Ciao e buon anno.
In un mondo immerso in una pandemia che ha cambiato le dinamiche di vita di tutti, chi, come me, è completamente immerso nello sport di base, in questi anni ha come prime goals: 1) gestione delle positività ed eventuali contatti diretti; 2) il così detto return to play per gli atleti che abbiamo la visita agonistica, ma in realtà anche degli altri, in quanto i protocolli non sono sempre chiarissimi; 3) gestione degli atleti non vaccinati. Per chi non lo sapesse, sto parlando in riferimento alla pallacanestro. Ma so che anche per gli altri sport la gestione del covid sta causando problemi agli addetti.
Bene, in tutto questo marasma, abbiamo anche chi di soldi ne muove parecchi, letteralmente, e quindi i calciatori famosi si negativizzano e in meno di 24 ore fanno la visita, oppure il furbo di Djokovic che raggira le regole, col benestare degli organizzatori di uno dei più importanti tornei di tennis del mondo e lancia un messaggio facile ai giovani: più ricco sei e più la tua volontà conterà.
Vi commento il tutto con parte di un articolo, completo lo potete leggere qui: ilpost.it/djokovicaustralianopen.
Fonte: web |
Nell'articolo si legge: Il tennista serbo Novak Djokovic ha annunciato che parteciperà alla prossima edizione degli Australian Open, uno dei quattro tornei più importanti al mondo... Djokovic ha detto che parteciperà grazie a un’esenzione medica, senza specificare da cosa anche se secondo i principali media si tratta dall’esenzione dal vaccino contro il coronavirus. Ma, secondo voi, di cosa si tratterà?
La partecipazione di Djokovic, che è al primo posto nel ranking mondiale maschile e che ha vinto nove volte gli Australian Open... era infatti rimasta in dubbio fino all’ultimo a causa delle regole dello stato di Victoria, dove si trova Melbourne, che impongono a chiunque vi entri di essere vaccinato contro il coronavirus. Djokovic non ha mai voluto dire se si è vaccinato o meno, ma è noto per aver avuto posizioni scettiche a riguardo e si ritiene che non lo sia. Se non ricordo male il mese, fu a giugno del '20, organizzò un torneo in Serbia, senza distanziamento sociale sulle tribune. E per le feste collaterali: party, abbracci, danze e partite di basket.
Continua l'articolo: ...il direttore degli Australian Open, Craig Tiley, aveva detto che ad alcuni giocatori non vaccinati erano state concesse esenzioni per giocare nel torneo, specificando che si trattava di esenzioni per motivi medici. Non si sa al momento per quale motivo medico Djokovic abbia ottenuto l’esenzione, ma è anche possibile che sia recentemente risultato positivo al virus, cosa gli consentirebbe di posticipare la vaccinazione. E in questo caso sarebbe scagionato per il torneo, non certo per il continuo messaggio che manda, cioè quello di fregarsene delle salute delle persone.
Quindi, in un mondo dove lo sport è trattato da serie C, i furbi vanno in A, mentre i poveri - letteralmente - stanno in C. Anzi, in Z.
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