lunedì 2 aprile 2018

Storie di pirati

Proprio nei giorni in cui sto rileggendo un capolavoro della letteratura per ragazzi, L'isola del Tesoro, mi capita di imbattermi in un articolo - completo lo trovate qui: blitzquotidiano.it/piratablacksam - che parla di uno dei pirati più famosi di tutti i tempi. Buona lettura!


In America gli archeologi hanno scoperto una fossa comune con 100 corpi che potrebbe essere la più grande degli Stati Uniti e luogo di sepoltura dell’equipaggio del famigerato pirata Samuel “Black Sam” Bellamy. Una scoperta che avviene a distanza di 300 anni dalla loro morte dopo il naufragio a Cape Cod il 25 aprile 1717. Al disastro sopravvissero soltanto due uomini sui 146 a bordo della Whydah Gally e nove in totale su tutta la flotta di Bellamy.
Black Sam è considerato il corsaro di maggior successo di tutti i tempi. Nel corso della sua breve e folgorante carriera ha catturato e saccheggiato più di 53 navi per un bottino stimato intorno agli attuali 130 milioni di dollari.
Nel corso del naufragio molti uomini annegarono, i corpi trasportati a riva furono sepolti dai locali. E ora, nel promontorio di Cape Cod, nel Massachusetts, è stata scoperta la fossa comune dove si ritiene siano sepolti i corpi dell’equipaggio di Bellamy.
Nei sotterranei, gli archeologi hanno scoperto ceramiche, posate del XVII secolo e le fattorie dei locali che per primi accorsero dopo il naufragio e sperano che la fossa comune, una volta completati gli scavi, diventi un sito commemorativo.
Lo scorso febbraio gli archeologi, durante una ricerca nel relitto della Whydah, hanno ritenuto di aver trovato i resti di Bellamy. Il DNA del pirata è attualmente confrontato con quello di un discendente maschio vivente.
Rispetto alla recente scoperta, Casey Sherman, che sta conducendo un’indagine sulla Whydah, ha dichiarato al Telegraph: “Pensiamo di aver trovato la più grande fossa comune degli Stati Uniti. E’ una terra sacra, quasi ogni giorno scopriamo qualcosa in più sul naufragio avvenuto 300 anni fa”.
I resti del relitto del Whydah furono rinvenuti nella penisola di Cape Cod nel 1984. Il tesoro a bordo si era inabissato nell’oceano, la maggior parte dell’equipaggio era morta...
Dopo la scoperta del relitto furono recuperati oggetti e resti umani racchiusi in una massa indurita di sabbia e pietra. La Whydah era una nave all’avanguardia costruita nel 1715 in Inghilterra, pesava 300 tonnellate, era lunga 31 mt, a bordo c’erano 18 cannoni.
A mezzanotte del 26 aprile 1717, Bellamy e l’equipaggio furono colti da una violenta tempesta a Nor’easter al largo di Cape Cod. La nave entrò in collisione con un banco di sabbia, si capovolse e affondò tra rabbiose raffiche di vento e onde gigantesche.
Sopravvissero solo due dei 146 uomini a bordo e, nei giorni successivi, più di 100 membri dell’equipaggio furono portati a riva e sepolti in Massachusetts. Tra i due superstiti c’era il gallese Thomas Davis, che anni dopo riferì quanto era accaduto: ciò che si conosce su Bellamy è grazie ai racconti del falegname.
Black Sam era nato nel Devonshire, in Inghilterra, e si arruolò nella marina militare britannica poi iniziò l’attività bucaniera diventando, nonostante la breve carriera, il principe dei pirati.
La sua strategia consisteva nell’utilizzare due navi: una più grande pesantemente armata e una più piccola per bloccare e catturare i bersagli. I suoi gusti personali erano costosi: gli piacevano gli abiti appariscenti, soprattutto i cappotti neri, e solitamente nella fusciacca nascondeva 4 pistole.
Fu chiamato Black Sam perché non portava la tipica parrucca incipriata alla moda del Settecento, ma lasciava sciolti i lunghi capelli neri, legati a coda di cavallo.
Alto, forte, educato ed elegante il Principe dei Pirati riscuoteva grande successo con le donne.
Lasciò la moglie e il figlio in Inghilterra per iniziare la nuova vita in mare, navigò verso la costa della Florida per cercare il tesoro spagnolo nascosto negli abissi...


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