La scorsa settimana mi sono divertito ad elencarvi dei consigli di scrittura di Hemingway, questa settimana tocca a King, con qualche commento mio. L'articolo completo lo potete trovare qui: sulromanzo.it/consiglidiscritturadiking.
Mi soffermo solo su quelli che mi interessano di più, anche e soprattutto, come scrittore. Ovviamente, non mi voglio minimamente paragonare a King.
Prima di tutto scrivi per te stesso e poi preoccupati del pubblico. «Quando scrivi una storia, la stai raccontando a te stesso. Quando riscrivi, il tuo compito principale è di lasciare fuori tutto ciò che non è la storia». Esatto, non pensare alle aspettative dei lettori, sii sincero con te stesso.
Ma non farti ossessionare dalla grammatica perfetta. «L’oggetto del romanzo non è la correttezza grammaticale ma dare il benvenuto al lettore e poi raccontargli una storia». Sì, il grande narratore di rapisce, la perfezione è un'altra cosa. E un consiglio ai lettori, non giudicate mai uno scrittore dalla grammatica, bisogna sempre portare rispetto alle decisioni degli scrittori. Quando scrivono una riga, voi non siete là con loro, non sapete il perché hanno deciso di scrivere quella determinata frase in quella maniera.
La magia è dentro di te. «Sono convinto che la paura sia alla base di molta cattiva scrittura». Sì, proprio così. Se scrivo con la paura di mostrarti, tieni un diario e va bene così.
Leggi, leggi, leggi. «Se non hai tempo per leggere, non hai tempo (né gli strumenti) per scrivere». Uno scrittore che non legge non si può definire scrittore!
Scrivi una parola per volta. «Che si tratti di una vignetta di una singola pagina o di una trilogia epica come Il Signore degli Anelli,' il lavoro è compiuto sempre una parola alla volta». Senza fretta, senza ansia. Sono le parole che decidono di arrivare a te. Inutile avere fretta...
Elimina le distrazioni. «Nella stanza dove scrivi non dovrebbe esserci un telefono, e certamente non dovrebbero esserci la TV o i videogiochi». Questo deve diventare un "must", anche per me. A volte non rispetto questa regola.
Segui il tuo stile. «Non puoi imitare il modo con cui uno scrittore si approccia a un determinato genere, e non importa quanto ti possa sembrare facile ciò che quello scrittore sta facendo». Sii te stesso, a partire da quello che scrivi. Tanto, se dovessi scrivere come King, tutti direbbero che sembri King. Tanto vale la pena essere te stesso.
Fa’ una pausa. «Scoprirai che leggere il tuo libro dopo sei settimane di pausa può essere un’esperienza strana, spesso anche esilarante». Fondamentale, un buon libro è come un buon vino.
Fonte: web |
Diventerai uno scrittore semplicemente leggendo e scrivendo. «Impari molto scrivendo molto e leggendo molto, e le lezioni più preziose sono quelle che ti insegni da solo». Non hai alternative, è un lavoro metodico, come tutti i lavori, da farse più volte a settimana.
Scrivere deve rendere felici. «Non si scrive per fare soldi, diventare famosi, ottenere appuntamenti, fare sesso o fare nuovi amici. Scrivere è magico, tanto quanto l’acqua della vita come qualsiasi altra arte creativa. L’acqua è gratuita. Perciò bevi». Perché scrivo? E' come chiedere ad un pesce perché nuota, o lo fa, o muore.
Nessun commento:
Posta un commento