Oggi è l'anniversario della nascita di uno degli scrittori italiani che preferisco, Giuseppe Berto.
Autore di un libro fantastico come Il male oscuro, facile capire a cosa di riferisse. Berto è stato per molto tempo in cura, scrisse il suo capolavoro dopo un periodo di impotenza letteraria e mentre era in analisi.
Il romanzo narra la storia di un intellettuale di provincia che, in seguito alla morte
del padre avvenuta per tumore, entra in una fase di depressione acuta. Il
pensiero del padre morto diviene il suo assillo principale, ma anche l’innesco
di un’ossessione più ampia che riguarda i due diversi ambienti in cui il male
può attecchire: il corpo, sottoposto alla minaccia-fantasma del cancro; e la
psiche, insidiata da nevrosi di ogni genere. I mali di cui soffre, o di cui
crede di soffrire, arrivano a fondersi e trovano sfogo in un
violento disturbo psicosomatico che lo conduce in sala operatoria, da cui poi
uscirà senza che nulla gli venga riscontrato. Ma la sua malattia non sparirà.
Un libro che non leggerei, perdonami, e che mi perdoni anche lui, troppo triste.
RispondiEliminaBuona giornata.
sinforosa