Il titolo di questo post è anche il titolo della mia ultima raccolta di poesie, editrice Edizionidelfaro (www.edizionidelfaro.it), in uscita entro fine dicembre. Prossimamente vi darò maggiori informazioni, intanto presento la raccolta con la sinossi scritta dalla dottoressa Caterina Rampazzo (www.facebook.com/zia.cate).
Si possono scrivere belle poesie?
Può la solitudine essere creativa? Le risposte a queste e ad altre domande che
l'autore si pone, si trovano tra le pagine di La fatica di non pensare, ultima
opera firmata Mauro Fornaro. Vi ritroviamo le medesime tematiche de Una
complessa semplicità: riflessioni critiche sull'attualità politica, solitudine
e incomunicabilità nella società contemporanea, Charles Bukowski e la
letteratura americana. Ma anche Rousseau, l'Argentina, i Tupac Amaru. Un'aspra
critica ai nostri governanti è seguita da una descrizione della Turchia cara a
Mauro, quindi racconti di vita, talora righe colme di tenerezza. E poi, gli
alberghi. A questi luoghi di passaggio, contenitori temporanei di mille storie
diverse, Mauro dedica un'intera sezione, la più interessante del libro: si
tratta di scene di grande immediatezza, quasi brani cinematografici. Difficile
immaginare come tutto ciò possa convivere in una sola opera. Eppure, come il
“lungo girovagare dei pensieri che portano in nessun posto”, così i
componimenti si susseguono senza un filo logico e forti del verso libero. Forse
in questo sta il fascino della raccolta: girovagare insieme a pensieri
dell'autore ha il suo perché.
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