lunedì 29 febbraio 2016

Se Cristo fosse qui...

In questi giorni si parla molto di vita sociale italiana, a proposito del Ddl Cirinnà, e quindi entrano in campo i policy makers più importanti. Nella fattispecie il Vaticano. Inutile, dal mio punto di vista, scandalizzarsi tanto. Per quanto riguarda la nostra politica estera siamo alle dipendenze degli USA, quella interna invece è regolamentata dalla Santa Sede. Altrettanto inutile far finta di non capire che milioni di italiani si lamentano per una legge mozzata e quasi inutile e poi sono, ogni santo giorno e per tutta la vita, con le bave alla bocca per le frasi d'amore dei vari papi e pronti a qualsiasi gesto, per me spesso di stampo estremista, per affermare la propria fede. Siamo un popolo di grandi letterati, castrato dalla fede.


Comunque, visto che avevo deciso che non avrei più parlato di politica nel mio blog, mi "salvo" citandovi il vecchio Mark Twain: Se Cristo fosse qui ora c’è una cosa che non sarebbe – un cristiano.

venerdì 26 febbraio 2016

Dal blues al Vaudeville

Oggi vi presento il concerto di Max&Veronica che si terrà il 1° marzo a Padova, all'Osteria Barabba (facebook/OsteriaBarabba - www.osteriabarabba.it).
Una coppia di musicisti super premiata e apprezzata, sia in Italia che in Europa ( vincitori dell’ultima edizione dell’European Blues Challenge 2013, importante contest a livello internazionale svoltosi a Tolosa, e protagonisti di molti concerti nel vecchio continente), sino a smuovere piedi e anime negli Stati Uniti, un martedì che vi resterà nel cuore, e nell'anima, per parecchio tempo!
Un concerto che diventa un viaggio attraverso le piantagioni del sud degli Stati Uniti, i bordelli di New Orleans, il proibizionismo con tutti i suoi controsensi, le barrelhouses del Delta del Mississippi e le prigioni della Louisiana. Un percorso, una narrazione, che si snoda sul filo delle voci delle grandi cantanti degli anni Venti e delle registrazioni sul campo dei bluesman dimenticati, fino ad arrivare al blues urbano della Grande depressione del ’29.
Se volete conoscerli meglio potete visitare il loro sito: www.redwineserenaders.it














L'evento ufficiale è qui: facebook/event/Max&Veronica



lunedì 22 febbraio 2016

Per chi allena i giovani e odia, almeno in parte, gli atteggiamenti di una parte dei genitori

Qualche giorno fa ho letto, e postato su Facebook, una bella intervista dell'allenatore di calcio Prandelli. A parte la parentesi con la nazionale, non certo fortunata ma oggi non voglio commentare la sua carriera, è comunque un professionista che con i giovani ha basato la prima parte della sua carriera. Quindi le sue parole sono quelle di una persona competente e autorevole. Come si legge nell'articolo, Il vero problema non sono i bambini ma i genitori"... "Io i genitori ho provato ad 'allenarlì per otto mesi ma poi ho rinunciato: mettono troppe pressioni, quando invece bisogna sbagliare. Il bambino stesso è più attento a capire il proprio futuro, con l'assillo dei famigliari diventa tutto più difficile. E' vero che nelle difficoltà si forma il carattere ma è anche vero che in tal modo è più dura emergere. E poi la figura dell'allenatore è lì apposta per decidere sulle potenzialità del ragazzo. Le pressioni esterne non lo aiutano. Se non altro, aiutano a forgiare il tecnico. Già, aiutano a forgiare il tecnico se è abbastanza forte e supportato da una società seria, quest'ultima fortuna ce l'ho e penso anche la prima. Il vero problema sono i genitori che fanno da procuratori ai propri figli e vivono di emozioni superficiali e brevi. Basta un niente, un rimprovero o una "punizione" per minacciare tecnici e società e basta una mezza frase o un piccolo ed effimero successo per intravedere futuri scenari rosei. Lo dico con onestà, molti genitori superano il livello di pateticità, lo si vede nei loro occhi quando mi parlano, si nascondono dietro ad aggressività e rivendicazioni ma sono più insicuri e paurosi dei propri figli.
L'intervista completa la trovate qui: repubblica/prandelliilproblemadellegiovanili.

Concludo queste riflessioni autocitandomi, versi tratti dalla poesia "Sul perché se Steve Nash fosse italiano voterebbe PD" - Una complessa semplicità - Edizioni del Faro.

...
Quando le aspettative
verso la gara degli adulti
sono fuori misura,
le conseguenze ricadono sui bambini.

sabato 20 febbraio 2016

Guarda, sono vivo!

Stoner alla fine non può non piacere, scritto con grande amore e ancora più talento da J.E. Williams, racconta con pacatezza e profondità la storia di un uomo che, in realtà, da raccontare non ha molto. Un libro dove a regnare è la storia e i suoi drammi, vedi le due guerre mondiali, e dove gli uomini giocano a recitare la felicità.
Queste parole mi hanno colpito molto:
... In gioventù l'aveva dato liberamente, senza pensarci; l'aveva dato a quella conoscenza che gli era stata rivelata - quanti anni prima? - da Archer Sloane. L'aveva dato a Edith, nei primi, ciechi, folli anni del corteggiamento e del matrimonio. E l'aveva dato a Katherine, come se fosse stata la prima volta. Stranamente, l'aveva dato a ogni momento della sua vita, e forse l'aveva dato più pienamente proprio quando non si rendeva conto di farlo. Non era una passione della mente e nemmeno dello spirito: era piuttosto una forza che comprendeva entrambi, come se non fossero che la materia, la sostanza specifica dell'amore stesso. A una donna o a una poesia, il suo amore diceva semplicemente: Guarda! Sono vivo! 

mercoledì 17 febbraio 2016

La tarantola e Johnny Cash

Notizia sentita ieri alla radio, che ho poi cercato, con conferma, in internet. Si chiamerà Johnny Cash una nuova specie di tarantola scoperta in California. Il ragno nero e peloso è infatti stato battezzato Aphonopelma johnnycashi: non sa suonare né cantare, ma l’animale è stato trovato nei pressi della prigione di Folsom, dove il grande Johnny Cash tenne nel 1968 un famoso concerto per i detenuti.
Visto che ci siamo, eccovi qualche video del concerto.





lunedì 15 febbraio 2016

Tu

Buongiorno.

Oggi posto una poesia scritta qualche mese fa. Poesia per Mirca. Non ho molto altro da dire, l'ho già fatto.





Tu



Tu sei qui,
in noi.

In te
ogni cosa
è cuore
anche
la testa.

Tu
sei
vita.
Io
Ti amo.

venerdì 12 febbraio 2016

Segnali di cambiamento da uno sport "minore"

Oggi le mie riflessioni tornano sullo sport e sui cambiamenti di cui avrebbe (HA) bisogno per essere più apprezzato e rispettato. Non che il resto dell'Italia vada meglio, però...

Esattamente lo scorso 2 febbraio, "addirittura" a pagina 25 della Gazzetta, usciva un articolo sul calcioscommesse e sulla prima sentenza del processo Dirty Soccer. Fatto di cui praticamente nessuno ha parlato. A conferma che, come sempre, se non ci sono grandi nomi in ballo nessuno ne parla. E quando si parla di questo argomento si fa i soliti moralisti italiani: indignati al limite del buonismo, evitando di affrontare veramente il problema, che è prettamente culturale. Ma in Italia i problemi culturali fanno paura...
Vi posto la foto dell'articolo


Ma qualche segnale c'è, chiaramente non dal calcio. Vi documento la notizia sempre con un articolo della Gazzetta. E' recentissimo l'annuncio di Giuseppe Abbagnale, presidente della federcanottaggio e gloria sportiva: il figlio Vincenzo, campione del mondo e capovoga dell'otto, sarà con ogni probabilità squalificato per doping e non sarà alle Olimpiadi. "Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa è chiara. È un'ingenuità, ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica: per trasparenza vogliamo essere noi a dare l'annuncio", così si è espresso Giuseppe Abbagnale. Capirete che, in tempi di "sono stato frainteso" e "non ho mai detto o fatto quelle cose", uno sport "minore" (definizione coniata forse dagli amanti del calcio) lancia messaggi da grande.
Il link dell'articolo lo trovate qui: gazzetta.it/Canottaggio.

martedì 9 febbraio 2016

Papà

Festeggio carnevale e il mio compleanno ( l'11, non dimenticatevi di farmi gli auguri) con mio figlio. Posto oggi e sicuramente fino al 12 non scriverò altro. Come si dice in questi casi, staccherò (più o meno) la spina. 
Il mio post di oggi sono queste due canzoni. Sto già piangendo...




domenica 7 febbraio 2016

Cosa ne sarà dei tuoi libri quando io sarò morto?

Direttamente da Cavarzereinfiera.it, un bellissimo resoconto della serata del 29 gennaio scorso, lo potete leggere cliccando qui: cavarzereinfiera.it/Fornaro/Ederadicarta. Vi ricordo che i miei libri sono ancora disponibili alla libreria Edera di carta di Cavarzere.
A tal proposito, vi ripropongo una mia poesia, edite nella raccolta La fatica di non pensare e letta durante la presentazione. Il titolo è lo stesso di questo post. E' dedicata a... facile da capire! 
Buona lettura.



Il tuo talento è fuori discussione
e anche le leggende attorno al tuo personaggio.
Ma io
che ti conosco bene
voglio chiederti una cosa:
Cosa ne sarà dei tuoi libri quando sarò morto?
A chi li lascerò, ai passeri?
All’inevitabile scorrere del tempo?
Come potranno fare senza di me?
Ho domande, ma non risposte.  
  
Con chi condividerò il sapore della solitudine?
La dolce e insaziabile sensazione che la vita ci sta prendendo
per il culo.
La letteratura perderà un onesto conservatore
dei tuoi libri.
Ma anche questo non aiuta a dare risposte.

Io e te siamo gli adulti più insicuri
degli ultimi duemila anni
e questo mio lungo girovagare
di pensieri
che portano in nessun posto
perché
l’altrove esiste solo a parole
mi porterà a morire sulla pancia di Silvia.
Ma pure questo non dà risposte.

Siamo due favolosi superficiali introspettivi
che stanno abbastanza bene solo quando
gli altri sono lontani.

Ma ora
caro amico
ho la risposta:
freghiamocene delle paranoie
e beviamoci sopra.

Prosit!


Per acquistare i miei libri, anche in versione ebook, potete consultare il sito dell' editore: www.edizionidelfaro.it o contattarmi a maurofornaro76@gmail.com.

Se non li conoscete:
Edizionidelfaro/Unacomplessasemplicità
Edizionidelfaro/Lafaticadinonpensare
Edizionidelfaro/Sevolessiesseredisturbato

facebook.com/maurofornaro (pagina ufficiale: facebook.com/MauroFornaro)
twitter.com/MauroFornaro
plus.google.com/MauroFornaro 
mebook.it/MauroFornaro
Instagram/maurofornaro 

Quello che non ho è un orologio avanti per correre più in fretta e avervi più distanti.
Fabrizio De André

venerdì 5 febbraio 2016

W il cartaceo

Visto che mi piace parlare di libri e di vendite di libri, vi riporto qualche dato di fine 2015, quindi numeri molto recenti. L'articolo completo lo leggete qui: libreriamo/comesileggenelmondo.
Come immaginavo, il cartaceo tiene bene nei confronti dell' e-book (andate a vedere bene le fonti nell'articolo, perché non si parla di numeri italiani), nonostante quest'ultimo abbia numeri impressionanti: +1260% tra il 2008 e il 2010, in concomitanza con il lancio di Kindle da parte di Amazon e poi di altri device popolari, ma in calo, o comunque in stallo, negli ultimi anni. Ruolo primario di questo rallentamento lo hanno gli smartphone e tablet, che offrono ormai ogni genere di funzionalità. Nel 2014 negli USA sono stati venduti 12 milioni di e-reader contro i 20 milioni del 2011.
Grazie a questa tenuta, sono in aumento le librerie, anche quelle indipendenti. 
Chissà che gli ultimi dati sui lettori - italiani -, che ho pubblicato pochi giorni fa e che trovate qui: maurofornaro.blogspot.it/leggiamoono, siano effettivamente il segnale di un cambiamento...
Poi, però, mentre sto finendo di scrivere questo post, mi imbatto in un articolo che parla di altri numeri... negli ultimi quattro anni a Roma hanno chiuso 50 librerie! L'articolo completo lo leggete qui: repubblica/chiudelalibreriadifrontealsenato
Mettiamoci d'accordo. Facciamo che ignoriamo tutti i numeri e continuiamo a leggere.

mercoledì 3 febbraio 2016

Come Paul con Michael

Dopo un po' di pubblicità dei miei eventi, torno con una poesia recente, quindi mai edita. 
Buona lettura!



Reggo più facilmente
i documentari dei Suricati
che le vostre dinamiche di vita sociale.
Che poi sarebbe facile risolvere il problema
basterebbe stare a distanza
gli uni dagli altri
come faccio io con voi.
Ma così non è.

Come i Suricati
siete degli animali gregari,
usualmente vivete
in una grande comunità
detta società
che mi permetto di definire
gregge,
sia esso ad alto reddito o
a basso reddito.
Le adorazioni
che vi fate sui vostri semplici
e banali ragionamenti
sulla vita moderna
sono semplicemente puerili.
Il problema è che
la vostra autostima non si abbassa.
A volte soffro nell’ascoltarvi
come se avessi combattuto
consecutivamente le 12 battaglie dell’ Isonzo.
Fortunatamente per me
vi ascolto di rado.

State attenti
a raccontare
i vostri segreti
che abbiate di fronte
un babbeo, un allocco
o un giovane e
apparentemente
ingenuo miliardario.
La mente è piccola
e la gente mormora.
Da parte mia
sto zitto
e questo è
meglio per tutti.
Il silenzio a volte
è sinonimo di amore,
di protezione
ma nel mio caso
è quasi sempre
sinonimo di un
bel fanculo.



Per acquistare i miei libri, anche in versione ebook, potete consultare il sito dell' editore: www.edizionidelfaro.it o contattarmi a maurofornaro76@gmail.com.

Se non li conoscete:
Edizionidelfaro/Unacomplessasemplicità
Edizionidelfaro/Lafaticadinonpensare
Edizionidelfaro/Sevolessiesseredisturbato

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Quello che non ho è un orologio avanti per correre più in fretta e avervi più distanti.
Fabrizio De André

lunedì 1 febbraio 2016

Senza tanta voglia... un po' di poesia

Senza tanta voglia di lavorare e aspettando i prossimi appuntamenti del mese di marzo, posto ancora un po' di materiale di venerdì scorso. E' stata veramente una bella esperienza, presentare i propri libri in una libreria indipendente dà quel senso di poesia ormai perso nei grandi store. 





Ti aspetto nella mia pagina di facebook: facebook/Mauro-Fornaro 

Proseguo con la lettura di Stoner, un libro che ha avuto molto successo e che nel suo essere piatto e privo di interesse si fa piacere... 
In settimana posterò altre mie poesie.