Inutile dirvi che credo in questo progetto, American Stories, un viaggio negli States, partendo dal Delta del Mississippi, per arrivare alla terra promesse degli Okies, la California. Il bello di questo progetto è che è fatto di persone preparate e che si divertono a fare questo spettacolo. La sensazione è che, chi viene ai nostri live (chi non conoscesse Sara Bao e Chris Horses, è invitato a conoscerli meglio) va a casa sorridente e felice per la bella serata. E noi più di loro. Nessuna paga vale più di questo!
Per organizzare un evento con noi, potete contattarmi direttamente nei social.
Questo è il clima che troverete durante i nostri live, il racconto è mio, il titolo è Sulle rive del Mississippi nel 1927.
Questo racconto è ambientato
sulle rive, o sarebbe meglio dire su ciò che rimase di quelle rive, del Grande Fiume,
che comunemente tutti noi conosciamo come Mississippi.
L'alluvione fu la conseguenza
di un lungo periodo durante il quale si registrarono delle precipitazioni
eccezionali, che interessarono tutti gli affluenti del Mississippi a
partire dall'estate del 1926. L’alluvione sul Delta del Mississippi, forse
la più catastrofica della storia degli Stati Uniti, ebbe luogo nella primavera
del 1927, quando il Mississippi ruppe gli argini in almeno 150 punti diversi e
inondò una superficie di 70.000 chilometri quadrati, ma forse di più, a sud di
Memphis raggiunse una larghezza di oltre 60 miglia, comprensiva degli stati
dell’Illinois, Kentucky, Tennessee, Arkansas, Mississippi e Louisiana.
Complessivamente, durante
l'alluvione del 1927, si registrarono danni per un ammontare di 400
milioni di dollari.
Inutile dirvi che l’acqua si
portò via case, ponti, stalle, intere città, più di duecento persone morirono e
la vita in quelle zone dell’America non fu più le stessa per molto, molto
tempo.
Le automobili, quelle poche
che allora si vedevano, smisero di essere usate, i treni, non potendo
galleggiare, non si videro per molte settimane. La ferrovie furono sommerse o
addirittura portate via dalla piena. In molte città, si poteva camminare solo
sulle passerelle fatte con assi di legno, tavoli, porte e tutto ciò che non era
intriso di acqua del Mississippi. La terra era pregna di acqua e fango, le
menti delle persone erano ingravidate da quell’unico pensiero: quanti altri
danni avrebbe fatto il Grande Fiume?
Qualcuno, approfittando della
situazione caotica, si tolse qualche sassolino dalle scarpe…
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