Ritorno a parlare di doping nello sport. Ieri è "scoppiata" la bomba del doping in Russia, come se non fosse alla conoscenza di tutti...
Personalmente penso che, come nel caso del ciclista Armstrong ma anche del caso Cina di qualche anno fa, sia il caso di parlare di doping di Stato. Armstrong era protetto e sostenuto da molti, gli stessi che, una volta "scoperto il farabutto", gli hanno voltato le spalle". Di Armstrong ho parlato a proposito del film The Program in alcuni post tra settembre e ottobre.
La Russia sta lottando per la supremazia mondiale, in tutti i settori. Come la Cina e gli USA. Il resto del mondo, compreso CINA e USA nel caso russo, gli fanno la guerra. Morale della favola, è giusto che gli atleti russi e magari anche il governo, paghino per gli errori. Ma dire che questa battaglia è portata avanti solo per coscienza etica e non per gestione del potere, io, personalmente, non me la sento.
Se non avete letto nulla del caso russo:
Condivido totalmente. Mutuando il titolo di un film, gli atleti sono marionette del potere, che quando vengono scoperti sono abbandonati come "cani di paglia", che non servono più.
RispondiEliminaCome se "combattere" la Russia nel doping o con una valigia in un aereo fossero due cose diverse...
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