Vi riporto la lettera che Twain ha scritto alla figlia Susy fingendosi Babbo
Natale. Lettera che probabilmente risale al 1878, quando la bimba aveva sei
anni, fu scritta da Twain per far sì che sua figlia vivesse la magia del Natale nel modo migliore possibile.
L'articolo completo lo trovate qui: libreriamo/letteramarktwain, in ogni caso, riporto in maniera completa la lettera di Twain. Scusate, di Babbo Natale.
L'articolo completo lo trovate qui: libreriamo/letteramarktwain, in ogni caso, riporto in maniera completa la lettera di Twain. Scusate, di Babbo Natale.
Palazzo di San Nicola, sulla Luna
Mattina di Natale
Mia cara Susy Clemens,
ho ricevuto e letto tutte le lettere che che mi avete
scritto tu e la tua sorellina… so leggere senza alcun problema la grafia
frastagliata e fantasiosa, tua e della piccola. Ma ho avuto qualche problema
con le lettere che avete dettato a vostra madre e alle balie, perché sono
straniero e non so leggere bene in inglese. Vedrete che non ho commesso errori
per quanto riguarda le cose che tu e la piccolina avete chiesto nelle vostre
lettere – sono sceso lungo il vostro camino a mezzanotte mentre dormivate e vi
ho portato tutto personalmente – e ho anche dato un bacio a entrambe… Ma…
c’erano una o due piccole richieste che non ho potuto esaudire, perché abbiamo
finito le scorte…
C’erano una o due parole nella lettera della tua mamma che…
penso fossero “un baule pieno di vestitini per le bambole”, è così? Mi farò
trovare alla porta della cucina intorno alle nove di questa mattina per
chiedertelo. Ma non devo vedere nessuno né parlare con nessun altro a parte te.
Quando il campanello della cucina suonerà, George deve essere bendato e mandato
ad aprire. Devi dire a George di camminare in punta di piedi e di non parlare –
altrimenti morirà, un giorno. Quindi devi salire nella cameretta e stare in
piedi sulla sedia o sul letto della tata e appoggiare l’orecchio al citofono
che dà sulla cucina e, quando io ci fischierò dentro, dovrai dire: «benvenuto,
Babbo Natale!» Quindi ti chiederò se era un baule che volevi. Se dirai di sì,
ti chiederò di che colore lo vuoi… e dovrai descrivermi in ogni singolo
dettaglio le cose che vuoi che contenga. Quindi, quando dirò: «arrivederci e
buon Natale alla mia piccola Susy Clemens» tu devi dire «arrivederci, buon
vecchio Babbo Natale, ti ringrazio moltissimo». Quindi devi scendere nella
biblioteca e dire a George di chiudere tutte le porte che danno sulla sala e
tutti devono stare fermi per un pochino. Andrò sulla Luna e, in pochi minuti,
prenderò le cose che mi avete chiesto, tornerò passando per il camino della
sala – se vuoi un baule – perché non posso far passare un baule dal camino
della cameretta, sai… se lascio della neve nella sala, dite a George di
spazzarla nel camino perché io non avrò il tempo di farlo. George non dovrà
usare la scopa, ma uno straccio – o di nuovo, un giorno morirà… se i miei
stivali lasciano una macchia sul marmo, George non dovrà pulirlo con la pietra
pomice. Lasciatela lì per sempre a memoria della mia visita, e ogni volta che
la guarderai o la mostrerai a qualcuno, deve ricordarti sempre di essere una
brava bambina. Ogni volta che ti comporterai male e qualcuno ti indicherà
quella macchia che lo stivale del buon vecchio Babbo Natale ha lasciato sul
marmo, cosa dirai, piccolo tesoro mio?
Arrivederci tra pochi minuti, quando verrò sulla terra e
suonerò il campanello della cucina.
Il tuo tuo amorevole Babbo Natale,
che ogni tanto viene chiamato Uomo della Luna.
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