Cari elettori, in attesa del post di domani che parlerà di poesia, leggetevi questo bellissimo articolo, trovato su ansa.it. E poi meditate sulle vostre scelte elettorali. L'Italia è così soprattutto per colpa vostra. Anche un po' per colpa mia...
Buona lettura!
Inviti a comparire
sono stati emessi dalla Procura di Napoli nei confronti di 53
consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania. Nei
provvedimenti, in corso di notifica da parte del Nucleo di polizia
tributaria delle Fiamme Gialle nella sede dell'Assemblea, si ipotizza il
reato di peculato.
L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e
svolta dal pm Giancarlo Novelli, riguarda uno dei filoni di indagine sul
presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a
singoli consiglieri. In particolare gli avvisi emessi oggi si
riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012
nell'ambito dei fondi per il "funzionamento dei gruppi". Secondo
l'ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme
non utilizzandole per spese legate all'attività istituzionale. Gli
inviti a presentarsi per rendere interrogatorio - come spiegano fonti
giudiziarie - sono necessari all'accertamento delle eventuali
responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una
documentazione sulle spese (l'erogazione dei fondi infatti non prevede
la presentazione di ricevute o di qualsiasi "pezza d'appoggio"), verrà
chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto.
SOMME LIQUIDATE PER MIGLIAIA DI EURO - Nell'inchiesta della
Procura di Napoli che ha portato all'iscrizione di 53 consiglieri
regionali della Campania nel registro degli indagati per l'ipotesi di
reato di peculato figurano sia consiglieri ai quali sono stati liquidati
decine di migliaia di euro sia consiglieri che hanno ricevuto somme
assai inferiori. Alcuni indagati non fanno più parte dell'assemblea
regionale essendo stati eletti di recente in Parlamento.
FRA GLI INDAGATI NON C'E' CALDORO - Nell'inchiesta della
Procura di Napoli sui rimborsi dei consiglieri regionali non risulta
coinvolto il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. dagli
accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza è emerso infatti che non
ha ritirato alcuna somma dal fondo messo a disposizione dei gruppi
consiliari. Non risultano indagati inoltre alcuni consiglieri che si
dimisero dalla carica e non percepirono rimborsi. Per quanto riguarda i
partiti, secondo l'ipotesi degli inquirenti, i consiglieri del Pdl
avrebbero ritirato indebitamente l'89 per cento dei rimborsi, il Pd
l'82%, l'Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l'Udc il 65%. La somma
complessiva erogata nel biennio 2010-2012 è stata quantificata intorno
ai due milioni e mezzo di euro.
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