lunedì 30 aprile 2012

Legge mancia

A proposito di andare a votare e di antipolitica, oggi parlo della "legge mancia". La suddetta, è nascosta ai comuni mortali, quasi impossibile trovarla su internet, confermo che ho fatto molta fatica a trovare informazioni. I beneficiari della legge, sono un lungo elenco di comuni, chiese, associazioni, enti e fondazioni a cui i parlamentari hanno "deciso" di assegnare fondi del Ministero dell'Economia. E' la legge che è diventata tale col consenso di tutti e nella massima riservatezza. Non serve dire che i soldi sono tanti, 100 milioni nel 2012 e 50 nel 2013 (portati a 150 pochi giorni fa), non spesi in precedenza, messi a disposizione dal ministero dell´Economia e ripartiti in un rivolo di 363 interventi per enti, associazioni, fondazioni segnalati da singoli deputati o senatori. Le commissioni Bilancio di Montecitorio e Palazzo Madama, con un semplice parere concesso nelle stesse ore hanno dato il via libera al provvedimento, detta appunto "legge-mancia", che per sua natura non necessita del voto d´aula. Tra i finanziamenti a pioggia compaiono beneficiari di tutto rispetto. Istituzioni di consolidata tradizione come la Fondazione Istituto Gramsci e l´Istituto Luigi Sturzo (entrambe con 250 mila euro), ma anche decine di interventi conservativi di parrocchie o aiuti ad enti di volontariato. Ho visto l'elenco, il Veneto è molto bene rappresentato. Alla faccia degli antitasse della Lega e del PDL, ora vogliono fare la rivolta contro l'IMU. Forse dimenticano che i danni, non tutti ma in buona parte, sono stati fatti da 10 anni di regime loro. Ritorniamo alla "mancia", ovviamente ci sono anche microfinanziamenti destinati a territori di origine dei parlamentari o a enti e fondazioni di più o meno chiara copertura politica. Dai 100 mila euro destinati alla Fondazione Nuova Italia, presidente Gianni Alemanno, oppure i 50 mila alla Fondazione Magna Carta di cui è presidente il senatore Gaetano Quagliariello e presidente onorario Marcello Pera. Ma ci sono anche i 10 mila euro per il Museo della Mountainbike di Chies D´Alpago o i 50 mila per "i campi sportivi e il vestiario" della scuola calcio del Circolo Ardisci di Como. Praticamente, io aiuto la mia comunità (i miei elettori) e la mia comunità, in futuro, cioè alla prossima tornata elettorale, si ricorderà di me. Mi pare sia clientelismo, che dite?
Le poche info che ho trovato, sono riuscito a reperirle su  www.julienews.it e da Radio24, molti siti ne parlano, ma sono solo accenni, spesso smentite degli stessi politici. Magari non ho chiaro neanche io su quale sia la vera situazione, forse non ho capito il vero obiettivo della legge. Però, una domanda mi sorge spontanea, cari politici della nuova era: Berlusconi e Bossi, con i loro "nuovi partiti", vergini da ogni malaffare; Bersani, Vendola, Casini, Di Pietro, paladini della politica sana e protettrice del popolo; mi date la definizione di: politica, bene pubblico, mafia/clientelismo? Capiamoci, la mia non è una campagna pro M5S, ma ammettere alcune istanze dei grillini, sarebbe il primo passo per essere una Nazione più giusta. 
Sono sempre tutti impegnati a fare campagna elettorale, 365/365, facendoci credere di risolvere i problemi del Paese e non i loro. Vi ricordo che hanno bisogno di noi per stare lì...

3 commenti:

  1. Esco un attimino fuori del seminato, e spero vorrai perdonarmi.

    Incipit: E' da un po' di tempo che porti avanti sto pensiero e ora come ora mi sento di esprimere a chiara voce la mia opinione contraria.

    Antonio Di Pietro è l'unico e sottolineo l'unico della vecchia guardia che ha tentato di fare qualcosa sia in termini di opposizione che in termini di proposte. Non è minimamente paragonabile ai Bersani Vendola Fini (Per non parlare di Casini Bossi Alfano)
    Ha il difetto di essere un attimino confusionario nell'esporre le cose, ma il suo agire, il suo intento, pur avendo ancora il retaggio della vecchia classe dirigente, è sempre stato controcorrente col pensiero mainstream. Incluso non appoggio al governo Monti e battaglie in difesa dell'articolo 18.

    Bersani & Co. se li sognano i risultati che il signor Di Pietro ha portato a casa.

    Detto questo sto anch'io annusando da vicino il M5S, perchè l'IDV ha purtroppo ancora quella sensazione di struttura troppo grande e difficile da manovrare tipica del partito vecchio stampo. Ma pregherei tutti, di chiamare le cose col suo nome: Qualche errore di grammatica non devono inficiare la bontà delle intenzione e sopratutto dei risultati ottenuti.

    (DI PIETRO DURANTE IL GOVERNO PRODI VENNE INDAGATO E SI DIMISE, VENDOLA NONOSTANTE LA SUA ABILITA' ORATORIA PUR SE INDAGATO E' ANCORA LA' ...)

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  2. Mauro, fratello, sapevo ma ti ringrazio della precisione. I particolari non li conoscevo. Penso che se abbiamo un deficit pubblico di 1.605 miliardi di euro (che equivalgono a circa 27.000 euro per ogni italiano, compresi tutti i neonati), qualcuno i soldi le avrà distratti, mangiati, fregati, presi, regalati e/o distribuiti a pioggia e/o magari a sua insaputa, o ben sapendo. E in questa stagione da ogni parte ti giri, vedi porcherie.
    E' un sistema che deve morire.
    L'alternativa è che moriamo noi. Non ne vedo altre.

    Andrea. Mi piacerebbe parlare con te del M5S che annuso anche io. Mi piacerebbe cominciare a fare. Stanco di lamentarmi. Ne parliamo? E magari anche con Mauro... se si vuole unire.

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  3. Fratelli, concordo con voi sul fatto che il M5S meriti un po' più di attenzioni. La mia paura, preoccupazione, è che alla fine si dimostri come i vari "innovatori" del sistema partito italico: Lega, PdL, SEL, tanto per dirne alcuni. Quindi, aspetto e vedo cosa succede. Intanto, però, mi incuriosisce parlarne. Sono qua!
    Andrea, hai ragione, Di Pietro ci prova a cambiare qualcosa, è l'unico che si espone veramente. Ma il suo partito, come dici anche tu, rimane comunque un partito tradizionale. Come direi io, con termini non certo eleganti, tra una merda e una merda con lo zucchero, mi mangio quest'ultima.

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