Vi ripropongo in parte un articolo sulle abitudini di lettera degli italiani e la conseguente chiusura di molte librerie, spesso indipendenti. Per leggere tutto l'articolo: www.cultora.it/selelibreriechiudono.
Si legge che Le cause di questa situazione
sono note: oltre alla propensione degli italiani a leggere poco, la crisi
economica unita al calo delle vendite dei libri, l’utilizzo di nuovi canali di
acquisto da parte dei lettori come i siti di ecommerce, e la diffusione dell’ebook.
Molto interessante il fatto che, vengono sottolineate Le cause di questa situazione
sono note: oltre alla propensione degli italiani a leggere poco, la crisi
economica unita al calo delle vendite dei libri, l’utilizzo di nuovi canali di
acquisto da parte dei lettori come i siti di ecommerce, e la diffusione dell’ebook.
Cosa in cui sono pienamente daccordo è la propensione delle librerie indipendenti a copiare i grandi distributori a discapito della ricerca della propria strada Così come per un piccolo
editore non ha senso ricalcare la linea editoriale di un grande editore, allo
stesso modo vendere i medesimi libri delle librerie di catena con pile di libri
di Bruno Vespa, Ken Follet e Fabio Volo, è solo controproducente, occorre
integrarli alle pubblicazioni di editori indipendenti.
Nelle settimane scorse ho pubblicato un post sui numeri dei lettori italiani, lo trovate qui:maurofornaro.blogspot.it/sullacrisidelleditoria. Con questo articolo avrete la foto completa della situazione italica.
Interessante osservazione!
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