solitudine è un albume, la parte migliore dell'uovo. Per la scrittura è una proteina. (da Il peso della farfalla).

venerdì 26 agosto 2016

Anch'io sarò presente al Virgo Festival!

Eccomi con tutte le info per domenica. Come vi ho detto ieri, sarò ospite al Virgo Festival - chi non sa di cosa si tratta può cliccare qui: maurofornaro.blogspot/virgofestival - assieme all'amico musicista Massimo Ferin. Durante l'evento leggerò estratti dei miei libri accompagnato musicalmente da Massimo. La nostra performance inizierà prima dei concerti, quindi tra le 16.30 e le 18.30, vi darò maggiori info nel primo pomeriggio di domenica.  
Tutti i miei libri saranno in vendita per l'intero festival nel corner shop.

Vi ricordo che, l'entrata al festival è ad offerta libera e che tutti i proventi verranno devoluti a favore delle popolazioni terremotate del centro Italia. Quindi, niente polemiche del cazzo e venite a divertirvi al festival dando un vostro piccolo contributo. La solidarietà è libera da ogni odio!  




Per acquistare i miei libri, anche in versione ebook, potete consultare il sito dell' editore: www.edizionidelfaro.it o contattarmi a maurofornaro76@gmail.com. 

Se non li conoscete:
Edizionidelfaro/Unacomplessasemplicità
Edizionidelfaro/Lafaticadinonpensare
Edizionidelfaro/Sevolessiesseredisturbato

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mercoledì 24 agosto 2016

Limiti umani

Leggo poco gli autori italiani, lo so che sbaglio ma proverò a migliorare. Uno dei pochi che riesco ad affrontare è Erri De Luca, queste parole sono tratte da Il peso della farfalla, siamo quello che facciamo...
Tornava sul suo peggio per tenerlo fresco, non per farlo seccare. Un uomo è quello che ha commesso. Se dimentica è un bicchiere messo alla rovescia, un vuoto chiuso.
Non se ne pentiva, perché non poteva giurarsi mai più. Con gli stambecchi sì, stava certo che non avrebbe più sparato a loro. Con gli uomini il peggio era possibile di nuovo.

lunedì 22 agosto 2016

Virgo Festival

Buongiorno.
Dopo qualche giorno di riposo, torno con un post fichissimo sul Virgo Festival - music, art and food - happening artistico organizzato da C.A.L.M.A., OTTO Eventi e numerosi altri partners, che si terrà al Parco Lonzina (Torreglia, Pd) dal 26 al 28 agosto.


Come nella tradizione di Otto Eventi, anche il Virgo Festival non vuole essere solo una distribuzione di un certo numero di eventi, bensì vuole creare condivisione e crescita comune attraverso numerosi eventi culturali.
Durante la tre giorni, esporranno molti artisti e ci sarà la possibilità di assistere a concerti di ottima qualità, così come l'arpa celtica ad allietare gli afterlive, oltre alla zona campeggio e ristorazione, anche vegetarian e vegan friendly.

Vi allego la locandina e ci si vede lì!

Tutte le info: facebook/C.A.L.M.A. - facebook/VirgoFestival 



martedì 16 agosto 2016

Ricordando Hank

Sono sempre più convinto che sia stato uno dei più grandi scrittori intimisti e timidi che l'America ci abbia regalato, trattava il sesso e la violenza con spavalderia ma solo per non mostrarsi completamente. Molto più colto di quello che voleva far credere, cosa che in pochi hanno capito, e fiero dei propri limiti, di uomo e di essere che ha sofferto molto.
Era il 16 agosto del 1920, Auguri Hank!!!


Vado per i 73:

sì, è vero - mi sto rammollendo.
ai bei tempi
per attraversare la mia stanza dovevi
farti largo tra le bottiglie
vuote.
adesso dopo averle scolate 
le infilo ordinatamente in scatoloni
di cartone.
sono un bravo cittadino adesso, conservo
le bottiglie per la città di Los
Angeles che le 
ricicla.
e non vedo l'interno
di una cella per ubriachi da dieci anni
buoni.
(chiudo a chiave la porta quando bevo
e faccio del male solo a
me stesso.)
noioso, vero?
ma non è malaccio, ascoltare
Mahler mentre le pareti
danzano.
come recluso tengo botta per
me.
così adesso restituisco le strade
a te,
che sei un duro.
Da MENTRE BUDDHA SORRIDE

sabato 13 agosto 2016

Per leggere di più #2

Visto che in settimana vi avevo dato qualche informazione a riguardo delle biblioteche galleggianti - maurofornaro.blogspot/perleggeredipiu -, togliendovi, quindi, altre scuse per non leggere. Vi auguro un buon week end con altre scuse per non leggere. Ah, ah!
Su Kickstarter.com, sito web di crowdfunding per progetti creativi, l’olandese Jasper Jansen ha presentato un progetto per la pubblicazione di libri impermeabili: classici stampati su una speciale carta resistente all’acqua, simile a quella classica. Ovviamente anche la rilegatura sarà resistente all'acqua. E così, anche sul materassino in acqua, non potrete non leggere...
Fonte: illibraio.it

mercoledì 10 agosto 2016

Per leggere di più

Nella speranza che tutti voi stiate leggendo, così come promesso durante l'anno lavorativo, vi do qualche news a proposito di librerie. 
Andiamo, così, alla scoperta di un tipo di biblioteca unico, la Floating Library, che sta conquistando il cuore degli americani. Un progetto diventato realtà grazie all’architetto Molly Reicher e all’artista Bob Dornberger. Una biblioteca, forse meglio dire zattera, galleggiante che consente ai visitatori di consultare e leggere tutti i libri che ospita. Una e vera e propria biblioteca che a volte, però, è difficile da raggiungere. Perché? Perché per raggiungerla avrete bisogno di una canoa o un kayak o un pedalò, ed è necessario sapere i suoi spostamenti nei diversi laghi d’america. Un fenomeno che sta sempre più diffondendo nel nuovo mondo. Come ad esempio quella che si trova nel Cedar Lake di New York. La biblioteca è una struttura in legno fatta a mano, attrezzata con numerosi titoli, soprattutto libri di artisti o scrittori poco conosciuti, non bestseller. Nel caso di Cedar Lake, la biblioteca galleggiante comparirà sulle sponde del lago e sarà a disposizione per coloro che avranno il coraggio di raggiungerla in canoa o, magari, a nuoto. Fonte: libreriamo.it

Nella speranza che la Floating Library porti sempre più persone alla lettura, spero per voi che stiate leggendo, come promesso. Ricordate?

lunedì 8 agosto 2016

Le nostre debolezze

Frasi tratte da A sangue freddo, di Truman Capote. Parole assolutamente vere, non tenere la faccia sporca è un discorso di dignità e di voglia di rialzarsi. Troppo spesso ci misuriamo con gli altri prima di misurarci con la nostra coscienza.
Buona settimana.

... Ma abbiamo ben poco controllo sulla nostra umana debolezza, ... Nel tuo caso, non so quale sia la tua, ma sono convinta che NON E' UNA VERGOGNA AVERE LA FACCIA SPORCA - LA VERGOGNA E' QUANDO CE LA TENIAMO SPORCA.

venerdì 5 agosto 2016

Oggi sto così

Buongiorno, mi sono svegliato con l'esigenza di scrivere, la stessa che mi ha portato ad addormentarmi ieri sera. Ho passato troppi giorni senza farlo. Mi torna in mente Il grande Gatsby...
Sono rimasto ubriaco per almeno una settimana, e allora pensai che mi avrebbe reso sobrio il fatto di sedermi in una biblioteca. 
Quando si ha a che fare con la letteratura la questione è sempre molto privata.

mercoledì 3 agosto 2016

Sedentarietà

Visto che siamo in prossimità delle Olimpiadi, prendo spunto da un articolo de la repubblica.it, completo lo trovare qui: repubblica.it/inattivitafisica, per parlare di sport, o meglio, di mancanza di sport e più in generale di inattività fisica. 
Nell'articolo è specificato molto bene che, La parola d'ordine è muoversi molto. "Sarebbe necessario muoversi ogni giorno, ma fare anche sport e scegliere un'attività fisica aerobica almeno 4-5 volte a settimana... Inoltre sarebbe necessario nei più giovani scegliere anche un'attività fisica che, almeno due volte a settimana, riesca a migliorare la coordinazione motoria e il tono muscolare. Facendo i conti la cosa migliore sarebbero almeno un paio di ore di movimento quotidiano". Quindi, non solo fare sport ma farlo anche nella maniera giusta.
Ovvio che anche i media hanno un ruolo: Limitare Tv e Pc. Banditi quindi per gli esperti di Medicina dello Sport le attività sedentarie e le ore passate in poltrona o seduti. E in questa direzione anche i troppi compiti possono costituire un problema, perché lasciano poco spazio per l'esercizio fisico. Fra l'altro oggi i bambini sembrano più affascinati d computer, videogiochi e tv.  
Lo dico anche io e non sono il solo, anzi... Servono programmi nazionali. Dal 2012, anno delle Olimpiadi di Londra, progressi sono stati fatti nei programmi nazionali di sorveglianza, adozione di politiche nazionali e interventi per favorire l'esercizio fisico, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, ma si tratta di risultati ancora insufficienti e modesti secondo Lancet. Anche se l'80% dei paesi segnala di avere politiche e piani nazionali per il movimento, solo il 56% ha fatto degli interventi operativi.
Concludo con dei dati drammatici: Ogni anno ad esempio quasi 300mila nuovi casi di demenza potrebbero essere evitati se la gente facesse movimento, visto che l'attività fisica ha un effetto protettivo contro questo tipo di malattia. Un numero destinato ad aumentare, se non cambieranno le cose, visto il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale. Rimangono inoltre forti differenze tra i sessi, dovequello femminile si muove meno di quello maschile in 137 paesi su 146, e sugli anziani, che sono la fascia più a rischio di inattività. Di questo passo, conclude Lancet, l'obiettivo dell'Oms di ridurre l'inattività del 10% entro il 2025 non sarà raggiunto.

lunedì 1 agosto 2016

La mia libertà

Sono in vena di video, di quelli tristi, dolci e con una grande dignità umana. Oggi tocca a lui.