mercoledì 28 ottobre 2020

La vita è quello che è

 Buongiorno.

Oggi compie gli anni uno scrittore che apprezzo tantissimo, J.R. Lansdale, di lui amo molte cose, soprattutto il sarcasmo, l'ironia e il cinismo con cui si esprime. E, visto che in questi giorni si parla tanto di ingiustizie sociali, ecco una sua frase, adeguatissima, tratta dal libro La foresta… poi, all'improvviso, la verità mi è saltata agli occhi, semplice come un bicchier d'acqua. La vita è quello che è, ed è tutto tranne che giusta.

Fonte: web

Frase che si sposa bene con questo periodo. L'ultima news è che non ci si può allenare neanche all'aperto. Il Ministro dello sport è rammaricato e distrutto, ma è pure uno dei responsabili di questo disastro. Hanno colpito la cultura - vi ho spiegato ieri che sport e cultura sono sinonimi - per fare vivere il resto. Ma questo non è essere un buon governante, questo vuol dire avere preferenze. Ci sono figli di serie A, figli di serie B e poi noi... Si doveva vivere tutti, così moriamo noi. 

martedì 27 ottobre 2020

Odio chi non parteggia

 Buongiorno.
Avevo smesso di parlare di politica nel mio blog, anche se i post politici "tirano" sempre più degli altri. Il post che ho pubblicato la scorsa settimana ha fatto da solo più letture, più del doppio, di tutti i post che ho fatto ad ottobre. Penso però che ci siano delle cose che non si possono non fare, cioè prendere posizione. Perché, come diceva Gramsci: Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

Quindi, anche oggi, sarò partigiano. Parlerò di sport, ma la "cultura" non se la vive meglio. A proposito, parlare di sport e di cultura è la stessa cosa. Smettetela di distinguere le due cose. Questo è ciò che si legge nella Treccani: cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo…L’insieme delle conoscenze relative a una particolare disciplina… Quindi da ora, userò i due termini come fossero sinonimi, lo sono!

 Il ministro Di Maio, che si permette di dire che hanno chiuso le attività non essenziali, frase detta anche da Speranza e Conte anche se in momenti diversi, forse si dimentica che qualsiasi sia il lavoro che fa una persona, per quella persona il suo lavoro è essenziale. Che sia anche la prostituta! Il Paese non vive solo con certe attività, mentre altre servono solo da contorno. Il Paese va avanti con il lavoro di tutti.

Il ministro Spadafora, francamente poco a suo agio nel mondo dello sport, non ha un ruolo importante nel Governo. E' messo lì, a prendere insulti dall'intero mondo sportivo. E ci riesce bene, non conta nulla, non dice nulla da esperto. Ora si gingillerà perché ci regalerà quattro soldi. Forse, magari...

Il Premier ha il pelo sullo stomaco, tira dritto e non gliene frega niente di nessuno. Le industrie valgono, i centri commerciali valgono, la serie A di calcio vale, del resto si può fare a meno. Lo ha ammesso più volte che la popolazione è in sofferenza, ma una parte della popolazione è trattata meglio, molto meglio, di altra parte. Questo Governo, che dovrebbe avere una piccola, piccolissima, anima comunista, ha aumentato notevolmente le differenze tra la classi dei lavoratori. Hanno scoperto quest'anno che c'è chi vive di sport, perché sport dilettantistico vuol dire che chi lo pratica è un dilettante, nel senso che non percepisce, o ne percepisce poco, uno stipendio. Ci sono migliaia di persone di che lavorano h24 nel mondo dello sport. E sono pure stimati professionisti. La cultura in Italia non conta un cazzo, fa parte del tempo libero. E così, visto che di tempo libero ne ho molto in questo periodo, vi mando a ramengo. 

Foto: Kevin Senatore


Ultimo ma non ultimo, se lo Stato fa l'assistenzialista ora, in futuro non avrà soldi per investire in stadi, palestre, piscine, auditorium, centri culturali, ecc. Forse era meglio investire prima, visto che in sette mesi non avete investito in ospedali, trasporto e scuola. E negli anni ve ne siete sbattuti. Ah, dimenticavo: ANDATE A RAMENGO! E ricordatevi che senza cultura non si può vivere e le nuove generazioni ne risentiranno. Ritornateci, a RAMENGO!



venerdì 23 ottobre 2020

Chi non compra libri è rinnegato e bastardo [cit.]

Buongiorno.

Torno a parlare di libri, dopo la sfuriata cestistica, citando un articolo che ho letto e che completo lo trovate qui: ilgiornale.it/chinoncompralibririnnegatoebastardo. Inutile dire che sono estremamente d'accordo con lo scrittore Papini.

La domanda è antica come la stampa a caratteri mobili. Ma perché nessuno di noi, di voi, di loro, si sognerebbe mai di chiedere gratis una cravatta a un negoziante, o un Dry Martini a un barman, o un chilo di pere Guyot - per dire - a un fruttivendolo: Ma moltissime persone, anzi: troppe, non si imbarazzano nel chiedere un libro omaggio all'autore o peggio all'editore?... Ce lo chiediamo sempre tutti, noi autori ed editori. E se lo chiese, in modi particolarmente furiosi e ironici, anche Giovanni Papini (1881-1956), spirito ondivago ma formidabile polemista, in un pamphlet che sembrerebbe scritto oggi, e perciò giustamente ripubblicato ora, nel momento più disgraziato, appunto, per l'editoria - titolo: Le disgrazie del libro in Italia - (LB edizioni, pagg. 36, euro 5). In realtà, per quanto riguarda lo stato di salute del lettura in Italia (sempre pessimo), una differenza fra la visione di allora e quella di oggi, c'è. Ai tempi di Papini ci si basava sull'osservazione diretta, oggi sulle statistiche. Il risultato però è lo stesso: nel nostro Paese, tolto uno zoccolo duro ma minuscolo di lettori forti, il libro è un oggetto sconosciuto. ...Andrea Kerbaker, nella introduzione, fa notare che sì, è vero: Le disgrazie del libro in Italia fu pubblicato da Vallecchi nei primi anni '50 del '900. Ma l'autore in quel momento era già anziano, il suo sarcasmo smussato e la prosa appesantita da una spaventosa conversione a «U» al cattolicesimo. Invece le pagine che stiamo leggendo sono brillanti, veloci, vere staffilate. Possibile quindi che fossero state scritte molto tempo prima, nella fase dell'arrabbiatura futurista, e poi rimaste in un cassetto... leggere la lamentatio di Papini è molto divertente. Da una parte. E dall'altra lascia un sapore amarognolo in bocca. Esempi del primo caso: l'elenco degli espedienti cui ricorrono gli italiani - definizione dell'autore: «parassiti» - per accaparrarsi un libro gratis (il più usato ovviamente è chiederlo in prestito a un amico per non restituirlo); l'elenco delle categorie che NON comprano libri (analfabeti, «imbecilli, mentecatti e dissennati», «marrani arricchiti», «mondani ottusi», «piccoli borghesi e proletari» che spendono migliaia di lire per un film o una partita di calcio ma non ne hanno una quando si tratta di entrare in libreria...); l'«inventario squallido» dei libri che si trovano nella maggior parte delle case italiane (libri di cucina, «qualche libro di scuola», la cabala del Lotto, qualche opera classica, «ma non sempre», «e infine l'elenco del telefono»:... Un esempio invece dei misteri dolorosi, è lo sconforto nel vedere un popolo un tempo faro del Sapere diventato indifferente ai libri e alla lettura: «Quegli italiani che posseggono e leggono e studiano buoni libri sono i salvatori e mallevadori di quella grande tradizione, di quella gloriosa e necessaria civiltà. Tutti gli altri sono eredi senza onore - attenzione: gran finale, ndr - e rinnegati bastardi».

Fonte: web
Comunque sia, il libro è facilmente reperibile, anche online o, in alternativa, fatevelo regalare per Natale, cercatelo nei mercatini dell'usato. Insomma, leggete! 🐐🐐🐐

martedì 20 ottobre 2020

Come si sente un istruttore minibasket

Buongiorno.
Il morale che può avere una persona che lavora con i bambini? Un po' come l'essersi impegnato per riuscire a comprarsi una bella fiorentina e una bottiglia di un'ottima annata di Montepulciano, pur pagando entrambe molto di più del dovuto e, allo stesso prezzo, che abbiamo appena detto essere eccessivo, ti obbligano a mangiare petto di pollo e bere il peggior vino, per di più caldo, del supermercato più scadente della città. 
Gente impreparata, che si fa consigliare da gente altrettanto impreparata e che esulta per i risultati, estremamente scarsi, che ha ottenuto. Convinta che gli addetti ai lavori siano degli idioti che passano qualche ora ad allenare i bambini, quando invece quegli idioti sono magari preparati e lo fanno per lavoro.

La sappiamo tutti l'importanza dello sport - anche e soprattutto per i bimbi -, al di là dell'aspetto prettamente competitivo, e lo sappiamo tutti che prima viene la salute, ma trattare così lo sport dei più piccoli vuol dire sapere di non essere in grado di rinforzare il trasporto pubblico, la sanità e la scuola, oltre a non avere personale per gestire la famosa movida... In attesa delle Olimpiadi e di sentire i politici parlare dell'importanza dello sport per l'Italia...


mercoledì 14 ottobre 2020

Sara and the devil...

Buongiorno. 

Quello che vi dirò oggi è di fondamentale importanza: dobbiamo aiutare Sara a completare la realizzazione del suo libro: VOODOOBLUES: Il misterioso caso di Robert Johnson. Poi vi spiego come, intanto questo è il progetto: 

Incroci religiosi e musicali tra Africa, America e Italia” è un libro che unisce la religione al blues, in un particolare percorso attraverso riti magici e atmosfere esoteriche. A far da guida nel curioso viaggio tra le pagine di questo libro è Robert Johnson, figura da sempre considerata misteriosa grazie alla leggenda che lo avvolge riguardante il suo fantomatico patto col demonio. Il Voodoo di Haiti, le società segrete africane, gli dèi come Legba e Baron Samedi, la musica nelle cerimonie del candomblé brasiliano e il tarantismo del Sud Italia, sono solo alcuni dei temi affrontati nelle pagine che leggerete. Prendendo in considerazione qualche brano di Johnson e approfondendo l’ambiente magico sacrale delle diverse religioni afroamericane, vi porterò a scoprire quanto di vero c’è nel patto diabolico più famoso nel mondo del blues. Frutto di intense ricerche e una sviscerata passione, “ VOODOOBLUES: Il misterioso caso di Robert Johnson. Incroci religiosi e musicali tra Africa, America e Italia” è un libro che mescola musica a religione, cercando di fornire uno sguardo nuovo su un tema gettonato come la musica afroamericana. Si parla di musica sì, di blues, ma senza troppi nozionismi di scale, accordature e mostruosità del genere (i musicisti abbiano pietà di me, per favore!). Un libro pensato quindi anche e soprattutto per coloro a cui piace ascoltare e approfondire un po’ le origini di ciò che gli passa per le orecchie, anche senza avere necessariamente una formazione musicale. Un volumetto che però tira in ballo anche riti magici, divinità dai connotati discutibili e particolari celebrazioni religiose che s’intrecciano perfettamente con la figura del bluesman e del suo mondo. Robert Johnson e una manciata dei suoi brani sono quindi solo il punto di partenza e la traccia guida di questo viaggio virtua le, senza confini geografici precisi, attraverso rituali magico-religiosi, musica e tradizioni culturali apparentemente “demoniache”.

Copertina di Antonio Boschi

Al libro hanno contribuito due musicisti, Andrea “Wob” Facchin , bluesman veneziano e studioso incallito di musica roots e di religioni africane, leader della band voodooblues Mr. Wob and The Canes; e Alessandro “Jimmy” Ragazzon, fondatore dei Mandolin’ Brothers, band attiva da oltre 40 anni e pietra miliare della roots music in Italia. All'interno dei vari capitoli troverete inoltre alcuni disegni di Elena Farina, sapientemente elaborati da Antonio Boschi di WIT Grafica.

👉Aiutate Sara cliccando su questo link e supportate - con una donazione - il progetto: produzionidalbasso/ilmisteriosocasodirobertjohnson👈 Riceverete in cambio una copia del libro ma volendo anche molto altro...e non fate gli spilorci! 😜

P.S. Se volete conoscere meglio Sara, vi consiglio di dare un'occhiata al suo blog: rocknroll398.wordpress.com.

mercoledì 7 ottobre 2020

L'amorfismo della gente

 Buongiorno.

Domenica sera, in un momento di isolamento totale, ho spulciato Canti Orfici di Campana. Questi sono i versi che oggi voglio condividere con voi. Che poi, la ricerca della serenità per un poeta, forse è la serenità stessa.

Fonte: web


Camminavo, camminavo nell'amorfismo della gente. Ogni tanto rivedevo il suo sguardo strabico fisso sul fenomeno, sulla parte immota che sembrava attrarlo irresistibilmente: vedevo la mano irritata che toccava la parte immota. Ogni fenomeno è per sè sereno.

venerdì 2 ottobre 2020

Morire un po' di volte

Ah, ah! You have to die a few times before you can really live. Così diceva il vecchio zio Hank Bukowski. E penso sia veramente così. Ogni nuova rottura, ogni ennesima difficoltà, ti fanno capire il tuo valore ma ti fanno anche allontanare sempre di più dall'umanità e ti avvicinano alla vita solitaria. Discorso lungo, forse inutile, sarà la giornata uggiosa. 

Fonte: web
Vi lascio con un'altra frase di Bukowski, Ero il tipo che vive di solitudine; senza solitudine ero come un altro uomo senza cibo o senz'acqua. Ogni giorno passato senza solitudine mi indeboliva.