mercoledì 26 settembre 2012

Profumo...di scuola

Vi riporto un po' di dati del X rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, di Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it), apparso il 20 settembre, quindi attualissimo, e ancora leggibile integralmente nel sito che vi ho indicato.
Iniziamo col dire che solo un quarto delle scuole è in regola con tutte le certificazioni di sicurezza, la manutenzione è ridotta a lumicino, tanto che ad esempio nel 45% delle scuole monitorate sono stati richiesti interventi strutturali, ma in oltre la metà dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto. Lesioni strutturali in una scuola su dieci, distacchi di intonaco in una su cinque, muffe ed infiltrazioni in una su quattro.
Un terzo degli edifici è privo anche della più semplice aula computer e quasi la metà di laboratori didattici. Il 46% non ha una palestra al proprio interno, quando critico Petrucci per i suoi progetti inattuabili...,  in un terzo dei casi i cortili sono usati come parcheggio.
Le lesioni strutturali  sono presenti in gran parte sulla facciata esterna dell’edificio, i crolli di intonaco in corridoi (19%), aule (14%) e bagni (14%); muffe, infiltrazioni e umidità in bagni ed aule (24%), mense (18%), palestre (17%).
Il 21% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato, come rivelano gli stessi responsabili del servizio di protezione e prevenzione intervistati da Cittadinanzattiva. Nell’87% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all’ente interessato, ma quest’ultimo, nel 15% delle situazioni, non è mai intervenuto o l’ha fatto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale, che richiedono più soldi e tempo, sono stati richiesti nel 45% delle scuole ma in ben il 58% non hanno ottenuto alcuna risposta da parte dell’ente proprietario.
Certificazioni di sicurezza grandi assenti, più che nel passato: il certificato di agibilità statica, quello di agibilità igienico-sanitaria e quello di prevenzione incendi sono presenti solo nel 24% delle scuole.

Altri dati di contesto ambientale
Scuole:
Percen. su totale
Con accessi comunicanti direttamente su strade
23%
Con semaforo in prossimità
4%
Con sistema di vigilanza nell’attraversamento
21%
In zone a rischio sismico
59%
In zone a rischio idrogeologico
16%
In zone a rischio industriale
6%
In zone ad elevato inquinamento acustico
5%
In zone con problemi di ordine pubblico
10%
In zone ad elevato inquinamento elettromagnetico
3%
Con presenza di amianto
2%
Con episodi di criminalità nei pressi della scuola
9%
Con episodi di criminalità all’interno della scuola
4%
Con episodi di bullismo nella scuola
5%
Con episodi di vandalismo nella scuola
31%
- ad opera di soggetti “interni”
30%
- ad opera di soggetti “esterni”
70%
La scuola utilizza fonti di illuminazione a basso consumo
55%
La scuola utilizza pannelli solari o altre forme di energia rinnovabile
8%

Il cattivo stato di manutenzione fa sì che in un’aula su quattro (24%) siano presenti segni di fatiscenza, come umidità muffe, infiltrazioni di acqua oltre che distacchi di intonaco visibili in più di un’aula su 10 (14%). Barriere architettoniche (11%) e pavimenti sconnessi (10%), ostacolano la vita agli studenti con disabilità presenti in numero sempre crescente nelle nostre scuole (in dieci anni il loro numero è cresciuto del 56%, ad oggi siamo ad oltre 190 mila studenti disabili).
E sedere sui banchi di scuola risulta dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il 49% di esse è senza tapparelle o persiane e il 57% ha le finestre rotte. E ancora il 10% delle sedie e il 12% dei banchi è rotto e in oltre la metà dei casi gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni.

Focus aule
Barriere architettoniche negli accessi 11%
Distacchi di intonaco 14%
Altri segni di fatiscenza 24%
Finestre non integre 57%
Porte con apertura anti panico 28%
Difformità dei pavimenti 10%
Impianti elettrici e norme anti incendio adeguate 78%
Prese e interruttori rotti 5%
Cavi volanti 5%
Senza tapparelle e persiane 49%
Banchi danneggiati 12%
Sedie danneggiate 10%

E passiamo al capitolo dolente del sovraffollamento: 1 classe su 4 del nostro campione ha più di 25 alunni, dunque non è adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento al pluricontestato art.64 della legge 133/2008, che ha innalzamento il limite di alunni per classe, ben 60 classi fuorilegge.
I dati sul sovraffollamento vanno letti insieme ad altri fattori relativi alla sicurezza interna come: le porte con apertura antipanico assenti nel 78% delle scuole monitorate, le scale di sicurezza assenti nel 21% dei casi, le uscite di emergenza assenti nel 16% e non segnalate nel 15%, la larghezza dei passaggi di almeno 120 cm non rispettata nel 18% dei casi, la già citata certificazione antincendio in regola solo nel 24% delle scuole. La conclusione è che, in queste aule, il rischio di rimanere intrappolati in caso di emergenza è elevato.
L’impressione generale che se ne ricava è che i servizi didattici siano considerati come meri accessori, cioè di essi gli studenti devono farne tristemente a meno.
Il 46% degli edifici monitorati non ha una palestra al proprio interno, in un terzo dei casi i cortili sono usati come parcheggio, un terzo delle scuole non è dotato di aule computer e quasi la metà è priva di laboratori didattici. Non parliamo poi di mense e biblioteche! Le prime sono presenti solo in una scuola su tre, un pò meglio le seconde che troviamo in una scuola su due. Vorrei però invitarvi a vedere le biblioteche delle scuole, due scaffali con pochi titoli e spesso vecchi.
Nel 56% dei casi sono presenti distributori automatici di bevande e nel 36% di snack, ma solo in 3 scuole sono previsti anche prodotti naturali.
Palestre e cortili, laddove ci sono, risultano in cattive condizioni. Le palestre presentano segni di fatiscenza nel 17% dei casi, distacchi di intonaco nel 7%, sono senza spogliatoi nel 18%, hanno attrezzature danneggiate nel 13%, mancano di cassetta di pronto soccorso in un caso su tre (34%). I cortili, a loro volta, hanno pavimentazione sconnessa nel 44% dei casi, rifluiti non rimossi o ingombri nel 12%, nella stessa percentuale presentano barriere architettoniche. Personalmente, aggiungerei altre aggravanti alle "palestre": materiale didattico? uscite di sicurezza?? riscaldamento???
Siamo a quota 191.037 studenti disabili inseriti nelle nostre scuole, con una crescita in percentuale del 56% rispetto a dieci anni fa. Dal campione risulta che, su 31.580 alunni, 1.348 sono affetti da disabilità. E per loro la vita non è affatto facile all’interno delle scuole.
Scalini all’ingresso del 14% delle scuole, ascensore assente nel 54% degli edifici e non funzionante nel 14% di quelli che ne sono dotati; barriere architettoniche nel 18% delle mense, nel 14% all’ ingresso, nel 13% dei laboratori, nel 12% dei cortili, nell’11% delle aule  e dei laboratori multimediali, nell’8% delle palestre. Nel 34% delle scuole non esistono bagni per disabili, e il 7% di chi c’è l’ha presenta barriere architettoniche.
Va meglio per quanto riguarda la prevenzione e la vigilanza all’interno degli edifici scolastici. Le prove di evacuazione sono effettuate almeno due volte l’anno dal 93% delle scuole, il piano di evacuazione è presente nel 98% dei casi, i cancelli sono tenuti chiusi durante l’orario scolastico nel 64% delle scuole. Qualcosa in più si potrebbe fare sul versante della formazione: sebbene siano diffusi materiali informativi per gli studenti nel 78% delle scuole e realizzate iniziative di formazione per gli stessi in oltre l’80%, solo nel 45% dei casi l’informazione è diffusa anche ai genitori. Inoltre, la segnaletica è in parte carente: un 20% di scuole non presenta ovunque la piantina di evacuazione, il 15% non segnala le uscite di emergenza, il 24% non espone il divieto di fumo.
Come fa presente Cittadinanzattiva, ci sarebbero alcune richieste da fare: anagrafe dell’edilizia scolastica nominativa e pubblica, sebbene nelle ultime settimane il MIUR abbia diffuso alcuni dati che deriverebbero dalla stessa, la vera Anagrafe non c'è, intesa come lista delle urgenze, che indichi, scuola per scuola, qual è lo stato di sicurezza dell’edificio, quali gli interventi necessari e i fondi necessari per gli stessi.
Piccola manutenzione affidata direttamente alle scuole: per ovviare alla mancanza di tempestività evidenziata dal Rapporto per gli interventi di manutenzione ordinaria.
8Xmille alla scuola italiana: approvare il disegno di legge, di cui è prima firmataria la senatrice Bastico, che ha l’obiettivo di destinare una quota dell’otto per mille alla valorizzazione ed ammodernamento del patrimonio scolastico.
Fondi certi e programmazione quinquennale degli interventi: i fondi già stanziati (758 mln di euro del fondo Cipe; 114 affidati alle Commissioni di Camera e Senato; 680 mln del Fondo strutturale europeo) devono essere tutti effettivamente erogati e utilizzati, anche snellendo le procedure per la loro gestione; inoltre gli stessi fondi devono essere svincolati dai limiti del Patto di stabilità e lo stanziamento deve essere finalizzato a realizzare interventi programmati almeno ogni cinque anni.
Rivedere l’art.64 della legge 133/2008 che ha consentito l’innalzamento del numero di alunni per classe. Nelle attuali condizioni in cui versano, le nostre scuole non possono garantire la sicurezza di classi così numerose.

4 commenti:

  1. Certe volte mi viene una rabbia, che sconfina con uno stato di insofferenza e insopportabilità di gran parte dei miei connazionali, incapaci di fare gruppo, attaccati al proprio orto (mi me salvo e ti xe cassi tui)e bravi a lamentarsi. Con una disamina così precisa e devastante... perchè non unirsi e fare qualcosa. Anche solo inondare il server del ministrero di milioni di mail... con le richieste che hai riportato.
    Mi trovo, a quasi 50 anni, a vergognarmi di questa baracca di paese. Ma rifiuto di abbassare la testa davanti a questa devastante e colpevole incapacità di amministrare un paese. Rifiuto di spalmarmi nella merda degli ipocriti qualunquisti che accettano lo status quo tifando qualcuno di questi politici da operetta (... delle baracche...) e protestano solo davanti al caffè di un bar, per mostrare la ruota come i pavoni.Probabilmente mi spezzeranno. Probabilmente quelli che mi sono amici quando vinco, mi molleranno come immondizia vecchia, quando perderò.. Me me ne sbatto. Meglio soli che accomapagnati da falsi amici. E scusate lo sfogo... o anche no.
    Notte.

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  2. Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza. Ernesto Che Guevara.

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  3. Bisogna essere farabutti senza mai perdere il sorriso e le rassicurazioni da dare agli idioti. Classe politica italiana, dalla nascita della Repubblica a ...

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