Leggete questo articolo che riprendo integralmente dal Fatto (ilfattoquotidiano.it) e scritto da Bruno Tinti. Articolo che sottoscrivo pienamente e che avrei voluto scrivere io, spero che molti lettori del PD lo leggano, o forse sono impegnati a parlare di legalità e diritti dei cittadini...
Buona lettura!
Oltre un certo livello la stupidità non è più una disgrazia, è una colpa. Tutti sanno che il Pd ha fatto un governo con il Pdl.
In realtà non è vero: il Pd ha fatto un governo con B. che ha ordinato
ai suoi dipendenti di sostenerlo. Il Pd, grato (ci siamo salvati da
Grillo e grillini), ha immediatamente accettato la prima delle
condizioni di B.: abolire l’Imu. Naturalmente sia il Pd
che B. sanno benissimo che l’Italia non può togliere dal proprio
bilancio 5 o 6 miliardi di euro che da qualche parte dovranno essere
recuperati; che l’unico modo per recuperarli è aumentare le imposte,
probabilmente l’Irpef; che, in questo modo, l’onere contributivo
ricadrà sui lavoratori dipendenti e sui pensionati visto che sono gli
unici che non possono evadere; che l'abolizione dell'IMU significherà, come di consueto, privilegiare i ricchi e tartassare i
poveracci. Fino a qui la stupidità cui alludo è quella degli elettori di
B. tra cui ci sono molti ricchi (che non sono stupidi per niente) e
moltissimi poveracci che non capiscono che i loro interessi non possono
essere gli stessi di quelli di una partita Iva con una collezione di
Ferrari nel garage della sua villa. Ma c’è un altro genere di stupidità,
quella propria del Pd. L’abolizione dell’Imu si tradurrà
automaticamente in incremento di popolarità per B.: ecco uno che mantiene le promesse! Proprio vero.
Solo che questo uno è anche un delinquente (senso tecnico della parola: persona che delinque;
e B. ha subito 6 sentenze di prescrizione: reati commessi ma è passato
troppo tempo perché sia possibile mandarlo in prigione; 2 di amnistia e 2
perché il fatto non è più previsto come reato per via di leggi che si è
fatto apposta) che a breve dovrebbe essere condannato – tra processi
Ruby, Mediaset,
De Gregorio e Unipol – a circa 15 anni di galera. Il che significa che
l’unica riforma che proprio gli serve è quella sulla giustizia. Che sarà
divisa in due parti: quanto serve per annullare l’effetto di queste
sentenze, dunque amnistia e indulto (che tireranno
fuori dalle prigioni tantissimi altri delinquenti) ovvero nuovo
accorciamento dei termini di prescrizione; e quanto serve per bloccare
le indagini in corso su B&C e altre che noi ancora non sappiamo, ma
che lui sa benissimo (blocco intercettazioni e abrogazione del potere di
iniziativa dei pm). Dunque B. pretenderà immediatamente la “sua”
riforma della giustizia. E a questo punto il Pd che farà?
Ipotesi
1: sì è proprio vero, la giustizia italiana è malata e costruita
espressamente per perseguitare B. e gli altri benefattori del Paese;
questa riforma è una priorità. Con il che l’Italia sarà fregata e
l’illegalità, la prepotenza e il privilegio prospereranno.
Ipotesi
2: non se ne parla nemmeno, la legalità è il cardine della convivenza
civile; anzi, processo penale e processo civile vanno razionalizzati e
resi efficaci. Ah sì?, ghignerà B.; e io vi tolgo la fiducia: nuove
elezioni. E siccome gli stupidi, ipnotizzati dall’abolizione dell’Imu,
saranno aumentati, le vincerà.
E la riforma della giustizia (e
l’uscita dall’euro, l’insolvenza programmata, la bancarotta etc. etc.)
se la farà da solo. Questa stupidità non è più una colpa; è un delitto.
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