giovedì 13 settembre 2012

Scuola

In questi giorni riprendono le scuole e mentre negli Stati Uniti le più prestigiose università hanno deciso di offrire gratuitamente su internet i loro corsi, in Italia le cose non vanno così tanto bene. Alcuni esempi: il Ministero delle Infrastrutture e la Protezione Civile hanno dichiarato "vulnerabili in caso di terrremoto" quasi 23mila sul totale delle 42mila scuole italiane. Ben più del 50% del totale. Sapete cosa hanno deciso di fare? Di dare più tempo per mettersi a norma. Ottima idea, come dire che se è un solo bambino ad avere la varicella deve stare a casa da scuola, ma se ad avere la varicella è più del 50% dei bambini allora possono frequentare, basta solo curarsi e avere pazienza. Robe da matti!
Altra chicca, vista la situazione, il sindaco di Campobasso, Di Bartolomeo, ha deciso di tenere le scuole chiuse, stesso consiglio dato anche dal Codacons. Come dare torto al sindaco. Tenete conto che molte amministrazioni sono con le mani legate a causa del patto di stabilità, in poche parole non possono investire per mettere a norma le scuole.
Alla luce di questi fatti, al fatto che le sport vive sottomesso al calcio (fate voi...), mettendo regolarmente nel dimenticatoio il vero obiettivo di chi fa sport, al fatto che l'utilizzo di internet in maniera gratuita in Italia lo vedremo nel 3 mila, a mille altri casi in cui chi governa ha sputato, e continua a farlo, in faccia alla cultura, la domanda è: QUANTO STA INVESTENDO L'ITALIA NELLA CULTURA?



Mi sono documentato su: www.internazionale.it e www.ilfattoquotidiano.it

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