giovedì 16 giugno 2011

La cultura dello sport

Spero tanto che i miei corsisti di questi mesi avranno in futuro la stessa voglia di mettersi in gioco, e soprattutto di progredire e acculturarsi, come in questa prima parte di corso. Spero non faranno la fine dei politici "arrivati", che pensano solo a gestire il culo in una o più sedie. Certo, questo è un problema culturalnazionale, ma noi educatori non possiamo redimerci dalle colpe che abbiamo o che condividiamo con altri.
Si può essere ottimi istruttori o allenatori senza fare carriera in chissà quale società. Come si può essere degli emeriti cretini pur lavorando in squadre famose. Il nocciolo del discorso è che se il mondo dello sport fosse visto in maniera diversa da tutti, i genitori dei minori che frequentano le palestre, le piscine, i campi da calci, e in generale tutti i luoghi dove si fa sport, pretenderebbero un pò più serietà da parte nostra. E per serietà intendo, preparazione, disponiblità, programmazione e tutto quello che aiuta veramente il minore a crescere. La colpa sulla situazione difficile dello sport in Italia è culturale. Non solo degli sponsor o dei presidenti, che non investono più come una volta. Sì, è lo stesso discorso della scuola. Noi italiani dovremmo pretendere il massimo dalla scuola, e dallo sport, solo così i nostri politici si sentirebbero "obbligati" a curare la cultura, e lo sport è cultura.

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