sabato 14 novembre 2015

Oggi dico la mia

Non mi piace il buonismo, ne tanto meno l'odio. Mi affascinano le religioni ma non ne frequenterei nessuna. Non voglio appartenere a nessun dio. Sono tutte invenzioni, con solide e consolidate strutture. Ammiro le religioni, in loro c'è grande arte e filosofia. Ma nessuno mi convincerà mai che sopra di noi c'è un qualche dio che ci protegge. Chissà poi da cosa, da una persona che ha un dio diverso dal mio e che lo protegge da me?
I moti integralisti filosofico-religiosi, vedi il presidente turco Erdogan, così come le guerre per la democrazia americane, le ritengo delle grandi balle. Sostenute solo per il POTERE. Questa è la parola chiave: POTERE. Lo è sempre stata per le religioni, lo è sempre stata per ogni nazione.
La vera soluzione sarebbe non fabbricare più armi, oppure evitare di sostenere l'Isis contro Assad. Filosofia spiccia, già... 
La vera soluzione sarebbe quella di non rompere le balle a nessuno, lasciare vivere e leggere libri, scopare, bere birra e scalare le montagne. 
Ma l'uomo ha bisogno di progresso, come se il vero progresso fosse bombardare la Libia o uccidere centinaia di persone a Parigi. L'umanità ha bisogno di potere, di nutrirsi di conquiste per sentirsi più forte. E siccome siamo superficiali e pensiamo alle emozioni spicce, ci nutriamo anche di odio e buonismo. 
Non possiamo vivere tutti assieme, non possiamo odiare tutti indistintamente, non possiamo essere perennemente stupidi e poi stupirci per la violenza che riceviamo, che è uguale a quella che abbiamo dato.
Non mi piace tutto quello che sta succedendo, ma c'è chi vive per questo. I rifugiati sono vittime, come le persone che sono morte a Parigi. Ma forse questa frase non è né buonista, né intrisa d'odio.

7 commenti:

  1. Freddo. Lucido. Vero. Ho fatto gli stessi pensieri questa mattina.

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  2. Do cojoni in mezo a tanti che ghe ne capisse...

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  3. Quello che non capisco è il vuoto nelle teste delle persone. Pronte ad ascoltare, o leggere, parole e frasi di idioti. Regna di superficialità.

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  4. Eh, amico mio. Se pensi che in Italia più del 45% delle persone soffre di "analfabetismo funzionale" (che è la capacità: "di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità"), capisci bene come una gran massa si comporti alla stregua di pecore, senza offesa queste ultime, intente esclusivamente a brucare la loro erbetta.

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  5. Avevo intuito... popolo di santi, navigatori e analfabeti.

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