La storia di un governante, uno dei tanti, che amava troppo il suo Paese. Era un politico di uno stato lontano, o forse no, ma questo non è il problema. Amava la sua patria e per lei sarebbe stato disposto a fare di tutto. Perchè amava la sua terra ma, purtroppo, ancora di più amava se stesso. Questa storia, buffa e drammatica al tempo stesso, assomiglia tanto ad un famoso racconto di Edgar Allan Poe, Il ritratto ovale, dove uno pittore troppo innamorato della sua amata arrivò, come il governante, a uccidere l'oggetto dei suoi desideri. Perchè anche lui, in realtà amava solo se stesso e fu cieco nei confronti della realtà e pensò solo a sè. Il quadro che pitturò era fastoso. La cornice, ovale, dorata con filigrana alla maresca. Rapresentava una giovinetta quasi sul punto di diventare donna, di una rarissima bellezza. Ella, posò per un lungo tempo, amante e ubbidiente del suo famoso innamorato. Il pittore si gloriava della sua opera che procedeva di ora in ora, di giorno in giorno, di settimana in settimana. Ella, l'opera, progrediva e prendeva colore e luce, ma il pittore non si accorgeva che la sua amata deperiva e perdeva ad ogni pennellata un po' di vita.
Così è stato anche per il governante, pensava al bene del suo Paese, ma le tasse e le imposte che applicava in realtà non salvavano la sua patria. Così aveva deciso di limitare le libertà essenziali dei cittadini, questo per il bene di tutti ma con la sua opera aveva finito con il rendere tutti meno liberi e più delusi. Provava a fare di tutto per la nazione ma in realtà faceva stava facendo solo quello che interessava a lui, si gloriava dei complimenti che riceveva dall'estero ma era cieco per la salute della nazione, che perdeva salute e vita. Così, come per il racconto di Poe, anche la storia di quella triste e martoriata nazione finiva con queste parole: "...si voltò improvvisamente a osservare la sua amata: Era morta!"
... Il troppo in qualsiasi aspetto della vita è dannoso...
RispondiEliminaDirei il troppo e l'ottusità. Spesso chi decide è lontano dalla realtà quanto un eremita.
RispondiEliminaMauro. Quello che hai scritto mi ha stimolato. E concordo. Ma quanto è lontano?
RispondiEliminaun esmepio piccolo piccolo, fatto da me, che non conto nulla.
Invece di spendere 12.366 milioni di Euro (dato governativo) per l'acquisto di 90 Cacciabombarieri, io quei soldi li spenderei così:
180.000.000 per sistemazione di tutte (258) le scuole pubbliche Italiane pericolanti.
4.000.000.000 per Aumento dei fondi per la ricerca (nel 2011 circa 1.100.000.000 Euro) Per progetti innovativi, (esempio: energie alternative, medicina, nano tecnica, sostenibilità nelle produzioni, servizi web avanzati) In più agevolazioni e sgravi amministrativi per favorire ogni intervento di massimizzazione e raccolta di fondi europei ad integrazione dei progetti italiani.
580.000.000 per 32250 Borse di studio per universitari meritevoli.
4.100.000.000 per Azzerare le perdite degli acquedotti Italiani (2,91 Miliardi di mcubi persi ogni anno, per un costo di 226 milioni di € all’anno, per una perdita industriale di circa 3 miliardi di € all’anno).
2.500.000.000 per Ripristino, miglioramento e aggiornamento dei Fondi sociali (Tagli rispetto valori del 2008).
(che conprendono:
Fondo nazionale per le Politiche Sociali – Tagliato del 82, 70 %
Fondo per le politiche della Famiglia – Tagliato del 71,30 % (che significa assistenza a 14.742 famiglie con disabili o anziani in stato precario, oggi assente).
Fondo per la non autosufficienza – Tagliato del 100%
Fondo per l’inclusione degli immigrati – Tagliato del 100%
Fondo per l’infanzia – Tagliato del 100%
Fondo per l’accesso alle abitazioni in locazione – Tagliato del 83,70 %
Fondo politiche diritti e pari opportunità – Tagliato del 96,5 %
Fondo per le politiche giovanili – Tagliato del 76%
Fondo per il Servizio Civile Nazionale e Obiettori Coscienza – Tagliato del 62,3%
Fondo per lo sport giovanile – Tagliato del 100%
Cooperazione Internazionale – Tagliato del 50%
Terzo settore – Tagliato del 75 %)
168.000.000 per 21 treni per Pendolari (8 milioni di Euro a Treno). Nuovi di zecca. Con 12600 posti a sedere.
206.400.000 per 17.200 Precari coperti da indennità di disoccupazione (12.000 € a testa).
631.600.000 per cultura (dedicato a arte, teatro, musica, scrittura e arti visive di prodotti innovativi e di contesto locale e regionale).
Tutti numeri verificabili su diversi siti del ministero.
Anche da un nulla come me.
Questo mi dà concretamente l'idea di quanto chi decide si fissi molto sulla fuffa e sull'ottusità, lontano chi fa fatica ogni giorno e lontano da quelle scelte in grado di cambiare, in tempi lunghi, veramente le cose.
Ciao
... e le mie idee, non finiscono qui, ovviamente. Ciao.
RispondiEliminaHai ragione e sono daccordo con te. Il problema è che il buon senso che dovrebbe regnare in un Paese democratico diventa, sicuramente in Italia ma non solo, interessi particolari (lobby, casta, chiamale come vuoi) che, sostenuti nella maniera "giusta", si chiama...buon senso.
RispondiElimina