Oggi le mie riflessioni tornano sullo sport e sui cambiamenti di cui avrebbe (HA) bisogno per essere più apprezzato e rispettato. Non che il resto dell'Italia vada meglio, però...
Esattamente lo scorso 2 febbraio, "addirittura" a pagina 25 della Gazzetta, usciva un articolo sul calcioscommesse e sulla prima sentenza del processo Dirty Soccer. Fatto di cui praticamente nessuno ha parlato. A conferma che, come sempre, se non ci sono grandi nomi in ballo nessuno ne parla. E quando si parla di questo argomento si fa i soliti moralisti italiani: indignati al limite del buonismo, evitando di affrontare veramente il problema, che è prettamente culturale. Ma in Italia i problemi culturali fanno paura...
Vi posto la foto dell'articolo
Ma qualche segnale c'è, chiaramente non dal calcio. Vi documento la notizia sempre con un articolo della Gazzetta. E' recentissimo l'annuncio di Giuseppe Abbagnale, presidente della
federcanottaggio e gloria sportiva: il figlio Vincenzo,
campione del mondo e capovoga dell'otto, sarà con ogni
probabilità squalificato per doping e non sarà alle Olimpiadi. "Ha saltato
tre controlli antidoping e la normativa è chiara. È un'ingenuità, ma da
regolamento costa da uno a due anni di squalifica: per trasparenza vogliamo
essere noi a dare l'annuncio", così si è espresso Giuseppe Abbagnale. Capirete che, in tempi di "sono stato frainteso" e "non ho mai detto o fatto quelle cose", uno sport "minore" (definizione coniata forse dagli amanti del calcio) lancia messaggi da grande.
Il link dell'articolo lo trovate qui: gazzetta.it/Canottaggio.
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