lunedì 16 aprile 2012

Gioventù

La vecchia ballerina stanca arrivò in camerino ed esausta si sedette sul divanetto. Non ne poteva più di quella vita, aveva ormai una età tale da farle dire “basta”. In realtà era ancora una donna piacente e aveva superato da poco i cinquantacinque, ma ormai il suo mondo, quello che era stato il suo mondo, si stava allontanando da lei. L’eterna gioventù che il pubblico pretendeva da lei, lei stessa non era più in grado di garantire. Si mise le mani sui capelli, iniziò a piangere, con dolcezza e senza far rumore, come aveva sempre vissuto. Cercò la sua borsa, la trovò. Frugò un po’ e trovò quello che cercava. La busta era sempre quella di 30 anni prima, anche la lettera. La prese e prima di rileggerla per la millesima volta, pensò alla persona che la scrisse. Il suo grande amore, o quello che sarebbe dovuto esserlo, visto che per la danza, il suo vero amore, rinunciò all’uomo della sua vita. Sospirò, aprì la lettere e iniziò a leggere.



Di Lei, del Mio amico e di me


Questa è una storia strana,
di un tipo che ha un nome
e una vita.
Che impara a conoscersi
giorno dopo giorno,
ed è felice per questo.
Che preferisce un caldo caffé
e una canzone di Ben Harper
ai supereoi in mercedes.

Siamo stesi sul letto
da quando ti ho trovata
non mi devo più cercare.
Guardo fuori dalla finestra,
una leggera nebbiolina
avvolge il fosso
e non so perché,
mi emoziono.

Se dovessi partire
ti porterei con me
così che il mondo
non mi mancherebbe.
Immagine proiettata nella nostalgia.
Odore di stoffa di cappotti bagnati.
Non ricordo il primo libro che ho letto.
Nemmeno il primo film visto
e la prima canzone ascoltata.
Lungo il sentiero di questa mia vita
ti ho incontrata e se è vero
che tutti gli amori sono uguali
rendilo tu diverso il nostro
perché una coperta calda e
avvolgente come te
non esiste.

Lui, il mio amico
sarebbe andato all’ippodromo
di Santa Barbara,
avrebbe giocato
sul cavallo dato 4 a 1
e avrebbe vinto.
Poi, se ne sarebbe
tornato a casa
e avrebbe
festeggiato
con della carne bianca
e del vino italiano.

3 commenti:

  1. Se dovessi partire
    ti porterei con me
    così che il mondo
    non mi mancherebbe.

    Leggera e profonda, come un'anima sottile, che non fatica ad attraversare mari profondi.
    O a trovare profondità, nelle cose di superfice.
    Mi piace.

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  2. se nn avidità miseria e guerre.....

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