Vi riporto un po' di dati del X rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, di Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it), apparso il 20 settembre, quindi attualissimo, e ancora leggibile integralmente nel sito che vi ho indicato.
Iniziamo col dire che solo un quarto delle scuole è in regola con tutte le certificazioni di sicurezza, la manutenzione è ridotta a lumicino,
tanto che ad esempio nel 45% delle scuole monitorate sono stati richiesti interventi strutturali, ma in
oltre la metà dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto. Lesioni strutturali in una scuola su dieci, distacchi di intonaco in una su cinque, muffe ed infiltrazioni in una su quattro.
Un terzo degli edifici è privo anche della più semplice aula computer e
quasi la metà di laboratori didattici. Il 46% non ha una palestra al
proprio interno, quando critico Petrucci per i suoi progetti inattuabili..., in un terzo dei casi i cortili sono usati come
parcheggio.
Le lesioni strutturali sono presenti in
gran parte sulla facciata esterna dell’edificio, i crolli di intonaco
in corridoi (19%), aule (14%) e bagni (14%); muffe, infiltrazioni e
umidità in bagni ed aule (24%), mense (18%), palestre (17%).
Il 21% delle scuole presenta uno stato di manutenzione
del tutto inadeguato, come rivelano gli stessi responsabili del
servizio di protezione e prevenzione intervistati da Cittadinanzattiva.
Nell’87% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all’ente interessato, ma quest’ultimo, nel 15% delle situazioni, non è mai intervenuto o l’ha fatto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale,
che richiedono più soldi e tempo, sono stati richiesti nel 45% delle
scuole ma in ben il 58% non hanno ottenuto alcuna risposta da parte
dell’ente proprietario.
Certificazioni di sicurezza grandi assenti,
più che nel passato: il certificato di agibilità statica, quello di
agibilità igienico-sanitaria e quello di prevenzione incendi sono
presenti solo nel 24% delle scuole.
Altri dati di contesto ambientale
Scuole: |
Percen. su totale
|
Con accessi comunicanti direttamente su strade |
23%
|
Con semaforo in prossimità |
4%
|
Con sistema di vigilanza nell’attraversamento |
21%
|
In zone a rischio sismico |
59%
|
In zone a rischio idrogeologico |
16%
|
In zone a rischio industriale |
6%
|
In zone ad elevato inquinamento acustico |
5%
|
In zone con problemi di ordine pubblico |
10%
|
In zone ad elevato inquinamento elettromagnetico |
3%
|
Con presenza di amianto |
2%
|
Con episodi di criminalità nei pressi della scuola |
9%
|
Con episodi di criminalità all’interno della scuola |
4%
|
Con episodi di bullismo nella scuola |
5%
|
Con episodi di vandalismo nella scuola |
31%
|
- ad opera di soggetti “interni” |
30%
|
- ad opera di soggetti “esterni” |
70%
|
La scuola utilizza fonti di illuminazione a basso consumo |
55%
|
La scuola utilizza pannelli solari o altre forme di energia rinnovabile
|
8%
|
Il cattivo stato di manutenzione fa sì che in un’aula su quattro (24%) siano presenti segni di fatiscenza, come umidità muffe, infiltrazioni di acqua oltre che distacchi di intonaco visibili in più di un’aula su 10 (14%). Barriere architettoniche (11%) e pavimenti sconnessi
(10%), ostacolano la vita agli studenti con disabilità presenti in
numero sempre crescente nelle nostre scuole (in dieci anni il loro
numero è cresciuto del 56%, ad oggi siamo ad oltre 190 mila studenti
disabili).
E sedere sui banchi di scuola risulta
dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella
gran parte delle aule, visto che il 49% di esse è senza tapparelle o persiane e il 57% ha le finestre rotte. E ancora il 10% delle sedie e il 12% dei banchi è rotto e in oltre la metà dei casi gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni.
Focus aule
Barriere architettoniche negli accessi | 11% |
Distacchi di intonaco | 14% |
Altri segni di fatiscenza | 24% |
Finestre non integre | 57% |
Porte con apertura anti panico | 28% |
Difformità dei pavimenti | 10% |
Impianti elettrici e norme anti incendio adeguate | 78% |
Prese e interruttori rotti | 5% |
Cavi volanti | 5% |
Senza tapparelle e persiane | 49% |
Banchi danneggiati | 12% |
Sedie danneggiate | 10% |
E passiamo al capitolo dolente del sovraffollamento:
1 classe su 4 del nostro campione ha più di 25 alunni, dunque non è
adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento al
pluricontestato art.64 della legge 133/2008, che ha innalzamento il
limite di alunni per classe, ben 60 classi
fuorilegge.
I dati sul sovraffollamento vanno letti insieme ad altri fattori relativi alla sicurezza interna come: le porte con apertura antipanico assenti nel 78% delle scuole monitorate, le scale di sicurezza assenti nel 21% dei casi, le uscite di emergenza assenti nel 16% e non segnalate nel 15%, la larghezza dei passaggi di almeno 120 cm non rispettata nel 18% dei casi, la già citata certificazione antincendio
in regola solo nel 24% delle scuole. La conclusione è che, in queste
aule, il rischio di rimanere intrappolati in caso di emergenza è
elevato.
L’impressione generale che se ne ricava è
che i servizi didattici siano considerati come meri accessori, cioè di
essi gli studenti devono farne tristemente a meno.
Il 46% degli edifici monitorati non ha
una palestra al proprio interno, in un terzo dei casi i cortili sono
usati come parcheggio, un terzo delle scuole non è dotato di aule
computer e quasi la metà è priva di laboratori didattici. Non parliamo
poi di mense e biblioteche! Le prime sono presenti solo in una scuola su
tre, un pò meglio le seconde che troviamo in una scuola su due. Vorrei però invitarvi a vedere le biblioteche delle scuole, due scaffali con pochi titoli e spesso vecchi.
Nel 56% dei casi sono presenti
distributori automatici di bevande e nel 36% di snack, ma solo in 3
scuole sono previsti anche prodotti naturali.
Palestre e cortili, laddove ci sono,
risultano in cattive condizioni. Le palestre presentano segni di
fatiscenza nel 17% dei casi, distacchi di intonaco nel 7%, sono senza
spogliatoi nel 18%, hanno attrezzature danneggiate nel 13%, mancano di
cassetta di pronto soccorso in un caso su tre (34%). I cortili, a loro
volta, hanno pavimentazione sconnessa nel 44% dei casi, rifluiti non
rimossi o ingombri nel 12%, nella stessa percentuale presentano barriere
architettoniche. Personalmente, aggiungerei altre aggravanti alle "palestre": materiale didattico? uscite di sicurezza?? riscaldamento???
Siamo a quota 191.037 studenti disabili
inseriti nelle nostre scuole, con una crescita in percentuale del 56%
rispetto a dieci anni fa. Dal campione risulta che, su 31.580
alunni, 1.348 sono affetti da disabilità. E per loro la vita non è
affatto facile all’interno delle scuole.
Scalini all’ingresso del 14% delle
scuole, ascensore assente nel 54% degli edifici e non funzionante nel
14% di quelli che ne sono dotati; barriere architettoniche nel 18% delle
mense, nel 14% all’ ingresso, nel 13% dei laboratori, nel 12% dei
cortili, nell’11% delle aule e dei laboratori multimediali, nell’8%
delle palestre. Nel 34% delle scuole non esistono bagni per disabili, e
il 7% di chi c’è l’ha presenta barriere architettoniche.
Va meglio per quanto riguarda la prevenzione e la vigilanza all’interno degli edifici scolastici. Le prove di evacuazione sono effettuate almeno due volte l’anno dal 93% delle scuole, il piano di evacuazione è presente nel 98% dei casi, i cancelli sono tenuti chiusi durante l’orario scolastico nel 64% delle scuole. Qualcosa in più si potrebbe fare sul versante della formazione: sebbene siano diffusi materiali informativi per gli studenti nel 78% delle scuole e realizzate iniziative di formazione per gli stessi in oltre l’80%, solo nel 45% dei casi l’informazione è diffusa anche ai genitori. Inoltre, la segnaletica è in parte carente: un 20% di scuole non presenta ovunque la piantina di evacuazione, il 15% non segnala le uscite di emergenza, il 24% non espone il divieto di fumo.
Va meglio per quanto riguarda la prevenzione e la vigilanza all’interno degli edifici scolastici. Le prove di evacuazione sono effettuate almeno due volte l’anno dal 93% delle scuole, il piano di evacuazione è presente nel 98% dei casi, i cancelli sono tenuti chiusi durante l’orario scolastico nel 64% delle scuole. Qualcosa in più si potrebbe fare sul versante della formazione: sebbene siano diffusi materiali informativi per gli studenti nel 78% delle scuole e realizzate iniziative di formazione per gli stessi in oltre l’80%, solo nel 45% dei casi l’informazione è diffusa anche ai genitori. Inoltre, la segnaletica è in parte carente: un 20% di scuole non presenta ovunque la piantina di evacuazione, il 15% non segnala le uscite di emergenza, il 24% non espone il divieto di fumo.
Come fa presente Cittadinanzattiva, ci sarebbero alcune richieste da fare: anagrafe dell’edilizia scolastica nominativa e pubblica,
sebbene nelle ultime settimane il MIUR abbia diffuso alcuni dati che
deriverebbero dalla stessa, la vera Anagrafe non c'è,
intesa come lista delle urgenze, che indichi, scuola per scuola, qual è
lo stato di sicurezza dell’edificio, quali gli interventi necessari e i
fondi necessari per gli stessi.
Piccola manutenzione affidata direttamente alle scuole:
per ovviare alla mancanza di tempestività evidenziata dal Rapporto per
gli interventi di manutenzione ordinaria.
8Xmille alla scuola italiana:
approvare il disegno di legge, di cui è prima firmataria la senatrice
Bastico, che ha l’obiettivo di destinare una quota dell’otto per mille
alla valorizzazione ed ammodernamento del patrimonio scolastico.
Fondi certi e programmazione quinquennale degli interventi:
i fondi già stanziati (758 mln di euro del fondo Cipe; 114 affidati
alle Commissioni di Camera e Senato; 680 mln del Fondo strutturale
europeo) devono essere tutti effettivamente erogati e utilizzati, anche
snellendo le procedure per la loro gestione; inoltre gli stessi fondi
devono essere svincolati dai limiti del Patto di stabilità e lo
stanziamento deve essere finalizzato a realizzare interventi programmati
almeno ogni cinque anni.
Rivedere l’art.64 della legge 133/2008
che ha consentito l’innalzamento del numero di alunni per classe. Nelle
attuali condizioni in cui versano, le nostre scuole non possono
garantire la sicurezza di classi così numerose.
Certe volte mi viene una rabbia, che sconfina con uno stato di insofferenza e insopportabilità di gran parte dei miei connazionali, incapaci di fare gruppo, attaccati al proprio orto (mi me salvo e ti xe cassi tui)e bravi a lamentarsi. Con una disamina così precisa e devastante... perchè non unirsi e fare qualcosa. Anche solo inondare il server del ministrero di milioni di mail... con le richieste che hai riportato.
RispondiEliminaMi trovo, a quasi 50 anni, a vergognarmi di questa baracca di paese. Ma rifiuto di abbassare la testa davanti a questa devastante e colpevole incapacità di amministrare un paese. Rifiuto di spalmarmi nella merda degli ipocriti qualunquisti che accettano lo status quo tifando qualcuno di questi politici da operetta (... delle baracche...) e protestano solo davanti al caffè di un bar, per mostrare la ruota come i pavoni.Probabilmente mi spezzeranno. Probabilmente quelli che mi sono amici quando vinco, mi molleranno come immondizia vecchia, quando perderò.. Me me ne sbatto. Meglio soli che accomapagnati da falsi amici. E scusate lo sfogo... o anche no.
Notte.
Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza. Ernesto Che Guevara.
RispondiEliminaSi.
RispondiEliminaBisogna essere farabutti senza mai perdere il sorriso e le rassicurazioni da dare agli idioti. Classe politica italiana, dalla nascita della Repubblica a ...
RispondiElimina