martedì 10 aprile 2012

Quando la dittatura è dentro di te

Il titolo è un verso di "Padania", l'ultimo singolo degli Afterhours (http://youtu.be/NCoh4Axfcuk). Rappresenta molto meglio di ogni mia frase la nostra piccola patria.
Oggi pomeriggio ho visitato il sito del Fatto Quotidiano, ed ho avuto modo di leggere della gran corsa dei partiti verso una "riforma", a casa mia si dovrebbe parlare di abolizione, dei contributi ai partiti. Dell'autoepurazione di alcuni leghisti dopo gli ultimi fatti di "gestione dei contributi", siamo un paese talmente ridotto male che Bossi Jr. rischia di passare per onesto (sì, per onesto!) rispetto a Penati. Poi, tra 12 mesi,  il PD si chiederà perché la Lega sarà ancora il primo partito al nord... Ho letto dei rincari ENEL e che gli stessi manager avranno un aumento del 30-40%. Ho letto che l'Aquila non è ancora stata ricostruita ma i funzionari hanno già (!!!) preso milioni di euro di bonus per la ricostruzione. Ho letto di un episodio accaduto nel ferrarese, un parroco si è rifiutato di dare la comunione ad un bimbo disabile perché incapace di capire, mentre i milioni di indios obbligati a diventare cristiani erano bravissimi a contestualizzare il "verbo di dio" calato dall'alto dai conquistadores...
Ho letto altre notizie, tutte da farmi dire un gran FANCULO alla Nazione. Poi, però, come è successo oggi, una mia lettrice mi farebbe presente che sono troppo istintivo e che devo riflettere di più. Allora, ritorno agli Afterhours, il problema è che il Paese in cui viviamo è adatto a noi, troppo impegnati ad accusare gli altri, per poi fare gli stessi identici errori. Come il nostro ex Premier, troppo impegnato a criticare la dittatura dei magistrati per pensare alla sua, la dittatura delle puttane. Ha ragione Elisa, meglio riflettere un po' di più ed avere la certezza che l'Italia mi somiglia poco, poco. A fanculo si sta mandando da sola.

Ha ancora senso battersi contro un demone, quando la dittatura è dentro di te?  Afterhours - Padania


5 commenti:

  1. Puoi fancularla la nazione, tanto non esiste. Faresti solo del bene a te a tutti i neonazionalisti di area sinistra. A me l'Italia non somiglia per niente, non somiglia neanche a te. E' un incubo e assomiglia solo a chi ci campa di italia. E non son pochi.

    Sventolo il glorioso vessilo (anche per la Reyer)

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  2. Ah, ah! Per quanto riguarda la Reyer, tiferò per lei quando sarà la mia società. Fino ad allora, tiferò per l'Olimpia Milano e per San Donà.
    Detto questo, sono d'accordo con te, in molti di Italia ci vivono e tutto sommato mi dà molto fastidio anche il nazionalismo di sinistra. Spesso vuoto di principi ma pieno di lacrime nei momenti buoni, vedi l'ormai prossimo 25 aprile.

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  3. Molti in Italia ci sopravvivono.
    Io ci sono nato, ma non è mai stata come la volevo.
    Prima di questi signori c'era la Balena Bianca... e non so se fosse meglio. Io c'ero, quando ancora dava gli ultimi potenti colpi di coda. C'ero quando NON vincevo una gara o un appalto nemmeno a farlo gratis... se non avevo un "nulla osta" dell'apparato.
    Questi sono solo più fessi. Improvvisati dell'ultima ora. Bossi mi fa pena. Dopo aver sparato merda per anni dal suo scranno, oggi sembrava solo quello che è diventato, un vecchio malato.
    Io non mi riconosco in questa Italia, marcia e putrefatta, incapace di idee nuove e di governo, e forse è il mio male.
    C'è una parte sana?? Si, sicuramente. Ma sta zitta in un angolino. A fare le proprie cose... mentre gli altri parlano.

    Perchè non ho mai visto una faccia pulita. Da seguire. Solo facce che diventavano figurine del sistema. Un voce con cui parlare e costruire. Niente. Figurine del sistema.
    Vedrai che non cambieranno la legge elettorale. E qualche cane abbaierà ma nulla di più, troppo attaccati (al cazzo) di quel poco che si ha, per rischiare di perderlo, dando un cazzotto al tavolo "facendo che" ora basta.
    E oltre a questo. resto. E fanculo. Se qualcuno mi chiede io le idee le ho. ps Forza "Olimpia Milano" e Petrarca Padova

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  4. Siamo un Paese a misura d'uomo. Sì, a misura di uomo di merda e corrotto!

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  5. Quello che mi fa sanguinare il cuore è che non siamo un popolo siamo un accozzaglia di egoismI. Talmente egoisti che nemmeno a livello regionale mi riconosco. E purtroppo su questo piano siamo più Italiani di quanto pensiamo.
    Purtroppo siamo talmente egoisti che il voto per noi non rappresenta un atto civile, ma solo un gesto mosso nel migliore dei casi da tifo calcistico, che porta come solo risultato la delega in toto della gestione della cosa pubblica, e il conseguente lavarsi le mani.

    Io voglio una città una regione uno stato che sia partecipato. Non voglio che quattro dinosauri con l'avvallo di una croce messa su carta, pensi di poter dire qual'è il futuro migliore per me.

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