mercoledì 13 luglio 2011

Rotten boroughs

Esco, le otto di mattina.
Fa freddo, almeno 5 gradi sotto lo zero.
Mi incammino velocemente.
Avrò 10 minuti da fare,
minuti beati di vera calma.

Noi, dei borghi putridi
finiremo col mangiarci tra di noi
e quando troveremo uno specchio d’acqua
saremo felici di poter bere.
Gli arrampicatori sociali,
cosa potranno mai farci quei mille frocetti
riuniti a New York?
Hanno solo il comando della banca mondiale.
Hanno tolto gli occhi alla Palestina,
hanno tagliato le gambe al Sudamerica.
I loro nipoti e figli
bevono, si drogano
(come noi del resto),
ma tutti i buch makers
del pianeta terra
li danno per favoriti.

I fiorenti quotidiani del nord est italico
indicono un concorso letterario
che renda omaggio a San Valentino.
Diecimila lettori
inebetiti
stanno al gioco.
Scrivono frasi sdolcinate,
dove non si spiegano
perché dio li abbia resi
così felici
promettendosi eterno amore.

Qualcuno dovrebbe
pagare
ma non secondo la giustizia divina,
ma qui sulla terra.

Noi, dei borghi putridi
finiremo col mangiarci le mani
e poi le orecchie
e poi rosicchieremo
bene, bene ogni osso.

E sarà lì
che qualcuno arrivato
prima di noi,
che avrà già risolto tutti i suoi problemi
ci dirà cos’è un arrampicatore sociale.


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