Questa è una delle poche cose che so fare, e se mettete in dubbio questa mia capacità, di poesia non capite una beata minchia. Un giorno diventerò umile, quando voi inizierete a capire il mio punto di vista. Fino a quel giorno, vi dirò che sono bravo a scrivere poesie. Anche la coerenza non è il mio forte, così come mille altre caratteristiche apprezzate in una persone. Ma so scrivere poesie, le riflessioni sulla bellezza della vita, o sulle sofferenze, le lascio a voi. Essere poeta non mettetela come caratteristica nella vostra biografia.
Questa poesia è tratta da La fatica di non pensare, la mia terza raccolta di poesie. Inutile dirvi che dovreste leggerla. Ciao.
Nel bar del porto
i marinai vanno a bere
qualche bicchiere
tra una partita e l’altra:
i visi segnati dal tempo.
Battono le mani grevi sui tavoli,
parlano di tutto per non parlar di niente
si lasciano andare a qualche bestemmia:
misurano la vita per la pesca del giorno prima.
La nebbia avvolge
gli alberi maestri
dei pescherecci
e i cani, fedeli
(chissà perché)
salutano latrando
il nuovo giorno.
Domani,
se andrai al bar del porto,
sentirai quel dolce inganno di vita
tanto lieve
come il fumo di una sigaretta.
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