“Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le Politiche giovanili e lo Sport eravamo in un’altra era, in un momento completamente diverso da questo. Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti dell’infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione."...
Queste sono le parole di Vincenzo Spadafora, l'ormai ex Ministro dello Sport che, dall'alto della sua ingenuità, ha tranquillamente ammesso che di sport 17 mesi non sapeva nulla. Onestamente, in un anno e mezzo circa, ha imparato qualcosa ma direi pochino. Parlassimo di minibasket saremmo tra le prime conoscenze e conoscenze. Più verso le prime.
E' normale che un Ministro della Repubblica possa tranquillamente ammettere la sua ignoranza nella materia per la quale viene chiamato MINISTRO?! Direi di no. Ma siamo il paese in cui i ministri si permettono di dire "Abbiamo sconfitto la povertà" - Di Maio , oppure "Annientarci negli uffici a lavorare" - Toninelli.
Ma il problema non è questo, di promesse assurde i politici ne hanno sempre fatte, dal milione di posti di lavoro agli ospedali aperti anche in Emilia Romagna nei week end, proprio come in Veneto. E mille altre. Il vero problema è che la povertà culturale di molti politici attuali sia totale.
Noi allenatori (educatori), insegniamo ai ragazzi a dare il massimo e di pretendere tutto dalle proprie capacità e, al di là dei risultati finali, dovranno essere orgogliosi d'avercela messa tutta.
Poi arrivano questi. Tristi come quei colleghi che si mettono a zona per quaranta minuti, dentro l'area, fitti, fitti. E alla fine festeggiano per una vittoria che farebbe piangere pure i morti.
Le dichiarazioni di Spadafora, Di Maio e Toninelli le trovate qui: bolognabasket/spadafora, ilpost/dimaio, ilpost/toninelli.
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