mercoledì 26 agosto 2020

Un po' di ossigeno... per le librerie

Buon pomeriggio.
Riprendiamo a parlare di libri, o meglio, di vendite di libri. Vi riporto, in parte, questi due articoli datati un paio di settimane fa, quindi molto freschi: 
Vi dico già che le notizie sono buone. Penso che chi non leggeva prima, non legge neanche adesso. La scusa del tempo che non si ha è, appunto, una scusa. Lo si capisce leggendo il mio post.

Come si legge negli articoli... La perdita di fatturato si dimezza e passa dal -20% di aprile al -11% di luglio e le librerie recuperano terreno. Il mercato editoriale reagisce e dopo aver subito i colpi del lockdown mostra un’energia ben augurante. Una ricerca dell’Associazione italiana editori (Aie) – elaborata sulla base di dati Nielsen e Informazioni editoriali – fa sperare in un cambio di direzione. Siamo ancora in presenza di un segno meno, inevitabile dopo i due mesi di chiusura delle librerie, ma le librerie mostrano una ostinata vitalità. Dalla fine del lockdown all’11 luglio la perdita del fatturato si è dimezzata, passando dal -20% (363 milioni di euro da gennaio al 18 aprile) al -11% (533 milioni di euro dall’inizio dell’anno all’11 luglio, mentre nello stesso periodo del 2019 erano 600 milioni). Naturalmente il dato è una media, ci sono settori che soffrono di più come l’editoria legata al turismo, ai musei e alle mostre d’arte. E' però da salutare come un buon segno il fatto che le persone abbiano ricominciato a frequentare le librerie, continuando certo a comprare online ma riprendendo confidenza contemporaneamente con i luoghi fisici. Ricordiamo che tra marzo e aprile si era registrato complessivamente – tra librerie e store online - un calo delle vendite del 70%. Ora invece molti librai possono tirare un respiro di sollievo visto che dall’inizio di giugno si sono registrate punte del +2,5% delle vendite... 

Fonte: web

E a proposito di online: nel 2019 il 73% delle persone acquistava libri nelle librerie fisiche e solo il 27% lo faceva online, ora siamo quasi alla metà. Tra gennaio e aprile il 48% delle persone ha acquistato online e il 52% in librerie fisiche. Nei mesi successivi però le librerie hanno recuperato quote di mercato, passando dal 52% al 56%, mentre gli store online hanno perso quattro punti percentuali (dal 48% al 44%). Anche se si tratta di un dato parziale perché non comprende Amazon, le librerie e gli store online che fanno parte del circuito Arianna, un sistema integrato di servizi di comunicazione e teleordinazione rivolto a tutti gli operatori del mondo del libro... Sarà curioso capire nei prossimi mesi se il rafforzamento dei canali online dovuto al confino imposto dalla pandemia si manterrà nel tempo. 

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