Pubblico interamente un articolo che ho trovato su www.globalist.it. Dopo questo post per un po' non parlerò più di politica. L'articolo parla del problema più grosso del PD in questo periodo, le tessere. La verità, non è solo una mia idea, è che il PD sia in realtà una grande "azienda", con molte correnti interne. E' fondamentalmente quello che dice anche Bettini. Leggete l'articolo.
"È una follia il tesseramento a ridosso dei congressi. Una cosa
sbagliata. Favorisce l'organizzazione di truppe cammellate, del tutto
estranee alla vita del Pd e dei suoi circoli, che stravolgono all'ultimo
momento il risultato". Questo l'ammonimento di Goffredo Bettini (Pd),
ex coordinatore della segreteria di Veltroni. "Il partito è arrivato
alla corda", ha aggiunto. "Sono fermamente convinto che gli elettori alle primarie aperte debbano
votare per il segretario nazionale aderendo al seggio, cioè fino
all'ultimo. Ma un'altra cosa sono le elezioni dei segretari di
federazione, dove è previsto che solo gli iscritti votino. Un segretario
in un circolo non può non conoscere chi aderisce alla struttura
politica che lui dirige. Altrimenti c'è la possibilità di forme di
inquinamento, di intrusione organizzata", ha aggiunto. "Si doveva
fermare il tesseramento 4 o 5 giorni prima dell'inizio dei congressi". A questo punto interromperlo non si può: "Mai in corso d'opera si
cambiano le regole, sarebbe una decisione verticistica e oligarchica. E
sprezzante delle persone che hanno partecipato civilmente". "Ho visto
che ci sono state situazioni in cui l'ultimo giorno di voto gli iscritti
sono zompati da 100 a 350, 400: non è credibile, se non attraverso uno
sforzo organizzativo improprio. E questo votificio non è accompagnato da
una discussione politica". Per Bettini "cercare il principale responsabile è un esercizio in
cattiva fede. È l'insieme del partito che nel corso degli ultimi anni è
diventato questa roba qui: un Pd in cui contano correnti e sempre meno
le persone e gli iscritti".
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