Il 12 marzo del 1922 nasceva Jack Kerouac Considerato, a ragione, uno dei maggiori e più importanti
scrittori americani del suo secolo e uno dei padri del movimento Beat. Fu proprio Kerouac a coniare il termine beat, con intento
religioso e non politico-contestatario, come lo fu invece per la maggior parte
degli scrittori legati al movimento beat. Beat per lo scrittore
era l'equivalente di "beato":
« Fu da cattolico [...] che un pomeriggio andai nella
chiesa della mia infanzia (una delle tante), Santa Giovanna d'Arco a Lowell,
Mass., e a un tratto, con le lacrime agli occhi, quando udii il sacro
silenzio della chiesa (ero solo lì dentro, erano le cinque del pomeriggio;
fuori i cani abbaiavano, i bambini strillavano, cadevano le foglie, le
candele brillavano debolmente solo per me), ebbi la visione di che cosa avevo
voluto dire veramente con la parola “Beat”, la visione che la parola Beat
significava beato.»
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Non a caso è uno dei pochi scrittori della Beat Generation che ammiro in pieno e che considero abbia fatto qualcosa per la letteratura. Il suo stile era immediato, per questo è sempre stato uno degli scrittori che mi ha sempre dato molto carburante per scrivere. Anche se, lo ammetto senza problemi, non è uno dei miei cinque scrittori preferiti. Dei molti altri scrittori della Beat vi ho già detto che in realtà erano noiosi e privi di interesse, hanno solo cavalcato l'onda.
Ovviamente vi consiglio il suo libro più famoso, On the road, ma non dovete disdegnare anche I sotterranei e Big Sur.
Ho letto tantissimo su di lui e di lui.
RispondiEliminasinforosa
Un grande. Peccato sia considerato un gradino sotto ad altri, forse per "colpa" della Beat Generation.
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