domenica 24 agosto 2014

La mia crociata

Ascolto On the road per radio, e sento questo dialogo, lo riporto abbastanza fedelmente:
-Vai da qualche parte o vai semplicemente?
-Vado, non so dove, ma vado.
-Ok, vengo con te.

E vado anche io, con i miei pensieri. Perché, se ci pensi bene, la tua mente non ha confini, o meglio, ha i confini che tu decidi di darti. Ma se sei bravo e hai pazienza, puoi viaggiare per una vita e non avere impedimenti di frontiere, stati o guerre che ti possano limitare. E credimi, è il viaggio più importante, l'unico vero viaggio che fai completamente con te stesso.
E non capisco come le persone possano credere a queste guerre per la pace, nell'armare tribù che fino all'anno scorso bombardavamo, non capisco queste crociate religiose, pacifiche o armate, si chiama comunque guerra. E non capisco come le persone possano credere a queste rassicurazioni dei politici, non capisco la superficialità delle persone che le portano a credere a tutto. 
Non capisco le scelte delle persone ma ormai le rispetto tutte, io continuo per la mia strada. Non ha confini quella strada, fino al giorno in cui il confine lo deciderò io.

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