Ormai ci siamo veramente. Penso manchino poche ore all'uscita della mia raccolta (la quarta) di poesie, In quanti siamo rimasti in questo caffè. Edita sempre da Edizioni del Faro e proprio dall'editore aspetto la mail di conferma uscita, inizierò il tour promozionale mercoledì della prossima settimana, quando sarò ospite di una radio veneta. Tutte le info nei prossimi giorni.
Allora, prima che possiate leggere tutte le settanta poesie che costituiscono In quanti siamo rimasti in questo caffè, posto l'ultima su questo blog e vi ricordo che per organizzare eventi con me, potete contattarmi sui social oppure scrivermi qui: maurofornaro76@gmail.com. Dai, con il vostro aiuto sarà più facile!
Ph. William Nordio |
SINE CERA
I Romani fabbricavano certi vasi fatti con una cera speciale,
questa cera a volte era talmente pura e perfetta da far sembrare i vasi trasparenti
addirittura da poter distinguere un oggetto,
come ad esempio una collana preziosa, al loro interno.
Di quel vaso, fine e limpido, i romani dicevano "Come è bello,
sembra che non ci sia nemmeno la cera. E' un vaso "sine cera"
che vuol dire senza cera.
Sine Cera era un vaso finissimo, delicato, ma proteggeva e permetteva
la visione di ciò che si trovava al suo interno.
Quel vaso dovresti essere tu,
e contenere
solo cose preziose,
come l’amore e la vita.
Proprio tu,
come quei vasi,
sei straordinaria.
Mirca.
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